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Ciliegie: rosse, buone e salutari

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Ciliegie: rosse, buone e salutari

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Ciliegie: rosse, buone e salutari
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Chi non conosce le ciliegie, che ora sono nel pieno della stagione? E chi sa resistere a questi rossi frutti della passione? Ma non conviene resistere, date le numerose proprietà!


Giuliana Lomazzi

All'inizio della primavera, il ciliegio ha stimolato il nostro animo poetico con i suoi fiori rosati; a maggio ha attirato la nostra attenzione con i tondi frutti, che ormai da un paio di mesi rosseggiano sui banchi dei fruttivendoli. Ci terranno compagnia fino alla fine di luglio. Nel frattempo, ci indurranno più volte in tentazione, persuadendoci a rientrare a casa con il nostro bel cestino, nonostante il prezzo non proprio basso – dettato principalmente dalla loro deperibilità.

Ciliegie: rosse e gialle, morbide e croccanti

Anche se per lo più ci lasciamo attrarre dai frutti rossi, le ciliegie si declinano in tanti tipi: ce ne sono di rosate e gialline, di nerastre e di bianche; alcune hanno perfino la forma di cuore.

La polpa può essere soda o tenera; nel primo caso si parla di ciliegie duracine, o duroni (fra cui il pregiatissimo durone di Vignola, color rosso carico); nel secondo caso si parla di tenerine, frutti dolcissimi.

In Italia ci sono circa 150 varietà di ciliegie; tra le più diffuse è la pugliese Ferrovia, bella rossa, grande e cuoriforme, con polpa soda e dolce, ideale per il consumo a fresco. Più versatile il durone dell'Anella (tipico del Bolognese), rosso e saporitissimo, adatto anche per canditi e conserve sotto spirito. Meno note, ma altrettanto buone, sono la Bella di Pistoia, che ben si adatta alla preparazione di crostate; la scura e piccola Emiliana, che regala dolcezza alle confetture; la trentina Bell'Italia, che si usa negli strudel o per conserve sotto spirito.

Appartengono alla schiera dei frutti “pallidi” il Graffione piemontese, cuoriforme e giallo chiaro, la campana Del Monte, gialla e sempre cuoriforme, con un caratteristico gusto acidulo che la sposa bene con le insalate miste.

L'ideale è proprio consumare le ciliegie al naturale, meglio se a colazione, negli spuntini o, se i frutti si prestano perché più aciduli, all'inizio del pasto. Le proprietà di questi frutti sono infatti tante e il consumo a crudo permette di sfruttarle al meglio.

Piccoli frutti, grandi proprietà

Ricche di zuccheri semplici ma non troppo caloriche, le ciliegie sono concesse perfino ai diabetici e agli obesi, seppure con moderazione.

Il loro principale punto di forza sono gli antiossidanti, in particolare polifenoli e antocianine. Ci sono poi i minerali (potassio, magnesio, ferro, zinco, zolfo) e vitamine come il betacarotene e la C. Nel complesso, questi frutti si rivelano così antiossidanti, antinfiammatori, rimineralizzanti e tonici.

Antiossidanti: preziosi alleati del benessere

 

Depurative e disintossicanti, le ciliegie contribuiscono a drenare il fegato e il sangue. Sono inoltre ben digeribili, lievemente lassative e nemiche delle fermentazioni intestinali.

Per uso esterno, i frutti schiacciati e applicati sul viso, sul collo o sulle mani tonificano ed elasticizzano i tessuti.

I noccioli lavati e seccati al sole servono a realizzare i cuscini che, nelle aree alpine, sono tradizionalmente usati per contrastare i reumatismi, sfruttando i benefici del calore secco. Dopo averli scaldati leggermente in forno a bassa temperatura, si applicano sulla parte dolorante.

Una ricetta dalla Spagna: il gazpacho di ciliegie

Insolito, ma squisito e rinfrescante. Vale la pena assaggiarlo!

Ingredienti

500 g di pomodori
300 g di duroni
1 spicchio di aglio
1 cipollotto
1-2 peperoncini verdi
1 pizzico di cumino pestato
2 cucchiai di aceto balsamico
3 cucchiai di olio extravergine
sale

Preparazione

Lava pomodori, ciliegie e peperoncini, quindi togli il nocciolo delle seconde e i semini dei terzi. Fai tutto a pezzi e metti nel frullatore con il cipollotto e l'aglio. Unisci il cumino, l'aceto, l'olio, il sale e circa 100 ml di acqua (a seconda della densità desiderata). Frulla finché tutti gli ingredienti non sono belli lisci. Lascia il gazpacho al fresco per un'oretta prima di servirlo.


Giuliana Lomazzi
Giuliana Lomazzi è nata a Busto Arsizio (VA) e da qualche anno vive a Trieste. Laureata in Lingue e Letterature straniere moderne presso... Leggi la biografia
Giuliana Lomazzi è nata a Busto Arsizio (VA) e da qualche anno vive a Trieste. Laureata in Lingue e Letterature straniere moderne presso l'Università di Milano, dopo un'esperienza di insegnamento nelle scuole superiori, ha iniziato nel 1990 a lavorare nell'editoria, prima come traduttrice e poi come autrice e giornalista.I suoi interessi... Leggi la biografia

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