Maharaj Nisargadatta
Il padre di Nisargadatta, Shivrampant, era un assistente domestico ed in seguito agricoltore, con educazione indù. Alla sua morte Maruti - che allora aveva 18 anni - dovette lasciare la famiglia per lavorare a Mumbai come tabaccaio. Nel 1924 sposò Sumatibai da cui ebbe tre figlie ed un figlio.
A 33 anni conobbe il guru Sri Siddharameshwar Maharaj che gli insegnò a concentrarsi sul mantra Brahmasmi ("Sono il Supremo").
Poco dopo Sri Siddharameshwar morì, e nel 1936 Maruti raggiunse il moksha (ovvero la liberazione). Dopo un periodo passato sull'Himalaya ritornò presso la sua famiglia a Bombai (ora Mumbai) dove per il resto della sua vita continuò a fare il tabaccaio (vendendo bidi, cioè sigarette di foglie arrotolate) e dispensando i suoi insegnamenti presso la sua casa. Morì di cancro alla gola nel 1981.