Crampi mestruali: un segnale ad essere più presenti
Salute e Benessere Naturali
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Durante le mestruazioni il corpo ci chiama da dentro. Vuole che entriamo. Che siamo presenti. Che siamo qui e ora. Il richiamo è potente. Qualcosa ci attira verso il basso, nella zona dell'ombelico, e da lì fin nelle nostre profondità. Il corpo chiede attenzione, ci lancia messaggi, a volte S.o.s.
Laura Brugnoli
Durante le mestruazioni il corpo ci chiama da dentro. Vuole che entriamo. Che siamo presenti. Che siamo qui e ora. Il richiamo è potente. Qualcosa ci attira verso il basso, nella zona dell'ombelico, e da lì fin nelle nostre profondità. Il corpo chiede attenzione, ci lancia messaggi, a volte S.o.s.
Mese dopo mese, anno dopo anno, paziente e instancabile, il corpo ci reclama dal mondo per portarci in un viaggio interiore fatto di silenzio, spazio, consapevolezza. Ma quante di noi rispondono alla chiamata? Spesso, all'altro capo del filo non c'è nessuno. C'è solo una grande mente intenta ad arrovellarsi sui suoi problemi, assorta e persa nelle faccende del mondo, assorbita dalla quotidianità, dimentica del corpo e della sua saggezza.
Tanta inconsapevolezza, segno dei nostri tempi
Viviamo dissociate da noi stesse, dai nostri corpi, con l'attenzione sempre rivolta a ciò che c'è fuori. Passano intere giornate senza che troviamo un istante per rivolgere lo sguardo all'interno. Non è una colpa. E' solo il risultato della nostra inconspevolezza, il segno dei tempi che stiamo attraversando. Così noi viviamo. Poi ci stupiamo quando arrivano i crampi mestruali. Che scocciatura, quel mal di pancia.
Ma a volte si trasforma in un dramma. Diventa invalidante, un dolore insostenibile che blocca le nostre vite, ci relega a casa, nel silenzio, nell'ascolto disperato di ciò che sta accadendo là sotto. Strano? Tutt'altro. Il corpo usa ogni mezzo a sua disposizione per riportarci a casa. Non è un tiranno ingiusto, vuole solo il nostro bene.
Il dolore come buon maestro
Se per imparare a sostare in questo attimo dobbiamo soffrire, dolore sia. Questo dolore sarà un buon maestro. Non è una punizione, piuttosto un'occasione. Per trasformare l'inconsapevolezza in presenza. Per portare luce al buio. I crampi mestruali sono un mònito per chi li sperimenta.
- Fermati
- Ascolta
- Entra dentro
- Accogli il ritmo del tuo corpo
- Connettiti al tuo centro
Soffrire durante le mestruazioni non è un obbligo. Accade per lo più quando non stiamo rispettando noi stesse. Sembra un paradosso, ci fa terribilmente arrabbiare, ma i crampi sono un regalo (potenziale) per la nostra vita.
Se ci concediamo una pausa per stare con noi stesse, la tensione si allenta. Il corpo sente il nostro intento, si acquieta. Noi sappiamo come fare, lo abbiamo solo dimenticato.
Accettiamo tutto ciò che c'è
Per le principianti: iniziamo con le coccole, del tempo per noi senza far nulla. Qualcosa di caldo sulla pancia. Teniamo le mani sull'addome. Proviamo a sentirlo da dentro: come pulsano gli organi, la sensazione di vitalità, anche la contrazione del dolore. Accettiamo tutto ciò che c'è. Respiriamo profondamente portando l'attenzione alla pancia.
Massaggiamola con movimenti lenti e circolari, magari con un buon olio e qualche goccia di lavanda. Ritagliamoci dieci minuti di pace. In piedi, sentiamo il corpo dall'interno, concediamo alla mente di vagare libera senza interferire con il nostro sentire l'attimo presente. Siamo pazienti, siamo magnanime con noi stesse. Poi lasciamo che il corpo si muova come desidera. Forse saranno movimenti piccoli. Forse nessuno.
Forse il corpo chiede di accoccolarsi a terra. Non giudichiamo nulla di ciò che accade, permettiamo al corpo di liberarsi dalle tensioni come meglio sa. Stendiamoci con la pancia a contatto con il suolo (meglio se nella natura). Portiamo il respiro giù nell'addome. Espirando, sentiamo che la pancia cede tutte le tensioni alla Mamma Terra, che siamo accolte, sostenute, nutrite. Lasciamo precipitare il dolore – così pesante - al centro della terra.
Nella pancia rimangono solo calore e senso di benessere.