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Vado a vivere nella… paglia: un nuovo modo di farsi la casa

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Vado a vivere nella… paglia: un nuovo modo di farsi la casa

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Vado a vivere nella… paglia: un nuovo modo di farsi la casa

Fra le tante rivoluzioni “possibili” c’è anche quella fatta in… paglia. Masanobu Fukuoka, botanico e filosofo giapponese, pioniere della agricoltura naturale (scomparso nel 2008) ha, infatti, scritto: “La paglia sembra leggera e fragile; la maggior parte della gente non sa quanto pesante essa sia. Se la gente conoscesse il vero valore della paglia, si potrebbe verificare una rivoluzione umana che diventerebbe abbastanza potente da cambiare la nazione e il mondo”.


Redazione Web Macro

Fra le tante rivoluzioni “possibili” c’è anche quella fatta in… paglia. Masanobu Fukuoka, botanico e filosofo giapponese, pioniere della agricoltura naturale (scomparso nel 2008) ha, infatti, scritto: “La paglia sembra leggera e fragile; la maggior parte della gente non sa quanto pesante essa sia. Se la gente conoscesse il vero valore della paglia, si potrebbe verificare una rivoluzione umana che diventerebbe abbastanza potente da cambiare la nazione e il mondo”.

Si tratta di un concetto che Fukuoka ha applicato in modo particolare alla costruzione di case vere e proprie ed è un’idea che sta “intrigando” sempre più persone nel mondo, tanto da farne una “corrente” consolidata all’interno dell’edilizia.

I primi ad aver avuto l’idea della casa in paglia sono stati i pionieri ai primi del ‘900 nel Nebraska per la loro esigenza di un riparo con quanto avevano a disposizione, ovvero poco legno, campi enormi, clima secco e tanta sabbia. Con l’arrivo della macchina imballatrice si sono concretizzati davanti ai loro occhi le balle di paglia che (perché no? si sono detti) potevano essere anche dei… mattoni. E via di questo passo, fino a quando negli anni ’80, sempre negli Stati Uniti, di pari passo col filone dell’edilizia ecologica, le case in paglia sono state riscoperte e rivalutate fino ad espandersi anche in ambienti piovosi, come successo in Gran Bretagna.

Se l’acqua non è un problema (come si potrebbe immaginare.), una buona progettazione e la scelta giusta dei materiali e dei terreni, hanno aperto la strada alle case in paglia in tutti gli ambienti. La semplicità di costruzione (anche se ben accorta) resta il suo pregio maggiore, ma poi sono molti altri i fattori a suo favore come: un alto potere isolante termico e acustico, la traspirabilità dei muri e la relativa salubrità degli ambienti interni e…., incredibile ma vero, il basso rischio di incendio, visto che le case in paglia resistono al fuoco più a lungo di case fatte col cemento armato. Su tutto, infine, conta poi il basso impatto ecologico.

Mettendo mano al portafoglio, le case in paglia risultano più economiche delle case standard, seppure non tantissimo in meno. Seguendo le stime di chi l’ha già fatta, si possono quantiificare un po’ di costi: la singola balla pesa circa 17 chili e costa da 1,50 e 3 euro; ci vogliono 2 balle per fare 1mq di muro e, quindi, il costo è di circa 5 euro a mq di parete, intonaco escluso. Si deve poi aggiungere l'incidenza della struttura portante, non potendo più realizzare murature in balle di paglia portanti. Le murature incidono per il 10-15% sul costo complessivo della costruzione, quindi, a conti fatti, “chiavi in mano” la casa in paglia può avere un prezzo inferiore del 5-10% rispetto a una casa tradizionale. I risparmi più evidenti si hanno sui tempi di realizzazione e, confidando molto, sull’autocostruzione, sul costo della manodopera che non deve eseere obbligatoriamente superspecializzata.

In Italia, le case in paglia sono ancora pochissime, mentre nel Nord Europa la loro presenza è sempre più diffusa, in linea anche con la tradizione più radicata del costruirsi la casa “da soli”. A Pramaggiore, (Venezia), nel 2004 è stata realizzata "La Boa", prima casa di paglia in Italia realizzata in autocostruzione. In Alto Adige esiste la più alta casa completamente autoportante d'Europa, cioè senza struttura verticale in legno o altro materiale rigido: l'edificio ha tre piani abitabili e si sviluppa in altezza per 16 metri. Le balle di paglia portano tutto il peso dei solai in legno e del tetto oltre agli abbondanti metri di neve che cadono solitamente in quelle zone. Altro esempio viene da Pescomaggiore, frazione dell'Aquila, colpita dal terremoto: gli abitanti hanno deciso di realizzare delle residenze antisismiche in paglia pur di continuare a vivere nel loro paese.


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