Patate, bontà e benessere… alla faccia della solanina!
Alimentazione Sana
Alimentazione Sana
Le patate sono buone e hanno tanti benefici, ma anche degli inconvenienti di cui tener conto. Sono tuttavia problemi di facile soluzione che non creano reali rischi.
Giuliana Lomazzi
Questi tuberi arrivati dall'America dopo il XVI secolo incontrarono subito opposizioni tra la gente: appartenendo alla stessa famiglia del tabacco, e contenendo solanina, erano forse velenosi? Ci vollero due secoli per convincere gli europei che non era così e, complici alcune carestie, le patate divennero infine un alimento di base per molte nazioni (e forse sono consumate anche troppo attualmente!).
Tuttavia, ancora oggi molti si interrogano sul pericolo che possono rappresentare. In realtà le patate non sono pericolose, ma bisogna mangiarle con cognizione di causa.
Tanti nutrienti
Pur essendo sazianti, le patate non sono troppo caloriche, grazie anche al fatto che hanno un alto tenore di acqua (80%). Ovviamente ci sono poi gli amidi (circa 16 g, un po' meno in quelle novelle), un po' di grassi e di proteine, per altro complete.
Interessante il contenuto di vitamine (soprattutto la A e quelle del gruppo B, folati compresi) e di sali minerali – in particolare potassio e zinco.
I nostri tuberi favoriscono la digestione, proteggono la mucosa gastrica e, grazie alla ricchezza di fibre, contribuiscono ad ammorbidire le feci, che vengono così espulse più facilmente, senza rischiare la formazione di emorroidi.
Gli inconvenienti delle patete
Per la massiccia presenza di carboidrati, le patate sono assimilabili al pane e alla pasta piuttosto che alla verdura: non possono quindi sostituire gli ortaggi e non vanno consumate con i cereali: sconsigliabile, per esempio, mangiarle con la pizza o in un panino, oppure consumarne una bella porzione, magari dopo un piatto di pasta, ed essere convinti di aver mangiato verdura!
Inoltre le patate hanno un indice glicemico alto. A questo, però, si rimedia facilmente. Basta lessarle e farle raffreddare spruzzate di aceto; dopo di che potremo anche riscaldarle, ma l'indice glicemico a quel punto resterà contenuto. È poi importante associare le patate a tante verdure, così da ridurre ulteriormente tale indice.
L'altro problema è la solanina, una sostanza tossica che la pianta utilizza per difendersi da funghi e parassiti. La solanina è contenuta soprattutto nella buccia, nelle gemme e nelle parti verdi. Basta quindi eliminare queste parti per ridurne nettamente la presenza.
Se una piccola parte viene ingerita, poco male: per l'80% viene poi eliminata dall'organismo, e quella che resta è insufficiente per creare problemi. Va infatti considerato che la dose letale è elevata, ci vorrebbero chili di patate con la solanina per raggiungerla; per esempio per fare stare male una persona di 65 kg ci vogliono 195 mg di solanina. Raramente si ha notizia di qualche brutto mal di pancia per il consumo di patate, mentre non sono noti casi di decesso da solanina.
Bisogna però avere l'accortezza non solo di sbucciare bene i tuberi e di eliminare le gemme e le parti verde scavando a fondo, ma anche di gettare senza pietà gli esemplari vecchi, avvizziti e troppo verdi. Bisogna poi evitare il consumo di patate molto piccole e immature. In parte rientrano in questa categoria le patate novelle, che arrivano sul mercato sempre più presto. Se molto piccole e verdastre meglio evitarle; in ogni caso, è bene non eccedere con queste primizie.
Versatilità in cucina
Pochi alimenti sono tanto versatili, utilizzabili tanto in piatti dolci quanto in piatti salati: purè, gnocchi, crocchette, insalate, torte… L'importante è non abusare di patate fritte, sia per la questione del fritto in sé sia per la formazione di acrilammide, una sostanza ritenuta cancerogena. Meglio propendere per la cottura in forno, al vapore o in acqua bollente.
Infine, un appunto relativamente alla stagione. Le patate si trovano tutto l'anno sul mercato, ma non è un buon motivo per mangiarle sempre; meglio interromperle per un paio di mesi in primavera, così da applicare quella sana varietà e alternanza che dovrebbe caratterizzare ogni buona dieta.