Castagne: bontà e proprietà in un piccolo frutto
Alimentazione Sana
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Con ottobre si entra nel pieno della stagione delle castagne, dolcissimi e benefici frutti molto apprezzati, ma da mangiare con moderazione! Le castagne sono frutti ricchi di amidi, non particolarmente indicate per i diabetici ma prive di glutine, ottime quindi per i celiaci. Grazie alla presenza di vari minerali, tra cui zolfo, magnesio, calcio, ferro, potassio e fosforo, le castagne hanno proprietà rimineralizzanti.
Giuliana Lomazzi
Con ottobre si entra nel pieno della stagione delle castagne, dolcissimi e benefici frutti molto apprezzati, ma da mangiare con moderazione!
È autunno. Gli alberi cominciano a spogliarsi e, nei boschi montani, tra le foglie secche occhieggiano i primi ricci.
Chi ha la fortuna di frequentare questi luoghi, deve solo chinarsi per raccogliere i lucidi frutti che spuntano tra le spine. Gli altri, dovranno accontentarsi di acquistarli in negozio, a dispetto del prezzo non proprio concorrenziale.
E pensare che le castagne erano “il pane dei poveri”, almeno fino agli '50, e hanno sfamato generazioni di montanari.
Certo, i tempi cambiano, oggi abbiamo molti cibi tra cui scegliere. Ma le castagne piacciono sempre, soprattutto se cotte in una padella di ferro su un fuoco scoppiettante!
Castagne e marroni
Diffusi su Alpi e Appennini, un tempo questi frutti avevano molte varietà, oggi molto ridotte a causa da una parte di una diminuzione dei consumi, dall'altra da una malattia che interessa i castagni (parziale causa dei prezzi alti). I frutti maggiormente diffusi attualmente sono degli ibridi europei e giapponesi, di grossa pezzatura.
Per fortuna le cultivar locali non sono scomparse e molte vantano il marchio IGP o DOP: per esempio la Garrone, dal Piemonte; la castagna del Monte Amiata, la Pistoiese o quella di Montello (utilizzata soprattutto per l'essiccazione).
Tra i marroni spiccano quelli del Mugello, di Caprese Michelangelo, di Susa e così via.
Qual è la differenza tra marroni e castagne?
Le dimensioni sono indicative, ma anche la pellicola, che nel marrone si stacca meglio, dato che non penetra nel frutto; inoltre la polpa di quest'ultimo è più dolce.
Che scegliate l'uno o l'altra, l'importante è acquistare frutti dal guscio liscio e lucido, ovviamente senza forellini (segno della presenza del baco)!
Dentro la castagna
Ci occuperemo ora non tanto del baco, ma del valore nutrizionale di questo frutto caratterizzato da una notevole ricchezza di amidi. Non va quindi consumato come una mela o una pera, ma sostanzialmente come una patata o un piatto di pasta.
Dopo la cottura, questi amidi si svolgono in zuccheri semplici, come mostra il buon sapore dolce che distingue le castagne. Questa caratteristica ne fa degli alimenti inadatti per i diabetici e per chi è in sovrappeso, mentre l'assenza di glutine li rende adeguati per i celiaci.
Grazie alla presenza di vari minerali, tra cui zolfo, magnesio, calcio, ferro, potassio e fosforo, le castagne hanno proprietà rimineralizzanti.
Sono poi energetiche, quindi utili contro la stanchezza fisica o mentale. Contengono pure alcune vitamine del gruppo B, pochi lipidi e proteine.
La digeribilità è buona se le castagne sono ben cotte, soprattutto se lessate. E se non vengono consumate in grande proporzione.
Alcune curiosità sulle castagne
- Anche i romani apprezzavano le castagne. Apicio, per esempio, le cuoceva con spezie, miele e aceto.
- Con la farina di castagne si prepara una birra artigianale, dolce e dal retrogusto amarognolo.
- Nel '700 ai marrons glacés veniva attribuito un significato sessuale e ai marroni proprietà afrodisiache.
- In alcune sagre paesane si possono ancora gustare le buone castagne affumicate.
La ricetta - Zuppa di castagne e ceci
Ingredienti:
- 200 g di castagne secche
- 200 g di ceci
- 1 rametto di rosmarino
- 1 foglia di alloro
- 2 coste di sedano
- 2 spicchi di aglio
- brodo vegetale
- olio extravergine
- sale e peperoncino
Ammolla separatamente castagne e ceci. Cuoci entrambi in pentola a pressione con l'alloro e uno spicchio di aglio.
Intanto trita finemente il secondo spicchio insieme al rosmarino e al sedano. Mettili in una padella con poco olio e acqua e falli insaporire a fuoco dolce, rimestando spesso.
Quando i ceci e le castagne sono cotti salali e frullali grossolanamente a immersione, aggiungendo il brodo necessario per avere una zuppa cremosa ma non densa.
Unisci il soffritto e il peperoncino. Fai insaporire a fuoco medio per qualche minuto, spegni e condisci con un filo di olio.
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