Dopo Bilderberg, ecco la verità sull’Istituto Tavistock. I retroscena rivelati da Estulin
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Dopo il Club Bilderberg, l’Istituto Tavistock. Il giornalista investigativo Daniel Estulin rivela nel suo nuovo libro i segreti di un altro “ente” che lui stesso descrive in questo modo: “è il centro mondiale delle attività di lavaggio di massa dei cervelli e di ingegneria sociale”.
Redazione Web Macro
Dopo il Club Bilderberg, l’Istituto Tavistock. Il giornalista investigativo Daniel Estulin rivela nel suo nuovo libro i segreti di un altro “ente” che lui stesso descrive in questo modo: “è il centro mondiale delle attività di lavaggio di massa dei cervelli e di ingegneria sociale”.
Finora pochi sanno quanto il Tavistock Institute – con sede a Londra - ha influenzato e influenzi tuttora, sia direttamente che indirettamente e in quale profondità, la nostra vita. Fu istituito nel 1921 per studiare i disturbi mentali, derivati dall'esposizione al terrore che si genera in battaglia, sui soldati inglesi che sopravvissero alla prima guerra mondiale.
Un lavaggio di cervello di massa
Il suo scopo era quello di stabilire, sotto il controllo dell'Ufficio della Guerra Psicologica dell'Esercito Britannico, il "punto di rottura" dell'uomo in condizioni di stress. In seguito, Tavistock sviluppò le tecniche del lavaggio del cervello di massa che furono usate per la prima volta sui prigionieri americani della guerra in Corea. Nel 1947 il Tavistock Institute ha assunto la sua forma definitiva e d'allora ha sviluppato un potere così grande negli Stati Uniti che nessuno riesce ad ottenere un posto di rilievo in qualsiasi campo se non è stato addestrato nella scienza comportamentale a Tavistock o in uno dei suoi centri consociati. Praticamente non c'è settore, da quello dell'istruzione a quello della salute, che non sia sotto l'influenza di Tavistock.
Ecco come lo stesso Estulin presenta questo suo libro-verità: “L’Istituto Tavistock può essere considerato un manuale per combattere il lavaggio dei cervelli. Il lavaggio dei cervelli dipende dall’ignoranza delle vittime. È da ogni parte. Tutti possiamo percepire la disintegrazione delle nostre nazioni nel vissuto quotidiano, nelle esperienze personali. Non si tratta di una coincidenza, né di un caso. Stiamo assistendo alla disintegrazione dell’economia mondiale messa in atto dalle persone più potenti del mondo.
Una crisi sociale deliberatamente provocata
In questo libro – prosegue Estulin - cerco di dimostrare che la cospirazione è reale, di rivelare chi ne fa parte, quali sono i suoi obiettivi a lungo termine e di indicare come si può evitare che ci spediscano tutti all’inferno. Il lettore, oltre a provare indignazione e rabbia, arriverà alla conclusione che il degrado morale, materiale, culturale e intellettuale cui assistiamo impotenti ogni giorno in tutto il mondo non è casuale, non è l’azione di un Dio che ci sta punendo per i nostri misfatti terreni, ma una crisi sociale deliberatamente provocata. In un mondo di ipocrisie e inganni, non ci sono casi fortuiti né coincidenze o imprevisti, come dimostreremo oltre ogni ragionevole dubbio, proprio come faremmo se ci occupassimo di questo caso in un tribunale. Solo il più alto livello di eccellenza ed evidenza sarà utile ai nostri scopi. La posta in gioco è troppo alta e le probabilità contrarie troppo grandi; a essere in bilico, sono il futuro del Pianeta, l’immortalità del genere umano e la sopravvivenza della nostra specie. Ce la faremo. Ci riusciremo, costi quel che costi. Non ci sono seconde possibilità, terze scelte o quarte vie. Questo è quanto, e con questo lavoro, che deve resistere alla prova del tempo, ho tracciato una linea di demarcazione. Non passeranno! Non ci arrenderemo.
Un'operazione di ingegneria sociale
A essere sotto attacco non sono solo i nostri diritti umani individuali, ma anche la stessa istituzione dello “Stato-nazione” repubblicano, e l’attacco è sferrato dall’imponente programma di ingegneria sociale gestito dall’oligarchia attraverso l’Istituto Tavistock per le relazioni umane e l’altra, molto più grande, rete integrata di centri di psicologia sociale applicata e di ingegneria sociale sorta all’indomani della seconda guerra mondiale. Questi gruppi considerano noi e i princìpi degli Stati-nazione alla stregua di loro incontestabili nemici filosofici. Negli ultimi cinquant’anni, il governo degli Stati Uniti ha stanziato decine di miliardi di dollari, con l’aiuto occulto dei think tank e delle fondazioni in linea con il Tavistock, per finanziare i lavori di questi gruppi. Ogni aspetto della vita mentale e psicologica delle persone sul Pianeta è stato descritto, registrato e conservato nei sistemi informatici. Al di sopra dei gruppi strettamente cooperanti di scienziati sociali, psicologi, psichiatri, antropologi, think tank e fondazioni, vi è l’élite dei potenti membri dell’oligarchia, costituita per lo più dall’antica “nobiltà nera” veneziana. Ci si potrebbe chiedere quale sia lo scopo di queste modifiche comportamentali. Si tratta di provocare dei cambiamenti forzati al nostro stile di vita, senza il nostro consenso e senza che ci rendiamo conto di quanto ci accade.
Un cambiamento forzato del nostro immaginario
L’obiettivo finale è costituito dalla completa estirpazione del senso di identità interiore del genere umano, dalla lacerazione dell’anima più profonda dell’umanità e la collocazione, nello spazio vuoto, di una pseudo-anima artificiale, sintetica; tuttavia, per cambiare la condotta degli esseri umani, separarla dalla produzione industriale e condurla verso lo spiritualismo, e per farci entrare volontariamente nel mondo dell’era postindustriale della crescita zero e del progresso zero, è necessario che venga prima operato un cambiamento forzato nell’immagine che l’umanità ha di sé, nella sua fondamentale concezione di ciò che è; di conseguenza, l’immagine dell’uomo adeguata a tale nuova era deve essere cercata, sintetizzata e quindi inserita nel cervello dell’umanità”.
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