Le alghe rosse, alleate del benessere
Alimentazione Sana
Alimentazione Sana
Dette anche Rodofite, queste alghe comprendono numerose specie che vivono in acque dolci e salmastre. Si rendono utili in vari modi: gustose a tavola, sono ricche di nutrienti e hanno anche applicazioni cosmetiche. Scopriamole insieme in questo articolo.
Giuliana Lomazzi
Molto consumate in Estremo Oriente, dove sono anche ampiamente coltivate, queste alghe devono il colore rosso-violaceo a pigmenti rossastri (le ficoeritrine). Contengono polisaccaridi e composti solforati.
Vengono sfruttate pure come trattamento coadiuvante per la cellulite e l’obesità, e in campo cosmetico per la cura della psoriasi e dell’eczema. Ma sono note anche applicazioni in campo industriale. Scopriamo ora insieme tre noti rappresentanti delle rodofite: nori, dulse e muschio d’Irlanda.
ATTENZIONE: le alghe vanno considerate come integratori, da usare con moderazione (vedere dosaggi indicati in confezione). Hanno anche controindicazioni (malattie autoimmuni, immunodeficienza, tiroiditi).
Le alghe in cucina: proprietà e benefici
Nori (Porphyra tenera)
Per secoli, ha rappresentato una fonte di nutrimento per molte popolazioni costiere, tra cui hawaiani, neozelandesi, alascani, cinesi, giapponesi e coreani. In Estremo Oriente, le coltivazioni iniziarono già nel XVI secolo. Il forte apprezzamento per la nori è dovuto all’incredibile ricchezza di nutrienti.
Queste alghe contengono infatti proteine di buon valore biologico (25-40%) e sono uno straordinario concentrato di vitamine, antiossidanti e minerali. Sotto il profilo vitaminico ricordiamo la A e la C, entrambi antiossidanti (la seconda ha un elevato tenore ma va parzialmente persa con l’essiccazione); la B3 e l’acido folico. Non manca nemmeno la B12, che secondo molti studi è ben assorbibile: un’ottima notizia per vegetariani e vegani! Fra i minerali spiccano ferro, magnesio, calcio e potassio, a fronte di un contenuto ridotto di sodio (interessante per gli ipertesi).
Le nori contengono anche betaina e taurina, utili per prevenire le malattie cardiovascolari. Hanno poi gli omega 3 e ben il 25% di fibre, che aiutano a regolare l’intestino. Nel complesso queste alghe sono ben digeribili, antistress, lassative e antinfiammatorie; aiutano a contrastare sovrappeso e obesità, favoriscono l'attività epatica, combattono la malnutrizione. E sono buone.
Vantano infatti un sapore delicato che incontra il gusto un po' di tutti. Inoltre sono facili da usare: non richiedono ammollo, possono essere tagliate a strisce e inumidite, quindi aggiunte alle insalate; oppure tostate e sbriciolate sui cibi. Sono pure usate per fare il sushi.
Dulse (Rodymenia palmata)
Molto diffusa nell’Atlantico settentrionale, quest’alga è consumata fin dall’antichità sulle coste di Bretagna, Inghilterra, Galles e Irlanda. Le morbide foglioline vengono raccolte manualmente, essiccate e messe in vendita.
Contiene un gran numero di minerali, tra cui il ferro, il calcio, lo zinco, il magnesio, il potassio e il rame. Anche come vitamine non scherza: carotenoidi (antiossidanti e protettivi della vista), vitamine del gruppo B e la E, anche questa antiossidante. Disintossicante e antinfiammatoria, la dulse è energetica. Combatte lo stress, la stanchezza e l’anemia, regola la pressione arteriosa e protegge ossa, articolazioni e tessuti.
Ha un gusto intenso e piccantino che si sposa bene con i cereali e le zuppe, soprattutto contenenti cipolle. La dulse in fiocchi si aggiunge direttamente a minestre e insalate; può anche essere marinata con olio e limone.
Insalata pressata con alga dulse e nocciole
Muschio d’Irlanda (Chondrus crispus)
Detto anche condro crispo, viene sfruttato industrialmente per la produzione di una gelatina usata anche in campo alimentare e farmaceutico e che si ottiene facendo bollire a lungo l'alga precedentemente lavata e seccata.
Il muschio d’Irlanda contiene mucillagini con una doppia azione intestinale: da una parte idratano le feci, contrastando la stitichezza; dall’altra, assorbono l’acqua in eccesso in caso di diarrea e rendono le feci più consistenti. Tonico, depurativo e chelante (aiuta a eliminare i metalli pesanti), il muschio regola la pressione arteriosa e il colesterolo ematico.
In cucina si usa come addensante di zuppe e salse; il suo potere gelificante è comunque inferiore a quello dall’agar-agar e varia in base ad alcuni fattori, come la provenienza e il periodo di raccolta.
La ricetta – Barchette di patate alla dulse
- 8 patate piccole
- 1 cipolla bianca
- 2 cucchiai di alga dulse in fiocchi
- 1 cucchiaio di olio extravergine
- 2 cucchiai di burro di cocco
- sale
Lava le patate senza sbucciarle. Cuocile per 15 minuti in poca acqua leggermente salata e prelevale con una schiumarola. Quando sono tiepide incidile trasversalmente in superficie praticando dei tagli non troppo profondi.
Ungi leggermente una teglia con olio e acqua; con il resto dell’emulsione spennella bene le patate. Mettile nel recipiente di cottura con la parte tagliata verso l'alto e infornale a 190° finché non saranno morbide dentro e croccanti in superficie.
Intanto sbuccia la cipolla e tritala finemente. Falla appassire in un tegame con il burro di cocco e un pizzico di sale. Quando è morbida unisci le alghe e fai cuocere ancora per qualche minuto.
Togli le patate dal forno, cospargile con questo composto, facendolo penetrare anche nei tagli, e servile.