Gregg Braden: ”Ci aspettano grandi crisi e grosse opportunità”
Nuove Scienze
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Gregg Braden è un autore che il New York Times mette nella lista dei più amati e letti. Una fama che si è guadagnato in oltre 20 anni di lavoro sempre all’avanguardia e che ha svolto con l’obbiettivo di creare un ponte ideale fra scienza e spiritualità. Braden sarà presente a Rimini durante la prima edizione di VIVI il Benessere, domenica 11 maggio 2014.
Redazione Web Macro
Gregg Braden è un autore che il New York Times mette nella lista dei più amati e letti. Una fama che si è guadagnato in oltre 20 anni di lavoro sempre all’avanguardia e che ha svolto con l’obbiettivo di creare un ponte ideale fra scienza e spiritualità.
Braden concentra le sue ricerche in villaggi di alta montagna, remoti monasteri e su testi antichi ormai dimenticati, alla ricerca dei loro segreti immortali: da qui trae la sua visione della vita che offre poi all’ascolto di pubblici di mezzo mondo. E il prossimo sarà quello italiano, vista la sua venuta imminente a Rimini durante la prima edizione di @VIVI il Benessere in tutti i Sensi che lo vedrà protagonista di un seminario per tutta la giornata di domenica 11 maggio.
Un Punto di Svolta legato al concetto di resilienza
Sarà l’occasione, in particolare, per presentare anche il suo ultimo libro “The Turning Point – Il Punto di Svolta”, edito da Macro Edizioni, con una versione anche in Dvd realizzata da Macro Video Il concetto base del libro è la resilienza, ovvero come trarre beneficio dai momenti di crisi. “Nel periodo in cui viviamo – afferma Braden - possono accadere grossi cambiamenti nel mondo e nella nostra vita; e, per essere chiari, essi non devono necessariamente essere visti come negativi. Il punto cruciale da tenere a mente fin d’ora è che stiamo attraversando una rara epoca di transizione”.
Proprio sulle opportunità che possono (e secondo Braden, devono) nascere dai momenti di crisi, si basa molta della filosofia dello scienziato americano che proprio in occasione del suo arrivo in Italia ha rilasciato, in esclusiva per il Gruppo Macro, questa sua testimonianza che riportiamo di seguito:
Ci aspettano le più grandi sfide della storia umana
“Dal 1986 a oggi, l’obiettivo del mio lavoro è stato quello di trovare la connessione tra la saggezza antica e la migliore scienza disponibile oggi, perché questa unione ci può aiutare a diventare persone migliori e creare un mondo migliore per affrontare le grandi sfide della nostra epoca. La storia scritta dall’uomo ha avuto inizio circa 5000 anni fa e durante questo lasso di tempo i nostri predecessori hanno sviluppato delle massime spirituali per aiutarci a comprendere il nostro rapporto con il mondo, con gli altri e con il divino. La scienza, pur essendo importante, ha solo 300 anni di storia, e dopo appena 300 anni di studi, gli scienziati iniziano già a confermare quello che la saggezza delle antiche tradizioni ci ha sempre detto.
Questo è un concetto potente per noi oggi, perché come civiltà dovremmo probabilmente affrontare le più grandi sfide mai registrate nella storia umana. Gli scienziati ci dicono che la nostra generazione dovrà risolvere grandi problemi entro 5 o 8 anni al massimo, problemi che non abbiamo mai dovuto affrontare finora e non lo potremo fare solo con la scienza. Avremo bisogno di andare oltre la scienza per risolverli.
Saggezza antica e migliore scienza
Durante i miei studi da scienziato, la domanda che mi ponevo sempre era: perché non coniugare la saggezza antica, questi 5000 anni di spiritualità, con la migliore scienza disponibile? Perché non unirli per raggiungere una sapienza maggiore, che ci aiuterebbe a risolvere i problemi di guerra e pace o delle malattie che non riusciamo a curare o la competizione per accaparrarsi le risorse che scarseggiano sulla terra? Potremmo unirci per risolvere i problemi legati ai cambiamenti climatici, perché solo aiutandoci a vicenda potremmo affrontarli. I vari problemi non sembrano correlati, ma in realtà lo sono, perché sono tutti problemi che condividiamo, come pure un passato comune. Il mio pensiero è che se possiamo riavvicinarci alla saggezza antica, a quello che insegna e poi unirla alla scienza moderna, questo sarebbe il modo migliore per lavorare assieme e per risolvere i problemi del pianeta.
Dobbiamo comunicare con il linguaggio del cuore
Nei monasteri di Tibet, Perù, India, Bolivia e Nepal, antichi custodi di saggezza, è possibile trovare la conoscenza del cuore umano e la regola di comunicare con il mondo tramite il linguaggio del cuore piuttosto che con il pensiero razionale. Questa è la cosa più difficile da accettare per la civiltà moderna, perché siamo una civiltà molto logica. Ma è una regola potente.
Abbiamo scoperto che nei villaggi delle montagne andine o nei monasteri dei monti tibetani o peruviani, le persone non conoscono la scienza, ma sanno come curare il corpo ed essere longevi. Abbiamo conosciuto persone di 120 anni, che erano sane e forti. Vivere fino a quella età ed avere un corpo sano e vitale è una cosa molto lontana da quello che vediamo in occidente. A tutti chiedevo: come ci riuscite? Cosa fate? E la risposta era sempre la stessa. Mi dicevano: non lo pensiamo con la mente, lo sentiamo con il cuore.
Oggi la scienza ci dice che i nostri cuori parlano un linguaggio, fatto di sentimenti, emozioni, fede e che proprio questo linguaggio dà istruzioni ai nostri organi e agli atomi che compongono il nostro mondo. Noi letteralmente possiamo modificare gli atomi dello spazio circostante per mostrare ciò che proviamo. Se proviamo un senso di guarigione per i nostri cari, la scienza dimostra che loro ne traggono effettivamente vantaggio e potrebbero guarire. E quando proviamo nel nostro cuore un sentimento di pace, la scienza dimostra che la pace si realizza non solo nella nostra casa, ma anche nella nostra città.
Una Matrice Divina collega tutto
È vero che molte persone nel mondo moderno, iniziano solo ora a conoscere questi argomenti, come è vero che questo è un modo radicalmente diverso di pensare al nostro mondo, sicuramente diverso da ciò che mi insegnavano a pensare da scienziato. Il fatto è che dovremmo affrontare le più grandi sfide mai affrontate nella storia e che la maggior parte della nostra storia è basata su due falsità, due false credenze sul nostro mondo. La prima falsità è che ogni cosa è separata dalle altre: ora sappiamo che assolutamente non è così.
C’è un campo energetico, una Matrice Divina che collega tutto. La seconda falsa credenza è che noi non abbiamo un effetto sul mondo. Ma non è affatto così! Sappiamo infatti che le nostre esperienze interiori di pensiero, sentimento, emozione e credenza, hanno un effetto diretto sul mondo circostante attraverso questo stesso campo energetico.
La Matrice Divina è il canale che porta le nostre esperienze fuori dal mondo circostante. Questi due fatti, che siamo tutti collegati e che influenziamo la realtà, cambiano davvero tutto. Cambiano 300 anni di pensiero riguardo il nostro mondo”.