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Salvia, benefica erba culinaria

Alimentazione Sana

Salvia, benefica erba culinaria

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Salvia, benefica erba culinaria
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Grazie alle sue numerose proprietà, fin dall'antichità la salvia vanta impieghi per la cura della persona; il suo ingresso in cucina è invece relativamente recente, ma non per questo da sottovalutare!


Giuliana Lomazzi

Grazie alle sue numerose proprietà, fin dall'antichità la salvia vanta impieghi per la cura della persona; il suo ingresso in cucina è invece relativamente recente, ma non per questo da sottovalutare!

TUTTO QUELLO CHE
DEVI SAPERE SULLE ERBE

 

Salvia salvatrix

Grazie alle sue numerose proprietà e applicazioni la salvia era considerata una panacea, tanto da essere chiamata erba sacra o erba santa.

Cleopatra la impiegava con altre erbe per essere più sexy – e per secoli è stata tramandata la ricetta di un bagno afrodisiaco, con salvia, rosmarino e altre droghe.

Per gli antichi romani era utile contro il morso dei serpenti, sempre che non fosse stata infettata da un rospo.

Da parte sua, la Scuola Salernitana (la prima istituzione scientifica dell'Europa medievale) la definiva “salvatrice” e la utilizzava, tra l'altro, contro il tremito delle mani, la paralisi, la febbre alta e la debolezza dei nervi.

Nei secoli, la salvia fu impiegata per i disturbi dell'apparato femminile, per tenere alla larga i contagi, per curare le piaghe e le problematiche del cavo orale. Di antica origine è l'uso di strofinarsi i denti e le gengive con le sue foglie, la cui forma ricorda non a caso una lingua, anche per la superficie ruvida.

Come se non bastasse, era ritenuta in grado di scacciare gli incubi, grazie a un magico rituale. In termini moderni, diremmo che concilia il sonno… E con le sue foglie, mischiate con zafferano, aglio e cannella, si confezionava un talismano contro ogni male.

La salvia oggi

Esistono parecchie specie di salvia, ma la più usata è l’officinalis. Anche se non se ne fanno più amuleti, quest’erba vanta tuttora numerosi impieghi.

Il primo riguarda la disinfezione del cavo orale. Gli sciacqui preparati con un infuso aiutano a pulire i denti e a rinfrescare l'alito cattivo (in alternativa, nel primo caso si può semplicemente strofinare una foglia sui denti, nel secondo masticarla lentamente), rafforzano e sfiammano le gengive. Sono pure antisettici. Tale effetto è sfruttabile anche per le vie respiratorie, soprattutto in caso di tosse e bronchiti (tosse? prova anche con il cioccolato!).

Alitosi: cause e rimedi naturali

 

Si ricorre alla salvia per placare le sudorazioni eccessive, soprattutto quelle notturne e quelle dovute a stanchezza eccessiva o convalescenza. Non è insolito che, per il loro gradevole profumo, le sue foglie siano usate nella preparazione di deodoranti, anche casalinghi (scopri come fare un deodorante fai da te!).

Grazie all'azione stimolante, quest'erba aromatica aiuta a riprendersi dopo una malattia o in presenza di forte stanchezza. L'effetto si riscontra anche a livello mentale: la salvia calma gli stati ansiosi, combatte lo stress e gli sbalzi dell'umore.

Per ansia e stress prova anche i fiori di Bach

 

 

Metterla nell'acqua della vasca, la mattina, aiuta ad affrontare meglio la giornata – ma meglio evitare nel caso di forte eccitabilità e di tendenza all'irritabilità. Usata la sera, la pianticella favorisce il sonno.

Interessanti poi i suoi effetti digestivi e quelli sulla sfera sessuale femminile, questi ultimi dovuti alla presenza di fitoestrogeni (ormoni vegetali). La salvia infatti aiuta a calmare le mestruazioni dolorose (scopri altri rimedi naturali), favorisce il loro ritorno in caso di amenorrea e contribuisce a spegnere le vampate della menopausa.

La nostra erba è ritenuta anche dotata di proprietà ipoglicemizzanti e antiossidanti.

   

 

Come utilizzare la salvia

Preferibilmente sotto forma di infuso leggero, preparato secondo le indicazioni dell'erborista. L'olio essenziale va evitato per i numerosi effetti collaterali.

La salvia non è comunque adatta a tutti. Non va bene in gravidanza e, soprattutto, durante l'allattamento: tende infatti a ridurre il latte. Il suo uso ha interazioni farmacologiche con aggreganti, anticoagulanti, ipoglicemizzanti e sedativi.

Salvia vegana

La maggior parte degli usi gastronomici di questa profumata pianticella sono legati alla carne. Ma la salvia sa essere anche vegana. Si sposa strepitosamente con cipolla e castagne, permettendo di preparare una farcia ottimale per gli involtini di verza.

È squisita con tutti i legumi ed è immancabile nei pizzoccheri, nelle loro numerose varianti vegane (per esempio con una crema di fagioli borlotti). Si può provare anche con riso e cuscus, oppure inserirla nelle miscele di spezie, associandola per esempio con il rosmarino.

L'unica accortezza sta nell'utilizzarla con parsimonia, soprattutto alla fine dell'estate, quando il suo aroma è particolarmente intenso.

Aïgo boulido (zuppa provenzale)

Ingredienti:

  • 6 spicchi di aglio

  • 1 rametto di salvia

  • 1 foglia di alloro

  • ½ cucchiaino di timo

  • 1 ciuffetto di rosmarino

  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva

  • crostini

  • sale

Scalda 1 l di acqua e salala. Sbuccia e affetta l'aglio. Mettilo in una pentola con le erbe aromatiche, 1 cucchiaio di olio e 4-5 di acqua. Cuocilo a fuoco dolce per qualche minuto, finché non comincia a profumare.

Versa l'acqua calda, porta a bollore e abbassa la fiamma. Dopo 10 minuti spegni il fornello e filtra. Servi la zuppa con i crostini, condita a crudo con l'olio rimasto.

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Giuliana Lomazzi
Giuliana Lomazzi è nata a Busto Arsizio (VA) e da qualche anno vive a Trieste. Laureata in Lingue e Letterature straniere moderne presso... Leggi la biografia
Giuliana Lomazzi è nata a Busto Arsizio (VA) e da qualche anno vive a Trieste. Laureata in Lingue e Letterature straniere moderne presso l'Università di Milano, dopo un'esperienza di insegnamento nelle scuole superiori, ha iniziato nel 1990 a lavorare nell'editoria, prima come traduttrice e poi come autrice e giornalista.I suoi interessi... Leggi la biografia

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