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Semi di lino, i buoni omega 3 vegetali

Alimentazione Sana

Semi di lino, i buoni omega 3 vegetali

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Semi di lino, i buoni omega 3 vegetali
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I semi di lino possono rivelarsi molto utili nella dieta, regalando al palato un buon sapore e preziosi omega 3 all'organismo. A patto di saperli usare correttamente. Ecco tutte le modalità su come assumerli e i vari benefici dei semi di lino.


Giuliana Lomazzi

I semi di lino possono rivelarsi molto utili nella dieta, regalando al palato un buon sapore e preziosi omega 3 all'organismo.

A patto di saperli usare correttamente. 

SAPEVI CHE I SEMI DI LINO
SONO UN SUPERFOOD?

 

Il biondo lino

Fin dall'antichità si coltivano le bionde spighe del lino; il tessuto che se ne ricava, infatti, è uno dei più antichi dell'umanità: ne sono state trovate tracce risalenti a 30.000 anni fa.

Anche i semi (che si ricavano da una varietà diversa, a stelo corto) conoscono molti impieghi tradizionali che si rinnovano pure nella moderna erboristeria e cosmesi. Hanno infatti proprietà emollienti e antinfiammatorie, utili in caso di scottature, pruriti e dermatiti. Con la farina ricavata dai semi si preparavano un tempo le polentine calde da applicare sul petto per dare sollievo a tosse e catarro.

Molto spesso i semi di lino sono utilizzati per combattere la stitichezza; basta ammollarli in acqua per una notte perché diventino gelatinosi e, grazie alle loro mucillagini, favoriscono quindi il transito intestinale. Ma non vale la pena usarli così, sia perché possono avere effetti irritanti per l'intestino (meglio allora ricorrere allo psillio) sia perché il lino ha ben altre proprietà più interessanti, proprietà che non si sfruttano perché la pappina gelatinosa (non particolarmente gustosa) entra ed esce sostanzialmente immutata dall'organismo.

Cos'ha di tanto interessante il lino? Ecco i suoi punti di forza.

7 punti di forza del lino (e altrettanti motivi per non farselo mancare)

 

1. È una fonte molto importante di omega 3 vegetali (ALA)

Non è l'unica, certo, ci sono anche la chia e la canapa. Ma il lino ne contiene di più e, cosa non secondaria, costa molto meno, anche se biologico. Bastano 1,5 cucchiai al giorno di semi per coprire il fabbisogno quotidiano (da integrare con un po' di alghe per un miglior assorbimento da parte dell'organismo).

I benefici degli omega 3 sono davvero numerosi, qui ci limitiamo a sintetizzarli:

  • lotta al colesterolo e ai coaguli del sangue;
  • formazione e sviluppo dell'apparato riproduttivo e del cervello;
  • protezione degli occhi;
  • rafforzamento del sistema immunitario;
  • riduzione dell'insulino-resistenza;
  • prevenzione dei tumori e della depressione;
  • aumento della resistenza allo stress;
  • azione antinfiammatoria e protettiva della cute
  • ecc. ecc.

Non solo pesce: gli omega 3 vegetali

 

2. Contiene lignani

I lignani sono dei fitoestrogeni (sostanze simili agli ormoni) ritenuti capaci di prevenire le malattie cardiovascolari e i tumori al seno, alla prostata, al colon-retto e alla pelle.

Interessante anche la proprietà di rafforzare le difese immunitarie.

3. Fai il pieno di proteine

Nei semi è presente il 25% di proteine.

4. Minerali

Sono ben rappresentati minerali importanti come il ferro e il calcio.

5. Tante fibre

Ha un bel po' di fibre, capaci di regolarizzare l'intestino, abbassare i livelli di colesterolo e di glicemia, nutrire i batteri “buoni” dell'intestino, favorire il senso di sazietà ecc.

6. Vitamine

Contiene vitamina E (17,5 mg/100 g), dalle proprietà antiossidanti.

  

7. Buon sapore

Il lino ha un buon sapore che ricorda la noce.

SEMI DI LINO: SALUTARI PER CUORE E COLESTEROLO

  

Come utilizzare i semi di lino

Gli omega 3 sono molto fragili e deperibili; per questo motivo è consigliabile acquistare i semi interi (dorati o bruni non conta, sono sostanzialmente uguali). L'ideale è munirsi di un macinacaffè, in modo da poterli ridurre in farina al momento dell'uso. Si possono poi aggiungere a bevande non troppo calde (brodo, tè), a insalate, yogurt, frutta a pezzetti, smoothie ecc. L'importante è farlo all'ultimo momento e consumare quanto preparato in breve tempo.

Assolutamente da evitare la tostatura del lino: gli omega 3 si rovinerebbero irrimediabilmente. Possiamo però aggiungere semi interi all'impasto del pane. La cottura in forno non troppo caldo non li danneggia, e alla fine avremo uno sfornato arricchito di gusto, proteine, omega 3 e fibre.

L'acquisto della farina di semi di lino è sconsigliabile: se non è stata prodotta al momento, l'ossidazione è ormai avanzata. Quanto all'olio, bisogna avere la certezza che sia di prima spremitura e di produzione recente. Se proprio si vuole acquistarlo (ha pure degli usi cosmetici: è infatti nutriente e ristrutturante per pelle e capelli) è bene preferirlo naturalmente bio, ma anche conservato in frigo. La preferenza andrà a confezioni piccole, in modo che il prodotto possa essere terminato rapidamente. E ovviamente a casa lo si dovrà conservare in frigo. Resta comunque un prodotto piuttosto costoso; i semi sono decisamente più economici.

Gel per i capelli ai semi di lino

Ingredienti:

  • ½ cucchiaio di semi di lino
  • 1 cucchiaino di succo di ½ limone

Preparazione:

  1. metti i semi in una ciotola, coprili con 125 ml di acqua e lasciali riposare per 12 ore.
  2. Trasferiscili in un pentolino con il succo di limone.
  3. Porta a bollore, abbassa il fuoco e cuoci per 10 minuti.
  4. Volendo, alla fine puoi aggiungere 1 goccia di olio essenziale di lavanda, che profuma e protegge i capelli.

Conserva il gel in un barattolo ben chiuso, in frigo, per 3-4 giorni al massimo. Lo puoi applicare in piccole quantità sui capelli, che risulteranno più morbidi, idratati e più facili da pettinare.

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Giuliana Lomazzi
Giuliana Lomazzi è nata a Busto Arsizio (VA) e da qualche anno vive a Trieste. Laureata in Lingue e Letterature straniere moderne presso... Leggi la biografia
Giuliana Lomazzi è nata a Busto Arsizio (VA) e da qualche anno vive a Trieste. Laureata in Lingue e Letterature straniere moderne presso l'Università di Milano, dopo un'esperienza di insegnamento nelle scuole superiori, ha iniziato nel 1990 a lavorare nell'editoria, prima come traduttrice e poi come autrice e giornalista.I suoi interessi... Leggi la biografia

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