Autismo e alimentazione in gravidanza
Alimentazione Sana
Alimentazione Sana
La dieta materna è di vitale importanza per una serena programmazione fetale. Eppure a tutt’oggi, il pesce e altri prodotti animali, fonti abbondanti di pericolosi xenobiotici, sono caldamente consigliati alle gestanti e alle puerpere, pur essendo ormai noto che il latte materno sia tra le vie di escrezione di xenobiotici. Inoltre, i fitofarmaci (mutageni, interferenti endocrini, persistenti nell’ambiente) hanno la capacità di bioaccumulo nei tessuti adiposi dell’uomo (e il latte materno contiene grasso!) e degli animali di cui ci si ciba.
Redazione Scienza e Conoscenza
Possono esistere correlazioni fra l'aumento dell'autismo nei bambini e l'alimentazione in gravidanza e l'allattamento? Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Sabina Bietolini su Scienza e conoscenza n. 61.
La dieta materna è di vitale importanza per una serena programmazione fetale e la gravidanza.
Eppure a tutt’oggi, il pesce e altri prodotti animali, fonti abbondanti di pericolosi xenobiotici, sono caldamente consigliati alle gestanti e alle puerpere, pur essendo ormai noto che il latte materno sia tra le vie di escrezione di xenobiotici. Inoltre, i fitofarmaci (mutageni, interferenti endocrini, persistenti nell’ambiente) hanno la capacità di bioaccumulo nei tessuti adiposi dell’uomo (e il latte materno contiene grasso!) e degli animali di cui ci si ciba.
Analogamente, convincenti raccomandazioni andrebbero rivolte alla scelta di acqua e alimenti di origine vegetale, in virtù delle possibili contaminazioni: secondo dati ufficiali, in Italia l’1,2% della frutta e della verdura presenta residui di antiparassitari superiori ai limiti di legge, mentre il rapporto del 2008 dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha evidenziato che nel nostro Paese il 57,3% delle acque superficiali contiene tracce di antiparassitari, con valori, nel 36,6% dei casi, eccedenti i limiti posti per l’acqua adatta al consumo umano.
Particolare attenzione va poi rivolta ad arsenico, piombo, cadmio, mercurio, assunti attraverso la dieta. Tali metalli sono presenti in molluschi, pesci, crostacei e, per quanto riguarda l’arsenico, anche nel riso, latte e acqua.
L’arsenico risulta avere bioattività diverse, tali che lo si può ergere a potente inibitore enzimatico, da cui consegue un aumento dello stress ossidativo a livello cellulare. Mercurio e piombo sono invece imputati di attività neurotossica, particolarmente nelle fasi del neurosviluppo, che non si concludono nella gravidanza, ma continuano dopo la nascita, per numerosi mesi. Analogo effetto è attribuito alle diossine, anch’esse abbondantemente presenti sulla tavola in quanto la loro persistenza e la loro capacità di accumulo nella catena alimentare, in particolare nel grasso animale, le rende onnipresenti nella dieta che includa prodotti di origine animale.
E tornando ai pesticidi, il loro ruolo nelle patologie ASD è ulteriormente svelato da uno studio condotto negli USA: la curva di aumento di casi di autismo nei bambini di 6 anni è pericolosamente sovrapponibile ai crescenti quantitativi di glifosato impiegati nelle colture di grano, soia e mais.
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