I vari tipi di yoga. Quale fa al caso tuo?
Salute e Benessere Naturali
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La fine di settembre e l’arrivo dell’autunno coincidono per molti con un nuovo inizio, che sia il lavoro, la scuola, un corso o un nuovo impegno per costruire una buona abitudine per il proprio benessere psico-fisico e, perché no, spirituale. Per esempio, con un corso di yoga!
Redazione Le Vie del Dharma
La fine di settembre e l’arrivo dell’autunno coincidono per molti con un nuovo inizio, che sia il lavoro, la scuola, un corso o un nuovo impegno per costruire una buona abitudine per il proprio benessere psico-fisico e, perché no, spirituale. Per esempio, con un corso di yoga!
La pratica autonoma dello yoga ha un’importanza fondamentale nella crescita personale, ma praticare regolarmente con la guida di un insegnante è altrettanto prezioso, sia per i principianti che per chi ha già esperienza: per approfondire lo studio e la pratica dello yoga, per prendere consapevolezza dei propri punti forti e deboli, per correggere gli errori e aver cura di praticare nel modo più consono alle proprie condizioni fisiche. Inoltre, frequentare un corso è un’occasione per il confronto, la crescita e l’amicizia con i compagni.
Ma come scegliere un corso di yoga? Oggi l’offerta è molto ampia, il che è una fortuna e una ricchezza, ma tanta disponibilità può generare dubbi. Come orientarsi? È meglio rivolgersi a un centro yoga o a una palestra? Quante volte a settimana? E soprattutto, quali sono le differenze tra le tante scuole e stili di yoga? In questo articolo vogliamo aiutarti a fare chiarezza su cosa differenzia le principali scuole e stili di yoga che puoi incontrare nel nostro paese. Non vuole essere un elenco esaustivo, ma un’introduzione che possa esserti utile quando ti appresterai a scegliere il tuo corso di yoga.
I diversi sentieri dello yoga
Per capire da dove si originano le differenze tra le scuole di yoga, occorre partire da un passato molto lontano. Lo yoga ha infatti una storia millenaria, nel corso della quale maestri, yogi, studiosi e asceti hanno studiato e praticato lo yoga percorrendo sentieri diversi, che conducono però tutti alla stessa meta, il fine dello yoga: l’illuminazione, l’autorealizzazione, l’unione del Sé con l’Assoluto.
Queste diverse forme di yoga praticate nei secoli hanno lavorato non solo sulla pratica fisica delle asana, ma su tutti gli aspetti dell’essere umano e con diversi strumenti. Per esempio, il “sentiero della saggezza”, o Jnana Yoga, persegue la ricerca del sé attraverso lo studio e la meditazione; Bhakti Yoga, il “sentiero della devozione”, porta all’illuminazione con la preghiera; il Karma Yoga è il “sentiero dell’azione disinteressata” e, appunto, chi lo pratica trascende il sé facendo il bene senza essere motivato dal proprio interesse personale.
Questi sono solo alcuni esempi. I sentieri tradizionali dello yoga sono molti, gli storici ne hanno individuati ben 22 e non tutti sono ancora praticati oggi. Due di queste antiche tradizioni, però, ti saranno probabilmente già familiari, perché oggi sono conosciute e praticate ormai in tutto il mondo: il Kundalini Yoga e l’Hatha Yoga.
Il Kundalini Yoga
Del Kundalini Yoga abbiamo già parlato (leggi il nostro articolo sul Kundalini Yoga): è il “sentiero della consapevolezza”, che porta l’individuo a realizzare il suo pieno potenziale attraverso il risveglio dell’energia kundalini, l’energia latente che riposa alla base della colonna vertebrale. Per secoli questa disciplina è stata tramandata segretamente da maestro a discepolo, fino a che negli anni ’60 il maestro Yogi Bhajan la portò anche in Occidente rendendola accessibile a tutti.
Oggi lo Yoga Kundalini è sempre più praticato e apprezzato ed è possibile frequentarne classi anche in Italia. Una lezione di Kundalini Yoga segue una struttura ben precisa, si apre e si chiude con specifici mantra e presenta sequenze dinamiche di esercizi ben codificate, mirate a ottenere un particolare beneficio fisico, mentale o energetico.
Anche se le sequenze così come proposte dall’insegnante non possono essere modificate nell’ordine delle posizioni e nella durata, nella sua essenza la pratica del Kundalini Yoga è estremamente variegata e imprevedibile: oltre alle sequenze di asana si praticano infatti esercizi dinamici, danza, canto dei mantra, esercizi di respirazione (pranayama) e meditazione.
Il Kundalini Yoga pone l’accento anche su una profonda componente spirituale, perciò se cerchi una forma di yoga che, oltre all’esercizio fisico, ponga molta attenzione al respiro, alla meditazione e alla spiritualità, forse un corso di Kundalini può fare al caso tuo. Oltre alle classi di Kundalini Yoga rivolte a tutti, esistono corsi di Kundalini Yoga per la Gravidanza Consapevole, dedicati alle gestanti.
