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Aneto: proprietà, ricette e come coltivarlo

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Aneto: proprietà, ricette e come coltivarlo

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Aneto: proprietà, ricette e come coltivarlo
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L'aneto è un'erba aromatica dal profumo fresco e delicato, dalle interessanti proprietà; vale davvero la pena inserirlo tra gli aromi della cucina. Come altre ombrellifere, l'aneto agisce soprattutto sull'apparato gastrointestinale. I semi, e in minor misura le foglie, favoriscono la digestione, alleviano le coliche, prevengono le fermentazioni intestinali, le flatulenze e le eruttazioni. Masticati in piccole dosi, i semi deodorano l'alito; trasformati in infuso, calmano il singhiozzo e il vomito nervoso.


Giuliana Lomazzi

L'aneto è un'erba aromatica dal profumo fresco e delicato, dalle interessanti proprietà; vale davvero la pena inserirlo tra gli aromi della cucina.

Antica passione

Parecchie fonti attestano l’uso dell’aneto fin dall’antichità: per esempio nel Talmud, un testo sacro dell’ebraismo, si legge che era sottoposto a una decima, tanto era importante e di uso comune. Quest'erba era usata per gli scopi più svariati, a cominciare dalla cucina.

Conosceva poi impieghi legati alla magia. Si credeva infatti che fosse in grado di conciliare il sonno e contrastare le crisi epilettiche. Nel medioevo era perfino usato per allontanare le streghe e per pronunciare incantesimi.

Ovviamente era utilizzato anche a fini terapeutici, soprattutto per i disturbi gastrointestinali. Lo usavano gli egizi (viene infatti citato nel papiro di Ebers), i greci e i romani. I gladiatori ne mangiavano molto, convinti che accrescesse la forza fisica.

E lo usavano anche al Nord. L'erborista inglese Nicholas Culpeper, vissuto nel XVIII secolo, ne parlò così: “L’aneto bollito nel vino ferma il singhiozzo […] ed è usato nelle medicine utili per espellere i gas intestinali e i dolori che ne derivano”.

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L'aneto: un'erba da scoprire

Poco diffuso in Italia, l'aneto ha foglioline verdi ed esili simili a quelle del finocchio selvatico; del resto, le due piante appartengono alla stessa famiglia, quella delle ombrellifere (che comprende anche carote, cumino, coriandolo ecc.).

L'aroma e il gusto sono però più intensi rispetto a quelli del finocchietto. Dell'aneto si usano anche i semi, che sono particolarmente aromatici.

Quest'erba è tipica di varie cucine del Vicino e Medio Oriente (in India se ne usa in realtà una specie diversa), dell'Europa centrosettentrionale e orientale. Minestre, patate, legumi, olio e aceto si avvalgono del suo gradevole aroma, che entra pure nella preparazione di un pane greco.

È anche molto usato in Europa per preparare verdure fermentate, in particolare i cetriolini agrodolci – perciò molti di noi hanno probabilmente assaggiato quest'erba, pur senza saperlo.

È giunto quindi il momento di scoprire l'aneto, fresco o secco; è delizioso su tutti i cibi già elencati, ma anche su tanti ortaggi, come zucchine, cavoli, peperoni, fagiolini, cetrioli. Da provare anche con formaggi veg, yogurt e panna vegetali. L'importante è aggiungere l'erba a fine cottura, altrimenti si rischia di disperderne l'aroma. I semi possono essere macinati sui cibi.

Coltivare l'aneto

Poiché non è facile trovare quest'erba fresca, può essere una buona idea coltivarla: è anche abbastanza ornamentale. Si può seminare nell'orto o in un vaso sul balcone; in questo caso, va però utilizzato un recipiente abbastanza capiente perché la pianta può arrivare al metro di altezza.

Bisogna esporre l’aneto al sole e tenerlo al riparo dal vento. La raccolta può iniziare un paio di mesi dopo la semina. La pianta è annuale, perciò in autunno vale la pena raccogliere tutti i rami e fare seccare le foglie per l'inverno.

Le proprietà dell'aneto

Come altre ombrellifere, l'aneto agisce soprattutto sull'apparato gastrointestinale.

I semi, e in minor misura le foglie, favoriscono la digestione, alleviano le coliche, prevengono le fermentazioni intestinali, le flatulenze e le eruttazioni. Masticati in piccole dosi, i semi deodorano l'alito; trasformati in infuso, calmano il singhiozzo e il vomito nervoso.

Salvo casi di ipersensibilità individuale, non ci sono controindicazioni nell'uso dell'aneto come erba aromatica o sotto forma di infusi, ma bisogna fare attenzione a non eccedere perché dosi elevate causano tossicità.

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La ricetta con l'aneto: tagliatelle profumate di zucchine

  • 2-3 zucchine freschissime
  • il succo e la scorza grattugiata di ½ limone
  • qualche rametto di aneto fresco
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 manciata di nocciole
  • sale marino integrale,
  • olio extravergine

Lava e asciuga le zucchine, quindi spuntale e tagliale a fettine sottilissime. Mettile in una ciotola con il succo di limone, il sale, l'aneto spezzettato e l'aglio tritato finissimo. Condisci con l'olio e rimesta bene. Fai riposare per una mezzoretta, infine cospargi di nocciole spezzettate e servi.

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Giuliana Lomazzi
Giuliana Lomazzi è nata a Busto Arsizio (VA) e da qualche anno vive a Trieste. Laureata in Lingue e Letterature straniere moderne presso... Leggi la biografia
Giuliana Lomazzi è nata a Busto Arsizio (VA) e da qualche anno vive a Trieste. Laureata in Lingue e Letterature straniere moderne presso l'Università di Milano, dopo un'esperienza di insegnamento nelle scuole superiori, ha iniziato nel 1990 a lavorare nell'editoria, prima come traduttrice e poi come autrice e giornalista.I suoi interessi... Leggi la biografia

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