Chi è l'operatore di Pet Therapy
Psicologia e Crescita Personale
Psicologia e Crescita Personale
Chi è l'operatore di Pet Therapy? Che cosa fa esattamente e quale ruolo ricopre in questa terapia dolce con gli animali? Ce ne parla Alberto Dal Negro in questo bellissimo articolo.
Alberto Dal Negro
C’è chi parla di Operatore di Pet Therapy, chi di Pet Therapist, chi semplicemente di Esperto. È ora di fare ordine e di dargli un nome…
Innanzitutto stiamo parlando di una figura professionale nuova, per cui per ora non è previsto alcun albo professionale, il cui ruolo è quello di accompagnare in modo consapevole e responsabile l’animale (preferibilmente il proprio) in interventi assistiti dopo aver acquisito una specifica formazione. Questo detto in estrema sintesi.
Prima della redazione delle Linee Guida Nazionali per gli Interventi Assistiti con gli Animali, approvate dalla Conferenza Stato- Regioni il 25 marzo 2015 si era sempre parlato di ‘conduttori’ con riferimento agli operatori di pet therapy. Conduttori in quanto persone che "conducono" un cane (in casa di riposo, nelle scuole, ecc.). Ed era un termine che pareva calzare bene…
Quando le Linee Guida hanno coniato il nuovo termine "coadiutore" per definire gli operatori di questo settore molti hanno storto il naso, io per primo. Coadiutore di chi? Degli operatori (es. educatori o insegnanti ecc.) che affiancano i destinatari di questi interventi e al cui servizio sostanzialmente noi ci mettiamo a disposizione? Ci poteva anche stare…
Ma il termine si è rivelato particolarmente azzeccato ad una riflessione più profonda se ci (scrivo ‘ci’ perché io mi pongo fra questi ‘coadiutori’, essendo questo il mio lavoro principale) intendiamo “coadiutori degli animali”; si, perché siamo noi a coadiuvare quello che loro fanno, tanto che nell’introduzione del mio libro Il Potere Terapeutico degli Animali scrivo:
“…All'inizio del nostro percorso professionale, ormai tanti anni or sono, eravamo partiti dal presupposto di essere noi a fare da guida al cane, ma sbagliavamo tutto. A parti invertite è tutto più facile…”
Che ruolo ha il coadiutore nella Pet Therapy?
Incontro dopo incontro, nell’osservare tante situazioni diverse e nel cogliere quanto questi meravigliosi animali sanno fare, grazie alla loro innata capacità di entrare in contatto col mondo interiore delle persone con cui interagiscono, ho dovuto concludere proprio questo: li dobbiamo lasciar fare, affidandoci totalmente a loro e fidandoci di loro. Noi ci mettiamo troppa testa e troppe aspettative, e così non si va da nessuna parte.
Siamo noi il vincolo a quello che può succedere. Per cui dobbiamo mollare la presa. E farci sorprendere. Per chi è in questo settore da poco suonerà strana questa affermazione, ma per chi ha qualche anno di esperienza sarà solo una conferma, una cosa già sperimentata.
Pet Therapy: come si svolge?
Armonia e complicità
Mi è stato insegnato da quella che considero una delle professioniste più esperte e sensibili in questo campo in Italia, Debra Buttram, mia formatrice e successivamente mia grande amica, che ciò che caratterizza persona e animale sono ‘armonia e complicità’; un concetto che ha fatto subito grande presa su di me e su tutto il nostro numeroso gruppo.
Scopri l'intervista ad Alberto Dal Negro sulla Pet Therapy
Per cui tutto il lavoro a monte da più di dieci anni a questa parte riguarda principalmente l’affinamento dell’intesa fra persona e animale, la creazione di un clima di profondo rispetto e fiducia che permea ogni momento di vita insieme. Ma non è la stessa cosa che dovremmo fare con il nostro coniuge o compagno di vita, con i nostri figli, con i colleghi, con ogni persona con cui interagiamo?
Non è questa la ricetta magica per vivere delle relazioni davvero gratificanti e dense di significato? Non è questo il segreto per una qualità di vita davvero soddisfacente? Se solo ci si sofferma un attimo a riflettere su questo concetto ti si aprono dei mondi…
E diventare coadiutore è un’esperienza importante, che nelle ultime righe del libro mi sento di sostenere:
“perché, semplicemente, ci fa bene, ci fa star bene, e allo stesso modo fa star bene la persona che incontriamo…; perché non fa star bene solo ‘quella’ persona, ma trasforma il clima e l’ambiente circostante…; perché la nostra emozione (e per ‘nostra’ intendo mia e del mio cane) evolve e si affina e cresce di giorno in giorno insieme alle emozioni di tante persone, che ravvivano a loro volta questo nostro sentire, dandogli forza nuova e potenziando l’energia che riversiamo di volta in volta su altre persone ancora, in un processo virtuoso di contaminazione emotiva e psico-fisica.”
Articolo scritto da Alberto Dal Negro, autore del libro Il Potere Terapeutico degli Animali, edito da Macro Edizioni e di articoli sulla Pet Therapy nel nostro blog.
Il Potere Terapeutico degli Animali
Pet Therapy. Storie ed esperienze reali di vita sulla forza terapeutica del rapporto con gli animali