Formaldeide: un rischio nei cosmetici di bassa qualità
Autosufficienza, Autoproduzione e Vita Naturale
Autosufficienza, Autoproduzione e Vita Naturale
Ci sono ingredienti, nel mondo della cosmesi che sono già conosciuti come cancerogeni e pertanto sottoposti a specifiche limitazioni per quel che riguarda le quantità d’inserimento nei prodotti finiti e commercializzati: uno di questi è proprio la formaldeide.
Deborah Lazzaro
Ci sono ingredienti, nel mondo della cosmesi che sono già conosciuti come cancerogeni e pertanto sottoposti a specifiche limitazioni per quel che riguarda le quantità d’inserimento nei prodotti finiti e commercializzati: uno di questi è proprio la formaldeide.
La formaldeide è un composto chimico tossico per l’uomo, utilizzato tuttavia per il suo basso costo rapportato a proprietà anti-batteriche, conservanti e fissative. Oltre alla forma “pura” della sostanza, vi sono ingredienti utilizzati nei cosmetici, che in determinate condizioni di formula o utilizzo, rilasciano formaldeide. Tra questi, i più utilizzati sono:
- 2-Bromo-2-Nitropoane-1,3-Diol (Bronopol)
- Diazolidinyl urea
- Imidazolidinyl urea
- DMDM Hydantoin
- Quaternium-15
- Benzylhemiformal.
Queste sostanze sono chiamate anche “cessori di formaldeide” e non è raro trovarle in smalti, prodotti per capelli ed altre tipologie cosmetiche oltre che in prodotti per l’igiene della casa.
La soglia di utilizzo
La formaldeide non è vietata dai regolamenti europei per la produzione e commercializzazione di cosmetici: è però definita una sua soglia di utilizzo, che seppur all’apparenza bassa (pochi punti percentuali) è comunque un indicatore che dovrebbe farci scegliere consapevolmente di evitare i prodotti che la contengano.
È anche vero però che ci sono dei cosmetici (specialmente di bassa qualità, svenduti presso bancarelle di dubbia provenienza e similari) che sfuggono ai controlli e non rispettano le quantità regolamentate di questa ed altre sostanze tossiche e dannose, come i metalli pesanti.
Il vero problema è l'inalazione
La formaldeide è spesso legata ai composti a base di cheratina (per le unghie ed i capelli): in questo caso il vero problema è l’inalazione della sostanza, liberata nell’aria durante il fissaggio dei capelli con essa trattati durante la messa in piega. La formaldeide in questo caso può risultare irritante e ancor peggio, alla lunga, divenire a tutti gli effetti cancerogena (pensiamo ad esempio a chi per mestiere deve restarne spesso a contatto, come ad esempio i parrucchieri).
Ne vale davvero la pena?
La mia opinione è: ovviamente no! Scegliete consapevolmente i vostri cosmetici e tutto ciò che vi circonda: informatevi presso fonti autorevoli e tenete conto prima di tutto della vostra salute. Si può ricercare la bellezza anche con prodotti più naturali: la nostra salute e quella di chi amiamo, è il nostro bene più prezioso e non è certo da sprecare! A mio avviso non è sufficiente tener conto della soglia rispettata per l’inserimento di questo ingrediente nei cosmetici: l’OMS ha già dichiarato la formaldeide con certezza cancerogena, quindi perché usarla anche se in sola minima parte?
La scelta sta a voi!
LEGGI gli altri post di Deborah Lazzaro sulla cosmesi naturale.