Risparmia sulla spesa con il pane fatto in casa
Alimentazione Sana
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Fare la spesa spesso comporta una grossa perdita di denaro, che di questi tempi, si sà, molti vorrebbero evitare. Ci sono però dei trucchi per risparmiare sulla spesa. Solo con il pane, per esempio, una famiglia di quattro persone può mettere da parte annualmente ben 262,80 euro. E pensate a quanto risparmio potrebbe arrivare se iniziasse a preparare in casa anche panini, pizza, dolci, cracker, grissini, biscotti! Scopriamo come fare.
Redazione Web Macro
Fare la spesa spesso comporta una grossa perdita di denaro, che di questi tempi, si sà, molti vorrebbero evitare. Ci sono però dei trucchi per risparmiare sulla spesa.
Lo sa bene Lucia Cuffaro, esperta di autoproduzione, fai da te e decrescita, che del risparmio e del fare in casa ne ha fatto il suo lavoro!
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Solo con il pane, per esempio, una famiglia di quattro persone può mettere da parte annualmente ben 262,80 euro. E pensate a quanto risparmio potrebbe arrivare se iniziasse a preparare in casa anche panini, pizza, dolci, cracker, grissini, biscotti!
Un altro enorme vantaggio è la qualità. I prodotti da forno del supermercato durano poco, costano molto e sono realizzati con ingredienti non poco discutibili, come:
- farine di grano tenero 00 (ricche di glutine e zuccheri e con minor presenza di sostanze nutrienti)
- oli vegetali di dubbia qualità
- lieviti chimici
- sale raffinato
- acqua di cui non conosciamo le caratteristiche.
Quelli fatti da noi hanno ingredienti scelti che ci aiuteranno a stare in forma e anche a dimagrire perché hanno meno zuccheri e più sostanze nutrienti.
Laddove è possibile utilizziamo sempre la nostra amata pasta madre.
Non hai la pasta madre? Autoproducila!
Ma cos’è la pasta madre? È una colonia di batteri e lieviti che permettono una lievitazione lenta e naturale che rende pane, pizza, cracker, grissini e dolci più digeribili, dietetici ed estremamente più nutrienti rispetto al prodotto commerciale fermentato con lievito chimico.
La possiamo impiegare in centinaia di preparazioni permettendoci così di essere indipendenti dall’acquisto di questo alimento base.
Come fare il pane a lievitazione naturale
Ingredienti e materiali
- 600 g di farina biologica
- 400 ml circa di acqua
- 80 g di pasta madre (conservata in un barattolo di vetro)
- ciotola e canovaccio
- 1 cucchiaio di sale integrale
- 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
- teglia
Non serve tanto tempo per fare il pane. Giusto qualche minuto effettivo per la lavorazione.
Procedimento (Prima lievitazione)
Riempiamo di acqua tiepida il barattolino che contiene la pallina di pasta madre per ammorbidirla. La riversiamo interamente in una ciotola grande aggiungendo 200 g di farina (a scelta tra le più salubri o un mix di farina integrale, semintegrale, di grano duro, di grani antichi ecc.) e altra acqua fino ad arrivare alla corposità di una pastella per i fritti.
Diamo una veloce mescolata con il cucchiaio per incorporare tutta la farina. L’impasto, coperto da un canovaccio, va lasciato riposare tra le otto e le dodici ore in un luogo fresco, chiuso e asciutto.
Seconda lievitazione
Al precedente impasto aggiungiamo 400 g di farina (sempre del mix o del tipo scelto) e acqua quanto basta affinché la consistenza sia giusta. Lavoriamolo finché non diventa un bel panetto sodo ed elastico. Lasciamolo lievitare dalle due alle sei ore a seconda della stagione, meno tempo in estate e di più in inverno.
Prima di aggiungere i condimenti (sale, olio extravergine d’oliva per rendere il pane più fragrante, semi, spezie, uvetta, cioccolato, o quello che preferiamo per insaporire) mettiamo di nuovo nel barattolino iniziale una pallina di impasto per la successiva panificazione, con l’aggiunta di un pizzico di farina ovvero il "cibo" dei lieviti e batteri che compongono la pasta madre. Poniamo in frigo il barattolo con il coperchio appoggiato sopra. Ma non sigilliamolo completamente: la pasta madre deve respirare.
Cottura del pane
Sistemiamo delicatamente il panetto su una teglia precedentemente cosparsa con dell’olio d’oliva. Spennelliamo sempre con l’olio anche la superficie del pane al fine di rendere la crosta bella croccante.
Lo cuociamo in un forno preriscaldato, a 250 °C gradi per dieci minuti, poi a 180-200 °C per i restanti trenta minuti. Il risultato è una splendida pagnotta dal peso finale di 1 kg.
Prima di essere mangiato va fatto raffreddare per alcune ore su un tagliere e poi conservato avvolto da un canovaccio. In questo modo può durare anche fino a dieci giorni. Se proviamo a confrontare il tempo speso nel farci il pane in casa con il tempo che destiniamo all’acquisto del pane per tutta la settimana − considerando che diventa gommoso in breve tempo e dovremo riacquistarlo quasi quotidianamente − ci rendiamo subito conto che è davvero poco!
Cosa c'è nel pancarrè e nei panini morbidi che si acquistano?
- Farina tipo 00, povera di sostanze nutrienti
- acqua intorno al 40%
- alcol etilico per rendere il pane più morbido
- oli vegetali economici (spesso quello di palma poco salutare sia per noi che per l'ambiente)
- grande quantità di sale
- glutine, spesso aggiunto per aumentare la lievitazione
- lievito industriale che fa crescere il pane in modo velocissimo
- conservanti
- additivi
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In risposta al consumismo fatto di sprechi e apparenti necessità, l’autrice si fa portavoce del ritorno a un risparmio green in grado di ottimizzare le risorse attraverso gesti eco-compatibili.
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