“Unisex” e l’uniformità sessuale, il dibattito corre su giornali e rete
Attualità e Informazione libera
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“Unisex”, scritto a quattro mani da Enrica Perrucchietti e Gianluca Marletta, promette già dal titolo un impatto forte su dove vuole andare a parare. L’analisi interna conferma, poi, in pieno l’obbiettivo, ovvero dare una risposta sul “come e perché le oligarchie mondiali vogliono imporre l’uniformità sessuale”.
Redazione Web Macro
“Unisex”, scritto a quattro mani da di Enrica Perrucchietti e Gianluca Marletta (nella foto), promette già dal titolo un impatto forte su dove vuole andare a parare. L’analisi interna conferma, poi, in pieno l’obbiettivo, ovvero dare una risposta sul “come e perché le oligarchie mondiali vogliono imporre l’uniformità sessuale”. “Nessun giudizio antropologico, psicologico o morale sugli orientamenti sessuali di altri”, precisano gli autori nella loro prefazione che aggiungono: “L’interesse del presente saggio verso i “movimenti” gay e omosessualisti, infatti, è dovuto esclusivamente all’innegabile ruolo che essi stanno avendo nell’affermazione globale dell’ideologia di genere, la quale è inscindibilmente legata a quell’ideologia mondialista che, a partire dall’annichilimento di ogni identità sociale, religiosa o culturale, persegue la creazione di un Nuovo Ordine Mondiale”.
Argomenti questi che hanno suscitato molto interesse sia sui giornali che sul web, come testimoniano le molte recensioni uscite sul libro e di cui vi diamo un parziale riscontro.
Quale ruolo giocherà la Natura?
Da "Il Fatto Quotidiano": “Possiamo credere o non credere che ci sia l’obiettivo di creare un nuovo essere umano – ha scritto Mario De Maglie - , ma quanto esposto da Perucchietti e Marletta non può lasciare indifferenti perché le basi per dei cambiamenti sociali e culturali, in passato impensabili, ci sono tutte e stanno avvenendo, lentamente ovviamente, ma la stabilità si conquista, non con l’imposizione, ma con la convinzione e questa per radicarsi necessita di tempi lunghi atti a consolidarla.
Mi chiedo quale ruolo giocherà in tutto questo la Natura, confido che non se ne starà con le mani in mano ed essendo molto più forte di qualsiasi “accessorio culturale”, prima o poi, farà sentire la sua voce, questo non necessariamente sarà un bene a breve termine per l’essere umano, ma potrebbe esserlo a lungo termine”.
Chi non si adegua è out
Marcello Veneziani su “Il Giornale” ha scritto: “Questa ideologia, virale, permissiva e conformista, si è fatta Spirito del Tempo. Chi non si adegua è out. Ma la spiegazione di fondo di questa rivoluzione non mi pare riconducibile al Complotto degli uni o al Progetto degli altri. Ma a qualcosa che mette in circolo e collega processi, volontà, leggi, ideologie, chirurgie. Una reazione a catena, un processo automatico. La tecnica si serve dei suoi agenti anche se essi credono di servirsi di lei. E decide sulla vita, decreta il mutamento, interrompe una vita con le tecniche abortive o l'eutanasia, o viceversa la sua prosecuzione artificiale. Alla fine resta il dominio della tecnica sulla vita, cioè dei suoi esiti e dei suoi meccanismi sulla sfera biologica e genetica, sulla natura e sulla cultura”.
Genitore 1 e Genitore 2
Marcello Pamio dal noto sito “Disinformazione.it” mette l’accento sui “risvolti” offerti dall’attualità che vede la decisioni di alcuni Comuni di adottare il termine “genitore 1” e “genitore 2” al posto dei tradizionali “madre” e “padre”. “Lo scopo - scrive Pamio - è l’omologazione globale: cancellare le differenze, le diversità per renderci tutti uguali. Demolire tutte le identità sociali, religiose, politiche, culturali e ovviamente anche sessuali. Il prossimo passaggio, che sta già avvenendo, sarà la distruzione del concetto di famiglia, perché questa strana e antiquata istituzione è un ostacolo enorme. Un uomo privo di valori e senza punti di riferimento è un uomo in balia degli eventi e quindi malleabile e manipolabile a proprio (loro) piacimento”.
Senza l'eredità del passato
In un altro blog come “Idee/inoltre” la riflessione maggiore sta sull’ideologia di genere che “avvicina inesorabilmente – si legge - il nostro mondo a quello descritto nel romanzo dell’inglese Aldous Huxley “Il Mondo Nuovo”, dove l’essere umano privato di tutta l’eredità del passato vive in un “governo globale” dove ogni aspetto della vita è omologato fin dalla nascita, dove la riproduzione è realizzata artificialmente e disgiunta dal sesso e dove ogni aspirazione personale, ogni creatività e ogni spiritualità è “annegata” nella droga (il soma) o nel piacere sessuale, sia etero che omo, praticato senza limiti di età e di legge. Un mondo in cui la “persona”in quanto tale non esiste più, dove ogni sorta di “identità” è abolita e dove l’individuo è perfettamente amorfo e “resettato”, naufrago solitario in un oceano di non-senso”.
Un attacco spudorato
Alberto Medici su “Inganni.it” si fa prendere da un dubbio ancora più forte. Scrive: “….agghiaccianti gli argomenti trattati (dal libro), anche per uno come me che, a forza di complotti, dovrebbe averci fatto il callo a tutto. E invece no. L’attacco all’essere umano è così spudorato che come disse Merthon, “si dovrà lottare anche per dire che l’erba è verde o che il sole scalda” (e per dire che un papà è un papà o una mamma una mamma, aggiungo io)”.