Intolleranza al lattosio. Intervista alla Dr. Maria Sole Facioni
Alimentazione Sana
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Intolleranza al lattosio. Ormai sempre più diffusa, sia con sintomi leggeri che in maniera più aggressiva. Ne abbiamo parlato con la Dr.ssa Maria Sole Facioni, biologa e presidente dell'associazione AILI. Maria Sole Facioni sarà presente anche all'evento Le Alternative Vegetali, organizzato da Wikonsumer.org, che si terrà a Bari il 5 maggio 2018.
Redazione WiKonsumer
1) Dr.ssa Facioni, AILI è all'avanguardia nella ricerca di alimenti senza lattosio. Come si svolge la vostra attività?
Associazione Italiana Latto-Iintolleranti ONLUS (AILI) è l'Associazione nazionale di riferimento per la categoria degli intolleranti al lattosio.
AILI nasce a Lucca cinque anni fa dalla mia esperienza personale ed ha acquisito oggi un valore istituzionale. L’Associazione tutela la salute di queste persone e compie una capillare azione informativa sul territorio nazionale.
Ha altresì l’obiettivo di far crescere l’attenzione sociale, sensibilizzando e diffondendo la conoscenza della suddetta intolleranza, a partire dalle informazioni basilari come sintomi e test di diagnosi corretti da effettuare sino ad arrivare alla dieta adeguata da seguire tra le mura domestiche e fuori casa.
2) Qual è il trend di consumo di alimenti senza lattosio?
Negli ultimi due anni il consumo dei prodotti senza lattosio è in forte crescita. Il mercato dei prodotti “senza” ha sfiorato nel 2016 i tre milioni di euro di vendite, in crescita rispetto al 2015: +1.2%.
All’interno di questo settore, gli alimenti senza lattosio rappresentano la parte più dinamica, che sempre nel 2016 hanno visto un aumento del 13.6% rispetto all’anno precedente. (fonte: GS1 Italy - Nielsen)
Questo trend segue l’andamento delle diagnosi che fortunatamente stanno aumentando, grazie anche al nostro lavoro.
3) A chi consiglierebbe una dieta senza lattosio? E quali consigli darebbe a chi vuole iniziare magari dai latti vegetali?
La dieta senza lattosio è sicuramente la “terapia” da seguire per una persona che ha appena avuto la diagnosi di intolleranza a questo zucchero. Fare la diagnosi è importante per escludere dalla dieta in modo totale o parziale le fonti di lattosio.
Inoltre, una dieta senza lattosio può contribuire a migliorare il benessere di tutti quei soggetti che presentano difficoltà nel digerire il latte e/o i suoi derivati o che presentano una momentanea alterazione del microbiota intestinale.
A tal proposito, la bevanda vegetale rappresenta un’ottima alternativa. Il primo consiglio è quello di testare più bevande vegetali di gusto differente in modo da trovare quella più adatta alle proprie esigenze nutrizionali e quella di gusto più gradevole al proprio palato.
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4) Di cosa parlerà all'evento di Wikonsumer del 5 maggio prossimo?
Il mio intervento inizierà con una piccola introduzione sull’intolleranza al lattosio e sull’Associazione AILI. Successivamente dedicherò un focus al nuovo progetto Marchio Lfree, la prima certificazione internazionale del mondo del senza lattosio. Lfree è nato poco più di un anno fa e ad oggi conta già i primi prodotti certificati tra cui il Gorgonzola Igor. Il Marchio Lfree è stato realizzato in tre varianti: azzurro per i prodotti senza lattosio “Lactose free”, verde per i prodotti senza lattosio, latte e derivati “Lactose&Milk free” e l’ultima dedicata ai prodotti lattiero-caseari naturalmente senza lattosio “Naturally lactose free”.
Il comune denominatore è l’assenza di lattosio con un contenuto residuo inferiore a 0.01% (ben 10 volte sotto il valore stabilito dal Ministero della Salute), che si aggiunge alla verifica dell’assenza delle proteine del latte nella variante verde “Lactose&Milk free” dedicata anche ai prodotti vegetali.
L’innovatività di questo progetto non risiede solo nell’aver sviluppato un marchio grafico, ma anche nell’aver elaborato e redatto per la prima volta un Disciplinare ad alto valore tecnologico che correda il Marchio Lfree.
Congiuntamente al Marchio Lfree, è nato il progetto “Senza Lattosio Fuori Casa” ovvero poter mangiare in locali (tra cui ristoranti, pizzerie, hotel, gelaterie, laboratori artigianali) che sono stati formati/informati sul mondo del senza lattosio e offrono una selezione di prodotti “senza” controllati ed idonei alle esigenze alimentari degli intolleranti al lattosio.
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