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L'era dell'Acquario

Spiritualità e Sciamanesimo

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L'era dell'Acquario
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L'11/11/2011 siamo entrati nell'Era dell'Acquario, dopo un periodo di cuspide, ovvero di transizione, tra questa e la precedente Era astrologica dei Pesci.


Redazione Le Vie del Dharma

L'11/11/2011 siamo entrati nell'Era dell'Acquario, dopo un periodo di cuspide, ovvero di transizione, tra questa e la precedente Era astrologica dei Pesci.

Con l'Era dei Pesci si conclude una fase dell'umanità votata alla ricerca della conoscenza, in cui trovare e avere accesso alle giuste informazioni era un compito quasi sacro. Il sapere era trasmesso in luoghi deputati a questo scopo, spesso riservati a pochi, caratterizzati da forti gerarchie, persino inaccessibili.

Yogi Bhajan, il Maestro di Kundalini Yoga nel cui insegnamento tanta importanza riveste la preparazione alla vita nell’Era dell’Acquario, disse che, volendo tradurre in un motto l’Era dei Pesci: “Voglio sapere, aiutatemi per favore.
Il motto dell'Era dell'Acquario è invece: “Io so. Datemi la possibilità di farvi arrivare allo stesso punto.

L’Era dell’Acquario è infatti l’era dell’esperienza, della competenza e della saggezza: tutte le informazioni sono accessibili, non ci sono segreti. La consapevolezza sarà il valore che definisce questa nuova era, così come la ricerca di conoscenza è stata nell'era precedente.

Le caratteristiche dell’Era dell’Acquario

La personalità dell’Era dell’Acquario richiede flessibilità mentale, emotiva e fisica, per essere in grado di accogliere il cambiamento e l’apprendimento continuo. Oltre all’intelletto, occorre stabilire una nuova connessione con l’intuito, l’emozione e l’istinto. Informazione e conoscenza andranno interpretate con la saggezza, per affrontare complessità crescenti.

L’Era dell’Acquario è, per certi versi, un’Era di paradossi: allo stesso tempo è globale e individuale; il mondo ha meno confini, ma si moltiplicano i conflitti; intorno a noi è tutto più veloce, ma abbiamo sempre meno tempo per fare tutto e, soprattutto, per noi.

Un’altra caratteristica dell’Era dell’Acquario è un diffuso bisogno di rigenerazione, per via delle pressioni del ritmo di vita, e di riconciliare la spiritualità con gli aspetti materiali dell’esistenza.

Ogni azione, inoltre, va considerata in un’ottica ecologica e globale, nella consapevolezza che ognuno di noi influisce sull’ambiente e su una sempre più vasta rete di persone.

Non è difficile riconoscere in questa prima fase dell’Era dell’Acquario i tempi in cui viviamo. Sono tempi ricchi di stimoli, in cui le informazioni sono largamente disponibili (quando non addirittura in sovraccarico!), alla nostra portata, rese ancora più fruibili dalle nuove tecnologie.

Nel bene e nel male siamo inondati dall’informazione e ora abbiamo il non semplice compito della scelta, di distinguere la buona informazione dalla cattiva. E infatti, su più ampia scala, questi sono anche tempi di grande confusione, conflitti, depressione.

Queste difficoltà non devono stupirci. La transizione nell’Era dell’Acquario porta enormi cambiamenti, all’umanità come all’individuo, e nei prossimi decenni saremo chiamati a costruire le fondamenta di una nuova era. Questa crescita implica che dobbiamo lasciare andare molte cose: le nostre vecchie strutture di pensiero, il nostro vecchio modo di comunicare e vivere.

Dovremo prepararci anche ad affrontare sfide uniche, per la mente, il corpo e l’anima, ogni Era ha le sue. Per esempio, se nelle Ere passate le generazioni che ci hanno preceduti hanno dovuto affrontare epidemie di malattie che ora sono debellate o quanto meno contenute, ora ci troviamo di fronte sfide prima sconosciute: dalle malattie del corpo come le epidemie virali, a disturbi psicologici e spirituali.