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L’Hatha Yoga
L’Hatha Yoga è noto come il “sentiero del controllo fisico”, il cui ruolo è preparare il corpo per le fasi più spirituali dello yoga, attraverso la pratica delle asana (le posture yogiche), il pranayama e la meditazione. È il sentiero più noto e praticato in Occidente e ne esistono numerosi stili e scuole: alcuni sono molto vicini alla tradizione indiana, altri sono stili contemporanei nati e diffusi in Occidente.
Anche se alcune tendenze contemporanee, in casi estremi, appaiono molto vicine al fitness puro e semplice, con poco riguardo per la tradizione, nulla è più lontano dalla verità che definire l’Hatha Yoga uno yoga puramente fisico. La componente spirituale, meditativa o di controllo dei flussi di energia è molto importante nelle scuole moderne di Hatha Yoga legate alla tradizione.
Questi sono alcuni stili di Hatha Yoga tra i più noti, che si rifanno agli insegnamenti di alcuni dei più importanti maestri contemporanei di yoga.
Vinyasa Yoga
È un tipo di yoga dinamico, in cui le posizioni sono tutte collegate tra loro in un flusso di movumento coordinato al respiro. Il Vinyasa nasce dall’insegnamento di uno dei più importanti maestri del ventesimo secolo, Krishnamacharya, che sottolineava l’importanza di unire nella pratica asana, pranayama, mudra (cosa sono i mudra?) e meditazione.
Nella pratica del Vinyasa le posizioni non sono praticate in modo scollegato, ma in una successione fluida che si apre e chiude con movimenti precisi, sincronizzati con l’inspirazione e l’espirazione, seguendo le indicazioni dettagliate dell’insegnante.
Un esempio molto noto di questo modo “fluido” di concepire lo yoga, comune a tutta la pratica dell’Hatha Yoga, è il Saluto al Sole (guarda anche il video).
Se sei orientato verso una forma di yoga energica e dinamica, il Vinyasa può rispondere alle tue aspettative. È uno stile che può essere declinato anche in maniera dolce e adatta a tutti i livelli di esperienza e di flessibilità del fisico.
Ashtanga Yoga
Chiamato anche “Ashtanga Vinyasa Yoga”, anche questo stile di Hatha Yoga prevede un fluire armonioso delle asana in una sequenza dinamica. È stato codificato dal maestro Pattabi Jois, allievo di Krishnamacharya, che ha tramandato delle sequenze molto specifiche dette “serie”: gli allievi dei corsi di Ashtanga apprendono le asana seguendo rigorosamente le serie, iniziando dalla prima e lavorandoci con calma e impegno per lungo tempo prima di passare allo studio della successiva.
È uno stile di yoga molto rigoroso e impegnativo dal punto di vista fisico, se vogliamo “maschile”, molto amato da chi non teme lo sforzo ed è allenato e in buona salute fisica. Va praticato con insegnanti molto esperti, per evitare il rischio di infortuni.
Iyengar Yoga
Questo stile prende il nome dal famosissimo maestro B.K.S. Iyengar, che ha studiato lo yoga in ottica terapeutica, prestando una grande attenzione al dettaglio e al corretto allineamento del corpo nell’esecuzione delle asana. In particolare, questo stile di Hatha Yoga punta a mettere tutti in grado di eseguire correttamente le posizioni, indipendentemente dall’età, dalla forma fisica o da eventuali problemi di salute. Per questo vengono utilizzati all’occorrenza strumenti e attrezzi per aiutarsi nella pratica: sedie, blocchetti di legno, cinture. È uno yoga accessibile a tutti e indicato a chi, per esempio, si sta riprendendo da un infortunio.
Sivananda
Il metodo Sivananda si basa sugli insegnamenti di Swami Sivananda, prevede la pratica delle asana intervallate da momenti di rilassamento e pone inoltre l’accento sul pranayama, la meditazione, lo studio dei testi yogici e la nutrizione ayurvedica. È una pratica adatta a tutti.
Ananda
La scuola Ananda viene dalla tradizione di Parmahamsa Yogananda. È uno stile di Hatha Yoga dolce, legato alla tradizione; prevede un’esecuzione gentile delle asana, meditazione, mantra e rilassamento.
Quale stile di yoga fa al caso mio?
Gli stili di yoga contemporaneo sono molti, anche più di quelli che ti abbiamo presentato in questa sede, ma nella tua ricerca del corso che meglio risponde alle tue inclinazioni ed esigenze non commettere l’errore di cercare lo stile “migliore in assoluto”: il fine dello yoga, in tutte le sue varianti, è il medesimo e non sarebbe possibile pensare di insegnarne uno come se fosse l’unica via “giusta”.
Stabilisci le tue priorità: cerchi un’attività che ti aiuti prima di tutto a rilassarti e ad alleviare lo stress, oppure devi riprenderti da un infortunio o riequilibrare un piccolo problema di salute? Vuoi soprattutto mantenere la forma fisica, o per te è importante lavorare alla tua crescita personale e spirituale? Chiarisci per prima cosa a te stesso cosa vorresti trovare nel tuo corso di yoga, poi parla con gli insegnanti, prova a seguire le lezioni e cerca lo stile di yoga migliore per te.