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Pesche, 10 motivi per non farsele mancare

Alimentazione Sana

Pesche, 10 motivi per non farsele mancare

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Pesche, 10 motivi per non farsele mancare
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Succose, dolci e profumate, questi frutti dell’estate soddisfano il palato, sono amiche del benessere e della bellezza.


Giuliana Lomazzi

Per fortuna, sul mercato ci sono ancora pesche buone, dolci e profumate al punto giusto. Perché sarebbe un peccato rinunciare a questi frutti tanto utili. Molte vecchie cultivar sono ormai una rarità; ma qualcuna, come la piccola e schiacciata Tabacchiera, sono ritornate in negozio.

Comunque tra pesche gialle e bianche l’assortimento non manca.

Acquistare le pesche

Questi frutti sono particolarmente deperibili, perciò a volte vengono immessi sul mercato ancora acerbi. Ma così faticano a maturare e comunque non riescono ad acquisire sapori e profumi. Meglio acquistare esemplari abbastanza maturi e profumati, in quantità limitate per non rischiare di vederli andare a male, e conservarli in frigorifero.

Le pesche possono essere a pasta bianca o gialla. La buccia può essere liscia (si parla allora di noci o nettarine) o vellutata, rossa, rosata o gialla. La scelta dipende ovviamente dai gusti personali, ma è utile sapere che gli esemplari a pasta bianca sono di solito più profumati, mentre quelli a pasta gialla risultano più succosi e saporiti. Sono entrambi ottimi per il consumo al naturale.

Se vogliamo usarle per la conservazione meglio propendere per le percoche, che arrivano a settembre, cioè verso la fine della stagione. Restano belle sode anche a maturità e sono le preferite dall’industria conserviera.

Qualunque sia la varietà preferita, è bene ricordare che le pesche, soprattutto quelle con la pelle vellutata, tendono ad accumulare i pesticidi sulla buccia. Perciò bisogna propendere per quelle biologiche.

10 motivi per mangiare le pesche

  1. Reidratanti e diuretiche. I frutti contengono circa il 90% di acqua. Facilitano dunque il recupero dei liquidi persi a causa del caldo, dissetano e stimolano la diuresi, depurando l’organismo.

  2. Antiossidanti. Ne sono presenti vari tipi, tra cui la luteina e la zeaxantina, antinfiammatori e protettivi della vista; i fenoli, cui si attribuisce la capacità di combattere diabete, obesità e malattie cardiovascolari. Non mancano poi flavonoidi, acido clorogenico, acido malico e vitamina C.

  3. Vitaminizzanti. Eccellono in particolare la vitamina C, che ha proprietà antiossidanti anche a livello cutaneo, e i betacaroteni (soprattutto nelle varietà gialle), importanti per il benessere degli occhi. 

  4. Rimineralizzanti. Grazie alla presenza di vari sali, le pesche aiutano a recuperare quelli persi con la sudorazione. I frutti forniscono tra l’altro calcio, potassio, fluoro e zinco (quest’ultimo antiossidante e in grado di rafforzare le difese immunitarie). 

  5. Ipocaloriche ma sazianti. Le pesche contengono pochi zuccheri ma molte fibre. Perciò non fanno ingrassare ma saziano: rappresentano quindi un ottimo spuntino.

  6. Basso indice glicemico. Non solo non aumentano gli zuccheri nel sangue, ma ne facilitano il controllo grazie anche alla presenza di fibre.

  7. Lievemente lassative. Questo effetto si deve all’abbondanza di fibre, che tra l’altro facilitano la digestione (il merito si deve pure al fatto che le pesche sono alcalinizzanti).

  8. Antistress. La presenza di magnesio ne fa dei frutti calmanti e nemici dell’ansia.

  9. Preventive delle malattie cardiovascolari. Il complesso di nutrienti favorisce la riduzione del colesterolo e il benessere del muscolo cardiaco.

  10. Sollievo per la pelle secca e sensibile. La polpa è vitaminizzante, emolliente e idratante. Può essere frullata, cosparsa sul viso per 15 minuti e sciacquata con acqua tiepida.

La ricetta: Smoothie pesca-melone al profumo di menta e vaniglia

Per 2

  • 1 fetta di melone
  • 2 pesche
  • qualche goccia di vaniglia naturale
  • 2 ciuffetti di menta
  • latte di mandorle
  • 2 cucchiai di granella di nocciole
  • 2 cucchiai di yogurt vegetale denso

Lava le pesche e snocciolale; falle a pezzi. Taglia a cubetti il melone. Radunali nel frullatore insieme alla vaniglia e frullali, aggiungendo il latte di mandorle poco per volta, finché il composto non risulta vellutato e della densità desiderata.
Suddividilo nei bicchieri. Decora ognuno con lo yogurt, la granella di nocciole e la menta. Servi gli smoothie belli freschi.

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Giuliana Lomazzi
Giuliana Lomazzi è nata a Busto Arsizio (VA) e da qualche anno vive a Trieste. Laureata in Lingue e Letterature straniere moderne presso... Leggi la biografia
Giuliana Lomazzi è nata a Busto Arsizio (VA) e da qualche anno vive a Trieste. Laureata in Lingue e Letterature straniere moderne presso l'Università di Milano, dopo un'esperienza di insegnamento nelle scuole superiori, ha iniziato nel 1990 a lavorare nell'editoria, prima come traduttrice e poi come autrice e giornalista.I suoi interessi... Leggi la biografia

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