Acque vegetali, per innaffiarci di benessere!
Alimentazione Sana
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Le acque vegetali sono un trend salutistico che viene dagli USA e che ha contagiato anche noi. Si affiancano alle più note acque di cocco e di aloe; ma in questo articolo parleremo delle proprietà e dei benefici delle acque di acero, betulla e cactus.
Giuliana Lomazzi
Le acque vegetali sono un trend salutistico che viene dagli USA e che ha contagiato anche noi.
Si affiancano alle più note acque di cocco e di aloe.
Ma non sempre mantengono le promesse.
I pro e i contro
Queste "nuove" acque estratte dalle piante offrono diverse proprietà e non hanno di solito zuccheri aggiunti; sono però, nella maggior parte dei casi, prodotti piuttosto costosi e di difficile reperibilità sul mercato – alcuni si possono solo acquistare on line.
Inoltre va sottolineato che per quanto riguarda le acque comparse più di recente sul mercato gli studi scientifici sono ancora pochi.
Acque vegetali per la salute
Acero
La linfa, ottenuta da alcune specie di acero, è fluida, chiara e gradevole. Ha molti punti in comune con lo sciroppo, ma non essendo condensata per ebollizione come quest'ultimo risulta meno dolce.
Sullo sciroppo esistono molti studi, ma sulla linfa scarseggiano; va inoltre considerato che tali ricerche possono riguardare il liquido estratto da specie diverse di acero, non necessariamente del tipo che ci accingiamo a consumare. Ma qualche conclusione interessante si può trarre comunque.
Per esempio risultano ben rappresentati vari minerali, come il calcio, il potassio, il fosforo e il ferro; grazie anche alle proprietà idratanti, questa bevanda può quindi rivelarsi utile agli sportivi.
Dato che tra i minerali si trovano anche il manganese e il magnesio, entrambi amici delle ossa, la linfa di acero può aiutare a mantenere una buona struttura ossea.
Secondo uno studio può anche essere utile per ridurre gli effetti dell'ubriacatura.
Il contenuto di saccarosio dell'acqua di acero è abbastanza basso, ma variabile a seconda delle marche, quindi i diabetici devono usare cautela.
Betulla
La linfa trasparente di questo bell'albero delle zone fredde rappresenta da secoli una tradizionale cura di primavera per le popolazioni nordiche.
Di gusto dolciastro (contiene meno dell'1% di zuccheri), viene spillata con il semplice taglio di un ramo grosso, che può dare fino a 4 l di liquido al giorno. Alla fine il foro viene chiuso con un pezzo di legno senza che la pianta ne soffra né debba essere abbattuta.
Disintossicante e depurativa, la linfa di betulla è ottima per eliminare le tossine accumulate nei mesi invernali. Facilita la diuresi e l'eliminazione delle scorie azotate, combatte la cellulite e il sovrappeso.
Aiuta anche a rifornirsi di minerali (tra cui il calcio, il potassio, il ferro e il rame) e di antiossidanti.
Ricarica poi l'organismo di energia – molto utile in primavera! – e lo aiuta ad attenuare i dolori reumatici e articolari grazie alla presenza di sostanze antinfiammatorie.
La linfa di betulla è anche utile per ridurre il colesterolo, e quindi il rischio di malattie cardiovascolari. Per migliori risultati, va bevuta la mattina a digiuno, seguendo le istruzioni dell'erborista.
Il liquido può essere anche impiegato esternamente per eliminare gli arrossamenti cutanei o per sciacqui contro le afte.
Attenzione: deve evitare l'uso di questa bevanda chi soffre di allergia alla betulla e ai salicilati, di insufficienza cardiaca o renale.
Cactus
In questo caso l'estrazione è più complessa e richiede vari passaggi. Si utilizza il frutto spinoso di alcune specie del genere Opuntia, una pianta grassa simile al fico d'India – con cui peraltro è imparentata. Si parte con una spremitura, da cui si ottiene una purea successivamente mescolata con acqua e succo di limone.
Di buon sapore fruttato, l'acqua di cactus ha proprietà antiossidanti che la rendono utile per sostenere le difese immunitarie e prevenire le malattie degenerative, soprattutto quelle legate all'invecchiamento.
Contiene mucillagini che riducono l'acidità gastrica e favoriscono la peristalsi. Antivirale e antinfiammatoria, si rivela poi interessante per la capacità di ridurre l'assimilazione di zuccheri e lipidi – a tutto vantaggio di chi ha problemi di diabete o sovrappeso.
La sua assunzione da parte dei diabetici deve avvenire però sotto controllo medico, perché si possono rischiare crisi ipoglicemiche.
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