La ricetta a base d'Aloe di Padre Romano Zago alle Iene!
Alimentazione Sana
Alimentazione Sana
Un altro servizio delle Iene sull'argomento alimentazione e tumore, ovvero come una dieta vegetale possa essere un potente alleato in questa battaglia. Ma non l'unico. Si parla anche dell'Aloe Arborescens alla base del preparato di Padre Romano Zago.
Redazione Web Macro
Ancora una volta le Iene propongono un servizio sulla correlazione tra tumore ed alimentazione, ed ancora una volta l’attenzione è focalizzata sugli enormi successi e benefici che una dieta a base vegetale fa ottenere.
Il servizio questa volta ha inoltre presentato un altro importantissimo alleato per la lotta contro il cancro: l’Aloe, in particolare l’Aloe Arborescens e la ricetta a base di questa pianta di Padre Romano Zago.
È bello vedere piano piano uscire allo scoperto una nuova consapevolezza, una rivoluzione accolta da sempre più persone, una nuova idea sullo stile di rapportarsi col cibo e anche con la malattia.
Ma andiamo con ordine...
La prognosi
A Gianni furono scoperti 5 noduli al fegato di cui il più grande misurava 24 mm, mentre al babbo di Paolo un tumore grande quanto un’arancia (9 cm e mezzo) al fegato. A Gianni viene proposta la chemioterapia. Per il padre di Paolo invece la prognosi è molto più infausta: i medici non sono nemmeno certi che possa superare l’estate.
L'alternativa
Gianni rifiuta le cure convenzionali ed inizia ad informarsi attraverso internet su metodi di guarigione alternativi, arrivando presto all’alimentazione vegetale, di cui 80% a crudo, 12 succhi al giorno di frutta e verdura e attività sportiva. (Se sei interessato ad approfondire l’argomento sui succhi, ti consiglio di cliccare qui).
Gianni torna a farsi controllare dopo 3 mesi. La crescita dei tumori è bloccata. La seconda volta, la tac li mostra in regressione, il più grande da 24 mm è arrivato a misurarne 10. Nonostante non abbia fatto nessuna terapia convenzionale.
Anche il padre di Paolo, visto che non aveva più nulla da perdere, decise di orientarsi verso una dieta vegana. Il risultato? Dopo sei mesi il tumore è di 3 centimetri e mezzo. Ovvero in sei mesi il tumore si è ridotto di 6 cm. E alla seconda tac la gioia è ancora più grande: il tumore era diventato necrotico, cioè considerato morto, perché non poteva più crescere in quanto non era più alimentato.
Punti in comune
Le strade intraprese dai due intervistati, oltre all’alimentazione, hanno un altro, importantissimo, punto in comune. Entrambi si sono aiutati anche con la ricetta di Padre Romano Zago a base di Aloe Arborescens.
Chi è Padre Romano Zago?
Padre Romano Zago è un prete missionario che da 25 anni, cerca di promuovere le proprietà curative di questa pianta. Scoprì le sue proprietà curative nel 1988, e da allora tiene corsi e conferenze in tutto il mondo.
Fu ospite del Costanzo Show, 5 anni fa, dove però non venne preso molto sul serio seppur avesse portato studi scientifici e numerosissime testimonianze. Il padre francescano sostiene che il suo preparato cura indipendentemente se preso da solo o associato a qualsiasi altra terapia medica.
Sperimentazioni cliniche
Sette anni fa il Dot. Lissoni, un oncologo di un importante ospedale italiano, ha fatto una sperimentazione: ha preso 240 malati gravi di cancro, trattati con chemioterapia, e per due anni, a metà di loro, ha somministrato giornalmente, proprio il preparato a base di aloe di Padre Romano Zago congiuntamente alla chemio. Il dottor Lissoni sostiene che la qualità della vita di tutti i pazienti è migliorata, soprattutto in quelli che magari potevano sostenere male la chemio, ed un apparente aumento anche della sopravvivenza, di almeno un terzo. Questa ed altre ricerce sono presenti nel libro di Padre Romano Zago.
Approfondiamo ancora di più
Padre Romano Zago crede fermamente nella sua ricetta, forte anche delle numerosissime guarigioni a cui ha assistito prescrivendo il suo composto e degli studi medici effettuati, e vuole divulgarla il più possibile. Ecco perché ha scritto ben due libri, tradotti in moltissime lingue un po’ in tutto il mondo: Di Cancro si può Guarire e Aloe non è una medicina eppur…guarisce.
Come si spiega che ci siano delle enciclopedie che affermano la tossicità dell’aloe? Secondo il Dot. Aldo Facetti, fisotecnico ed erborista, la tossicità risiederebbe nel concentrato dell’Aloe. Per ottenerlo bisogna lasciare in infusione o distillare dalle 30 alle 50 piante di aloe, incluse le radici. Allo stato naturale però, l’aloe è innocua come una piantina di lattuga e può essere usata per sconfiggere o perlomeno lenire davvero qualsiasi male.
Ma com’è possibile questo?
Sempre secondo il Dr. Facetti l’Aloe vera o Barbadensis ci offre il 40% del principio attivo contro il cancro, mentre la varietà Arborescens ne avrebbe il 70%. Ha inoltre riconosciute proprietà antiossidanti, antinvecchiamento, antibatteriche, antimicotiche e antivirali. Proprietà antinfiammatoria ed antidolorifica, cicatrizzante stimola la crescita epiteliale. Per concludere proprietà di immunomodulazione, ipoglicemizzanti e antitumorali. La ricetta di Padre Zago funge da depuratore per tutto il nostro corpo, quindi oltre che curare, previene anche.
Padre Romano Zago afferma che la battaglia contro il tumore va combattuta anche smettendo di mangiare carne e derivati d’animale, sostituendoli con frutta, verdura e cereali. Il consiglio del padre francescano è di effettuare su se stessi una e vera e propria conversione..<<cioè devi riconoscere gli eccessi, gli abusi, gli errori, eliminare le cattive abitudini alimentari, fisiche ed emotive. Uscire da uno stile di vita sbagliato. Fare dei controlli clinici programmati. Il risultato di questi ultimi indicherà se proseguire con la cura, aumentare la quantità o fare delle pause>>.