Melanzane, bontà e benessere in viola
Alimentazione Sana
Alimentazione Sana
Questi ortaggi viola sono grandi protagonisti dei mesi estivi. Se cucinati adeguatamente, sono davvero squisiti e permettono di usufruire di tanti benefici.
Giuliana Lomazzi
Chi non conosce le melanzane? Ovali, tonde o allungate, hanno la buccia lucida viola intenso, quasi nera o violetta o striata (perfino bianca e rosata in Estremo Oriente, zona di cui sono originarie).
Botanicamente parlando, abbiamo a che fare con delle bacche – certo ben più carnose e voluminose di un mirtillo rosso!
Grandi protagoniste della cucina mediterranea, le melanzane hanno un sapore lievemente piccante e amarognolo, ma ricco e cremoso. Proprio per attenuare il gusto amaro, tradizionalmente vengono messe sotto sale prima della cottura, ma le varietà moderne sono per così dire più dolci e normalmente, tranne per il tipo allungato, non richiedono questa salatura; per altro, queste sostanze amare hanno dei benefici, per cui non conviene eliminarle del tutto. È sbagliato anche togliere di regola la buccia, come vedremo tra poco.
Versatili melanzane
Ci sono tantissimi modi per cuocerle. Si possono farcire con funghi, salsa di pomodoro o formaggio vegan. Si possono grigliare o marinare, stufare da sole o con altri ortaggi (come nella caponata o nella ratatouille), perfino mangiare nella zuppa - una ricetta tipica lucana - o cucinare con cioccolato, noci e uvetta - ricetta calabrese -. Sono squisite arrosto e ridotte in crema, oppure cotte intere al vapore, fatte raffreddare sotto un peso e servite in insalata.
Il punto dolente è la consistenza spugnosa della polpa, che assorbe molto olio, cosa che dal punto di vista della salute non è certo positiva. Conviene piuttosto stufarle con poco olio e acqua, ma con molti aromi. Se affettate, possono essere infarinate, disposte su una teglia spennellata di olio e infornate. Potete anche cuocerle intere in forno. Se decidete di tagliarle a fette e grigliarle, fate attenzione a non farle colorire troppo: non è mai benefico mangiare cibi bruciacchiati!
Il benessere nella bacca
Ipocaloriche, povere di grassi e zuccheri, le melanzane contengono però un bel po’ di fibre, rivelandosi così leggermente lassative e buone alleate della flora intestinale; non solo: favoriscono la digestione e la sazietà e aiutano a tenere sotto controllo gli zuccheri nel sangue.
Inoltre, insieme alle sostanze amare di cui abbiamo parlato, e che stimolano la produzione di bile, le fibre aiutano a ridurre il colesterolo. Pure sotto la buccia ci sono composti anticolesterolo, insieme ad antiossidanti, che si trovano comunque anche nella polpa. Secondo uno studio della Cornell University, pubblicato nel 2010 e dedicato al contenuto di antiossidanti nei vegetali, le melanzane sono tra gli ortaggi più ricchi, subito dopo le barbabietole e i peperoni rossi.
Da non dimenticare poi la presenza di potassio, importante per la contrazione dei muscoli (anche quello del cuore) e per la regolazione della pressione.
Antinfiammatorie e stimolanti del fegato, le melanzane sono ricche di acqua; come tali facilitano la diuresi e si rivelano depurative.
Sformato di melanzane e patate: la ricetta
Ingredineti per 4
- 800 g di melanzane
- 1 spicchio di aglio
- 1 cipolla
- 1 rametto di rosmarino
- 600 g di patate
- 600 g di pomodori da sugo
- 3-4 cucchiai di olio extravergine
- sale e peperoncino
Prima di tutto prepara una bella salsa. Sbollenta e sbuccia i pomodori, tagliati a cubetti e mettili in una casseruola con poco sale, il peperoncino, un trito fine preparato con aglio, cipolla e rosmarino. Fai cuocere per 15 minuti a fuoco dolce.
Intanto lava le melanzane, privale del picciolo e tagliale per il lungo a fette non troppo sottili. Sbuccia le patate, lavale e affettale sottili. Cuocile su una piastra elettrica, rigirandole spesso; devono essere morbide ma non bruciate. Salale leggermente.
Rivesti una teglia con carta da forno; disponi a strati le melanzane, le patate e la salsa. Inforna a 180° per 20 minuti circa.
Servi lo sformato caldo o tiepido, condito con l’olio.