Il Dalai Lama in Italia: un documentario racconta la sua volontà di cambiare il mondo
Spiritualità e Sciamanesimo
Spiritualità e Sciamanesimo
Il Dalai Lama è atteso in Italia dal 13 al 15 giugno prossimi. Il 13 giugno, visiterà l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (Pisa) e benedirà il terreno dell’associazione Sangha onlus dove è in procinto di sorgere il primo monastero buddhista della tradizione tibetana in Italia. Il Dalai Lama sarà poi presente il 14 e il 15 giugno al Modigliani Forum di Livorno, un evento che permetterà a migliaia di persone di incontrare il loro leader spirituale durante due occasioni.
Redazione Web Macro
Il Dalai Lama è atteso in Italia dal 13 al 15 giugno prossimi. Il 13 giugno, visiterà l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (Pisa) e benedirà il terreno dell’associazione Sangha onlus dove è in procinto di sorgere il primo monastero buddhista della tradizione tibetana in Italia. Il Dalai Lama sarà poi presente il 14 e il 15 giugno al Modigliani Forum di Livorno, un evento che permetterà a migliaia di persone di incontrare il loro leader spirituale durante due occasioni.
Il primo giorno dedicherà la sua presenza al commento di un testo di Nagarjuna, il filosofo buddhista che fornisce in forma laica e poetica una presentazione dell’intera pratica del sentiero buddhista.
Una conferenza sull’importanza di etica e compassione
Il secondo giorno il Dalai Lama in mattinata presenzierà all’iniziazione di Avalokiteshvara, il Buddha della compassione, e nel pomeriggio terrà una conferenza pubblica sull’importanza dello sviluppo di etica e compassione e della promozione dei valori umani e delle qualità interiori, anche come antidoti alla crisi.
In questa importante occasione, ci piace ricordare quanto ha realizzato il Gruppo Macro attorno alla figura del Dalai Lama, ovvero il Dvd Dalai Lama Renaissance in cui si racconta l’esperienza unica di 40 intellettuali che discutono con il capo del buddhismo superando tutte le barriere mentali e culturali
Un incontro tra Oriente e Occidente senza barriere mentali
Quaranta intellettuali della West Coast statunitense partono insieme diretti in India, verso la residenza di Tenzin Gyatso, (il nome del XIV Dalai Lama), con l’ambizione di cambiare il mondo. Ne viene tratto un documentario a firma di Khashyar Darvich, che racconta di questo incontro tra Oriente e Occidente, scienza e spiritualità, intelligenza e responsabilità, desiderio di conoscenza e concretezza, ipocrisia e buonsenso.
Molti ricordano il Dalai Lama per le sue intuizioni messe in parole semplici e proprio per questo capaci di includere una profonda saggezza.
Una reincarnazione per alleviare le sofferenze del mondo
Dalai Lama, due suoni brevi e vicini che significano guida spirituale e stanno ad indicare il titolo onorifico più alto del buddhismo tibetano. In questa cultura il Dalai Lama è considerato il Buddha della Compassione e molti credono che si reincarni in terra per aiutare ad alleviare le sofferenze del mondo.
Con questa consapevolezza, i 40 intellettuali statunitensi incontrano il Dalai lama, in India, dove si trova dal 1959, quando fu costretto a fuggire in esilio dopo che i Cinesi invasero e occuparono il Tibet. Professori di chimica, musicisti, scrittori e scrittrici, comunicatori, economisti, psichiatri, fisici, esperti di religione e spiritualità, attivisti: quaranta menti illuminate d’occidente impegnate in settori completamente differenti e in superficie distanti, decidono di attraversare le barriere culturali e intraprendere insieme un cammino di cambiamento.
Un incontro rispetto al quale, poi, scopriranno di avere ognuno a suo modo delle aspettative precise. E come spesso capita alle nostre aspettative, non c’è niente di più distante da quello che poi di fatto accade.
[Testo in parte curato da Claudia Bruno]