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Estate: cibi e bevande fredde fanno bene?

Alimentazione Sana

Estate: cibi e bevande fredde fanno bene?

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Estate: cibi e bevande fredde fanno bene?

Quando il solleone arrostisce e l'afa prosciuga, la tentazione di bere ghiacciato è forte. Ma corretta? Il problema della scelta delle bevande è più che mai prioritario in estate, quando si fa sentire la tentazione di bere bibite zuccherate gelate; queste, essendo dolci, non riescono a togliere la sete, ma grazie al fatto di essere fredde scivolano gradevolmente giù per la gola. Purtroppo i liquidi ghiacciati in genere (acqua compresa) tendono a essere bevuti rapidamente, ma dal punto di vista della digestione non è l'ideale, perché la peristalsi viene rallentata, con il rischio di una congestione. Invece di ricorrere a bevande eccessivamente fredde, è consigliabile bagnarsi il viso e i polsi con acqua fresca, in modo da abbassare la temperatura corporea senza effetti collaterali.


Giuliana Lomazzi

Estate: ghiaccio sì o no?

Quando il solleone arrostisce e l'afa prosciuga, la tentazione di bere ghiacciato è forte. Ma corretta?

Bevande da brivido

Il problema della scelta delle bevande è più che mai prioritario in estate, quando si fa sentire la tentazione di bere bibite zuccherate gelate; queste, essendo dolci, non riescono a togliere la sete, ma grazie al fatto di essere fredde scivolano gradevolmente giù per la gola.

Purtroppo i liquidi ghiacciati in genere (acqua compresa) tendono a essere bevuti rapidamente, ma dal punto di vista della digestione non è l'ideale, perché la peristalsi viene rallentata, con il rischio di una congestione.

Invece di ricorrere a bevande eccessivamente fredde, è consigliabile bagnarsi il viso e i polsi con acqua fresca, in modo da abbassare la temperatura corporea senza effetti collaterali.

Un'abitudine ancora peggiore sono i liquorini gelati bevuti a fine pasto con l'intento di facilitare la digestione. Invece la rallentano e ci regalano anche un po' di peso, perché contengono sia zucchero sia alcol, che da solo fornisce 7 calorie per grammo.

Non andiamo meglio con succhi di frutta, centrifugati e spremute ghiacciate. Per quanto naturali i loro zuccheri, sciolti in una soluzione acquosa, vengono trangugiati facilmente senza che ci accorgiamo che stiamo bevendo una bevanda calorica – parliamo di 50-70 calorie per 100 g, non saranno tanti ma ci vuol poco a bere 200-300 ml di succhi per volta!

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Il giusto mezzo

Qual è dunque la corretta temperatura delle bevande? A nessuno piace bere acqua a temperatura ambiente quando magari in casa ci sono 30 °C!

Una buona soluzione consiste nel tenere una bottiglia in frigo; quando si ha sete, si può mescolarla con acqua a temperatura ambiente, in modo da avere la sensazione di freschezza senza causare però contraccolpi allo stomaco.

Tè e tisane sono un'altra opzione interessante, sia tiepide sia fredde (sempre con le cautele indicate per l'acqua). Ottimi il tè verde con la menta, il karkadè, gli infusi di melissa o di lemon grass o di zenzero.

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Da provare lo yogurt di soia diluito in acqua fresca e arricchito di frutta o verdura, come fanno gli indiani. Ma si può anche semplicemente optare per succo di limone o di lime stemperati in acqua o tè: sono rimineralizzanti, basici e gradevoli.

Si può anche puntare su brodi di verdura tiepidi o sulle zuppe fredde, una grande tradizione spagnola (gazpacho in testa) ma anche dell'Europa orientale in genere.

E i cibi gelati?

In generale, è preferibile che gli alimenti abbiano una temperatura che si avvicina a quella corporea, cioè 35-36°, così non ci sono sbalzi termici. L'insalata di riso o di pasta non va certamente scaldata, ma piuttosto lasciata un po' a temperatura ambiente prima del consumo.

E a merenda? Va bene un frutto non troppo freddo, tolto un po' prima dal frigo; se particolarmente succoso, come il melone o l'anguria, disseta pure. A differenza di un succo, ha le fibre e riempie prima, quindi è più difficile abusarne.

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Anche gelati, sorbetti e granite possono rappresentare una merenda rinfrescante. A differenza delle bevande ghiacciate, infatti, non vengono trangugiati in fretta ma mangiati lentamente. Basta ricordare che sono pur sempre cibi zuccherini e calorici!

Il freddo secondo le medicine tradizionali

Secondo l'ayurveda, alimenti e liquidi ghiacciati sono come un getto di acqua fredda sul legno in combustione. Contribuiscono a sopprimere il fuoco della digestione e aprono la strada a stanchezza e malattie (per l'indebolimento del sistema immunitario).

Gli individui Pitta possono concedersi con moderazione bevande fredde (non ghiacciate), i tipi Vata e Kapha devono evitarle del tutto. In generale tutti devono fare a meno di mescolare cibi freddi e caldi, pena crampi e gonfiori addominali.

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La medicina energetica sostiene che lo stomaco teme il freddo. Il ghiaccio causa una contrazione, che impedisce al calore di uscire dal corpo. Insomma, si ha un rallentamento della digestione e un rischio di congestione.

Serve invece scegliere cibi di natura fresca, che aiutano l'energia ad affluire verso l'esterno e a disperdersi.

Una bevanda tradizionale: ricetta dell'acqua di orzo

L'acqua di orzo è una bevanda usata dagli inglesi fin dall'antichità e ancora molto apprezzata. Ben digeribile, permette di sfruttare i nutrienti contenuti nel cereale.

  • 50 g di orzo decorticato
  • 500 ml di acqua
  • 1 pizzico di sale marino integrale
  • 1 pezzetto di zenzero o di scorza di limone

Metti in un pentolino il cereale e l'acqua; falli bollire, unisci il sale e abbassa la fiamma. Cuoci per 35 minuti, schiacciando ogni tanto l'orzo con un cucchiaio di legno.

Filtra la bevanda, unisci la scorzetta (o lo zenzero grattugiato) e lascia riposare fino a raffreddamento completo. Elimina la scorza di limone prima di gustare.

Il cereale usato può essere reimpiegato in una torta salata, in un'insalata o altro (leggi: 10 idee per usare l'orzo in cucina).

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Giuliana Lomazzi
Giuliana Lomazzi è nata a Busto Arsizio (VA) e da qualche anno vive a Trieste. Laureata in Lingue e Letterature straniere moderne presso... Leggi la biografia
Giuliana Lomazzi è nata a Busto Arsizio (VA) e da qualche anno vive a Trieste. Laureata in Lingue e Letterature straniere moderne presso l'Università di Milano, dopo un'esperienza di insegnamento nelle scuole superiori, ha iniziato nel 1990 a lavorare nell'editoria, prima come traduttrice e poi come autrice e giornalista.I suoi interessi... Leggi la biografia

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