È nella natura del cambiamento portare crescita ed evoluzione, ma anche problematiche. Ciò mette ancora più in luce la necessità di un sostegno, una tecnica potente e pratica per generare l'energia interiore necessaria a vivere, eccellere e raggiungere la felicità sotto questa pressione. Che ci aiuti a trovare la chiarezza per prendere le decisioni, resistenza allo stress e alle pressioni, e una nuova base per la nostra identità.

Un aiuto dallo yoga: la meditazione per l’Era dell’Acquario

Ci sono tre meditazioni per l'era dell'Acquario che Yogi Bhajan ha raccomandato. Vi proponiamo Sat Kriya, che apre i chakra e favorisce il flusso e la risalita della kundalini;

Come praticare il Sat Kriya

Siediti sui talloni e porta le braccia stese verso l'alto. Le mani formano lo Kepsana Mudra:

  • le donne incrociano le dita tenendo il mignolo destro esterno eccetto gli indici che puntano verso l'alto e sono appoggiati tra di loro, incrociano il pollice sinistro sul destro;
  • gli uomini fanno esattamente il contrario: intrecciano le dita con il mignolo sinistro esterno eccetto gli indici che sono stesi verso l'alto, incrociano il pollice destro sul sinistro.

Focalizzazione degli occhi
Gli occhi sono chiusi e focalizzati sul punto in mezzo alle sopracciglia, il "terzo occhio".

Mantra
A voce alta si vibra il mantra SAT, spingendo verso la colonna vertebrale il punto dell'ombelico; subito dopo si vibra il mantra NAM, rilassando il punto dell'ombelico. Si continua a vibrare il mantra e a pompare l'ombelico per il tempo che si vuole praticare.

Per finire la meditazione
Per terminare tenendo la posizione si inspira e si tiene l'aria dentro e si contrae Mulabandha (ano, organi genitali e ombelico) spingendo l'energia su lungo la colonna verso la testa; si espira e si tiene l'aria fuori contraendo Mahabandha (ano, organi genitali, ombelico e diaframma spinto verso la colonna). Prima di tornare a inspirare si rilassa l'addome e solo allora si inspira e si rilassa.

Tempi per la pratica
Si può iniziare la pratica del Sat Kriya partendo da 3 minuti sino ad un massimo di 31, seguiti da un lungo rilassamento.
È importante costruire il tempo massimo gradualmente, dandosi il tempo di integrare con costanza gli effetti che questa pratica può risvegliare.

Un ottimo modo per costruire questo tempo è iniziare con 3 minuti di pratica, seguiti subito da 2 minuti di riposo sulla schiena, ripetendo questo schema altre 4 volte sino a raggiungere un totale di 15 minuti per il Sat Kriya e 10 minuti di riposo. Se si inizia con questi tempi è bene far seguire a queste 5 ripetizioni un rilassamento di 15/20 minuti.

Benefici Sat Kriya

Questa meditazione stimola direttamente l'energia Kundalini, canalizzandola lungo la colonna vertebrale verso l'alto ed è molto importante recitare il mantra SAT NAM mentre la si pratica.

Viene rinforzato il sistema sessuale e riequilibrato il suo flusso naturale, così si eliminano fobie sessuali e se ne riequilibrano gli impulsi verso attività creative e curative.

Gli squilibri dei chakra inferiori vengono riequilibrati e si ristabilisce uno stato di miglior salute fisica con il massaggio che viene effettuato agli organi interni.

Il cuore si rinforza grazie al movimento ritmico in alto e in basso della pressione del sangue provocato dalla stimolazione del punto dell'ombelico. Una pratica costante di questa meditazione può garantire un corpo come un tempio in cui accogliere la propria consapevolezza più alta.


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Grazie!

postato da Roberta A. il 13/08/2017

Splendido articolo. Grazie.

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