Unisex: il genderismo come arma di manipolazione
Attualità e Informazione libera
Attualità e Informazione libera
A poco più di un anno dalla prima pubblicazione, il libro Unisex è già alla sua seconda edizione, aggiornata, attualizzata e con un numero quasi raddoppiato di pagine. Il gendersimo è divenuto ormai un tema caldo, soprattutto sui social, e nel giro di poco tempo è sulla bocca di tutti. Ma cosa sta succedendo?
Redazione Web Macro
A poco più di un anno dalla prima pubblicazione, il libro Unisex è già alla sua seconda edizione, aggiornata, attualizzata e con un numero quasi raddoppiato di pagine. Il gendersimo è divenuto ormai un tema caldo, soprattutto sui social, e nel giro di poco tempo è sulla bocca di tutti. Ma cosa sta succedendo? Cosa sta accadendo sui banchi di scuola? Perché tanta premura verso la tematica gender? Abbiamo chiesto a Enrica Perucchietti e Gianluca Marletta, autori del libro Unisex, di darci un assaggio delle novità che troveremo in questa nuova edizione e di dirci la loro su uno dei temi d'attualità più scottanti.
Unisex è uscito con una nuova veste grafica e un numero quasi raddoppiato di pagine. Una nuova edizione a tutti gli effetti. Cos'è cambiato in un anno che vi ha spinti a questa riedizione?
Enrica Perucchietti: Le notizie riguardanti la tematica sono state moltissime, coloro che spingono per lo sdoganamento dell'ideologia di genere hanno accelerato i tempi. La prima edizione era anche un esperimento, il primo libro di stampo giornalistico che parlava del tema in Italia. Quando lo abbiamo scritto abbiamo anticipato i tempi. Questa versione è più filosofica e più "cruda" rispetto alla prima, molto più ricca ma altrettanto documentata.
Gianluca Marletta: É davvero sorprendente come in pochissimo tempo la cronaca e l’attualità stiano superando di gran lunga ogni immaginazione. Negli ultimi due anni, l’imposizione dell’ideologia gender anche attraverso legislazioni apposite (e persino attraverso la repressione violenta del dissenso come in Francia) ha fatto passi da gigante. La prima edizione (invero molto sperimentale) rischiava di essere non solo “datata” ma anche insufficiente e incompleta da un punto di vista storico e filosofico.
Sui social il tema del gender sembra spopolare. Perché tanta attenzione e perché proprio ora?
E.P.: É una tematica che sui social interessa soprattutto le famiglie e coloro che hanno dei figli piccoli. Inizialmente passata "in sordina" quasi fosse un argomento per soli "tradizionalisti" (magari un po’ complottisti e paranoici), la questione è scoppiata sui social, tra molta disinformazione, come avviene purtroppo in questi casi, e deliberate manipolazioni mediatiche. Si tende infatti a generare paura e fanatismo o all'opposto a liquidare la tematica come una "bufala".
G.M.: La “scoperta” del gender – di cui la maggior parte delle persone ignorava l’esistenza fino a pochi mesi fa – è stata un vero shock per molti. A volte, tale scoperta è avvenuta nel modo più traumatico (come nel caso di quei genitori che si sono ritrovati i figli coinvolti in lezioni scolastiche dal contenuto a dir poco “di parte”). Per questo molta gente ha cominciato ad informarsi, utilizzando principalmente il web per il semplice motivo che certi temi sono del tutto assenti sui media “ufficiali”.
Quali sono i "temi caldi" della nuova edizione?
E.P.: I retroscena dei "padri" dell'ideologia di genere, il capitolo sulla maternità surrogata, uteri in affitto, uteri artificiali, etc.; l'ampliamento del capitolo sulla pedofilia; la parte sulla scuola; la "propaganda gender" e la repressione di coloro che hanno espresso pacificamente la loro opinione; la riscrittura "orwelliana" della lingua.
G.M.: Il libro è più raddoppiato in quanto a numero di pagine. Certamente, le parti più “calde” sono quelle sui retroscena ideologici del gender (anche su certi legami con l’occultismo libertario di Aleister Crowley), il capitolo sulla pedofilia (che certi “poteri forti” stanno spingendo progressivamente per sdoganare), la questione sconvolgente degli uteri “in affitto” e il legame dell’ideologia gender con le istanze più estreme del transumanesimo.
Scarica gratis l'estratto della nuova versione di Unisex
Cosa vi spaventa di più di questa nuova ideologia gender?
E.P.: L'evidente tentativo di mutazione antropologica e di cancellazione di ciò che è natura viene divulgata come una rivendicazione di diritti delle minoranze. Lo trovo una strumentalizzazione di battaglie lecite e nate in modo spontaneo, poi cooptate dal potere. L'intenzione evidente è di sradicare l'identità sessuale per rendere fluida la sessualità e a-morfo l'individuo. Se fosse una semplice rivendicazione per i diritti gay non staremmo qua a parlarne. Invece si sta tentando di cancellare il dimorfismo, sradicare l'identità sessuale e omologare gli individui in un clima di crescente intolleranza e violenza contro chi semplicemente biasima questo processo. Dall'altra si sta creando un clima di totalitarismo dei "buoni sentimenti" teso a uniformare le menti in un pensiero unico: chi pensa e si esprime fuori dal coro viene accusato di essere omofobo in una plateale caccia alle streghe. Si avvicina l'introduzione dello psicoreato immaginato da Orwell: non si potrà più nemmeno pensare fuori dal coro.
G.M.: Da scrittori, il nostro compito non è quello di “spaventare” ma di descrivere. Saranno i nostri lettori a giudicare se c’è da temere oppure no da un fenomeno simile.
Ideologia gender e scuola. Cosa sta succedendo?
E.P.: Questa è materia di Gianluca! In ogni caso mi sembra evidente che i mutamenti antropologici avvengano se partono dai banchi di scuola o ancora prima dall'asilo. Si sta andando verso un futuro distopico immaginato da Huxley in Mondo Nuovo.
G.M.: Ciò che sta accadendo è molto semplice: si cerca di “fabbricare” una nuova mentalità a partire dai giovanissimi. In paesi come Francia e Inghilterra i programmi impongono senza mezzi termini il “genderismo” e affermano esplicitamente la necessità di destrutturare la mentalità dei giovani per poterli calare nella nuova visione della realtà. In Italia, almeno per il momento, si è preferito utilizzare metodi più surrettizi, introducendo il gender con la scusa della lotta al “bullismo”, ecc.
Perché tutti dovrebbero leggere questo libro?
E.P.: per capire che cos'è realmente l'ideologia di genere e riflettere. A noi non interessa "convincere" i lettori ma fare informazione. Io ho un punto di vista laico e non ho figli o una famiglia da "difendere", la mia è un'analisi disinteressata di quanto sta avvenendo. Sta poi al lettore maturare una propria opinione e allenare la propria coscienza critica. L'importante è pensare con la propria testa e non con la pancia. Essere liberi significa anche questo.
G.M.: Questo è un libro che può aiutare a capire meglio la realtà in cui viviamo (e soprattutto il futuro prossimo che ci attende). Alcuni tra coloro che, due anni fa, lessero la prima edizione la bollarono all’epoca come un’esagerazione da “complottisti”; gli stessi, forse, oggi riconosceranno che era semplicemente una chiave di lettura realista di ciò che stava accadendo. Chi leggerà la riedizione non resterà indifferente e forse potrà anche rimanere turbato. Di certo non è un libro per chi cerca facili “consolazioni” o per chi vuole adagiarsi su una visione tranquillizzante e un po’ miope della realtà.