Rimedi naturali per la candida
Salute e Benessere Naturali
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Cosa c'è di più naturale se non cercare di curarsi facendo attenzione agli alimenti con cui ci nutriamo? Ecco perchè vi proponiamo questa dieta contro la candida. Va chiarito immediatamente che la dieta è la cura principale di questa patologia. Quasi tutti gli autori sono concordi nel sottolineare come senza dieta qualsiasi trattamento fungicida, naturale o meno, sia abbastanza vano.
Redazione Web Macro
Cosa c'è di più naturale se non cercare di curarsi facendo attenzione agli alimenti con cui ci nutriamo? Ecco perchè vi proponiamo questa dieta contro la candida.
Va chiarito immediatamente che la dieta è la cura principale di questa patologia. Quasi tutti gli autori sono concordi nel sottolineare come senza dieta qualsiasi trattamento fungicida, naturale o meno, sia abbastanza vano.
Parliamo dei cibi da eliminare, almeno mentre si fa la terapia.
Latte e tutti i lattoderivati
Latte e latticini vanno evitati sia perché favoriscono una situazione di infiammazione, sia perché se il latte non deriva da animali allevati biologicamente può contenere residui di pesticidi e antibiotici e sia perché il latte contiene lattosio, zucchero semplice che nutre il fungo. Infine anche perché una buona fetta di individui adulti è diventata intollerante al lattosio avendo perso la capacità di sintetizzare l’enzima per digerirlo. Da ciò sorgono infiammazioni all’intestino che creano un circolo vizioso.
Lieviti
Anche la Candida è un lievito, quindi anche loro vanno a rinforzare una situazione di disbiosi (infiammazione) e la alimentano. Dovremo quindi eliminare: pane, pizza, prodotti di pasticceria, dadi da brodo, bevande fermentate quali il vino e la birra. E se proprio non si riesce a fare a meno di cibi lievitati, utilizzare la pasta madre, quella che produce il lievito naturalmente e si gonfia molto lentamente.
Zuccheri
Quelli semplici di cui il più comune è il saccarosio, il comune “zucchero”, non importa se grezzo, raffinato, di canna o di barbabietola, e i cibi che lo contengono: miele, marmellata, dolci e torte, succhi di frutta, bevande gasate e zuccherate. Quasi tutte le bevande gassate tendono a essere molto acide. Da evitare anche il fruttosio e il miele, che di fruttosio è ricco, perché il loro uso eccessivo può favorire la steatosi epatica (accumulo di grasso nel fegato). Consentiti, sia pure con una certa moderazione, sono gli zuccheri complessi: amidi, pasta, riso.
Frutta
Dipende anche dal tipo di frutta. Ci sono frutti come fichi, cachi, uva che sono particolarmente ricchi di zuccheri. I limoni, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, basificano perché sono ricchi di citrati e nello stomaco neutralizzano l’acidità.
Quindi consumare frutta con moderazione, evitando di assumerla dopo i pasti e prima di andare a dormire, perché carboidrati e proteine hanno tempi di transito intestinale più lunghi di quelli della frutta, che rimarrebbe nell’intestino a lungo, con due conseguenze: favorire la crescita della Candida, e determinare una vera e propria trasformazione in alcool etilico, responsabile di molte forme di fegato grasso di origine inspiegabile, non causata da epatite virale né da consumo di alcoolici tradizionali (vino, birra, superalcolici) e che oggi è di frequente riscontro ecografico anche in persone astemie!
Funghi
Salvo alcune eccezioni di macrofunghi che sono invece terapeutici.
Alcool
Birra e vino (perché fermentati), superalcolici e liquori (questi ultimi contengono anche zuccheri aggiunti).
I cibi che sono stati elencati, andrebbero eliminati nel corso della terapia. Successivamente, con molta cautela e gradualità, potrebbe essere effettuato un loro graduale reinserimento con qualche concessione, ma senza ritornare alle abitudini alimentari precedenti.
Se ci accorgiamo che un cibo ci causa malesseri e riacutizzazione dei disturbi che avevamo eliminato, perché insistere nell’ostinarci ad assumerlo, violentando con la nostra mente il nostro corpo?
Mentre i cibi concessi?
Carboidrati
Pasta e riso, preferibilmente integrali e biologici. Se il soggetto è diabetico il riso andrebbe evitato o consumato in quantità molto moderata perché dotato di un elevato indice glicemico (cioè fa salire la glicemia in fretta).
Frutta
Sì, ma con moderazione, spostando le proprie preferenze sulla frutta alcalina: banane, pere e mele mature. Sono da evitare gli agrumi, soprattutto per il loro elevato livello di zuccheri semplici, a eccezione dei limoni che sono basificanti senza essere particolarmente dolci.