Timo, aroma e benessere a braccetto
Alimentazione Sana
Alimentazione Sana
Erba aromatica tipica della macchia mediterranea, il timo sa farsi apprezzare per la fragranza che regala ai piatti e per i suoi benefici. Scopriamoli tutti, insieme alle tante proprietà e ad una buonissima ricetta, in questo articolo.
Giuliana Lomazzi
Il timo conosce antichi impieghi nel bacino mediterraneo: infatti una tavoletta in caratteri cuneiformi del 2700 a.C. riporta un impiastro medicamentoso realizzato con timo, fichi e pere. Anche gli egizi apprezzavano la pianticella che, insieme ad altre sostanze aromatiche, era usata per imbalsamare i defunti. I greci trovavano celestiale il suo profumo; da parte loro, i legionari romani facevano bagni rinvigorenti di timo, e le persone comuni spargevano a terra i rametti per tenere lontani gli animali velenosi.
Al di là dell’aneddotica, il timo vanta indubbiamente proprietà ancora oggi sfruttate.
I benefici del timo
Come avevano intuito gli egizi, questa pianticella ha spiccate proprietà antisettiche: non a caso l’erborista francese Maurice Mességué la battezzò “antibiotico dei poveri”, e in passato il timo veniva usato in cucina per la conservazione dei cibi. L’azione antisettica si esplica soprattutto a livello delle vie respiratorie.
Grazie alle virtù balsamiche delle sommità fiorite, è possibile contrastare bronchite e tosse e fluidificare il catarro. Il timo è anche sfruttato per stimolare la digestione, calmare i crampi allo stomaco e le flatulenze intestinali, oltre che come tonico per tutto l’organismo.
Il decotto per uso esterno ha molti impieghi. Deterge e disinfetta la pelle, può essere aggiunto all’acqua della vasca per bagni profumati e stimolanti contro la stanchezza, oppure usato (freddo) per sciacquare il viso in caso di acne. Per rafforzare i capelli e prevenirne la caduta può essere applicato dopo lo sciampo.
Gli usi erboristici riguardano soprattutto il timo comune e possono avere controindicazioni, perciò è bene informarsi da un professionista prima di una terapia, in particolare durante la gravidanza e l’allattamento. Esternamente il timo può causare irritazioni, soprattutto in presenza di dermatiti.
Il timo in cucina
Il suo profumo fresco, balsamico e mentolato insaporisce funghi, marinate, sughi, ripieni, olio e aceto. Si sposa bena con tutti gli ortaggi – in particolare peperoni, zucchine, cavoli a foglia – con i legumi e le patate. Per un gusto meno intenso può essere sostituito con i rametti freschi (indispensabili nella ratatouille, il gustoso stufato provenzale di ortaggi estivi), e per un sapore più frizzante con il timo limoncello, dal gradevole profumo di limone.
Questa pianticella aromatizza molti piatti in giro per il mondo: per esempio quelli della cucina creola di New Orleans. In Francia i suoi rametti freschi, legati a mazzetti con cerfoglio, prezzemolo e alloro (eventualmente anche cerfoglio ed erba cipollina), compongono il bouquet garni. Invece le foglioline secche sono una componente delle famose erbe di Provenza.
Ricetta delle focaccine allo za’atar
Lo za’atar è una miscela di spezie che, con diverse varianti e denominazioni, si ritrova in tutto il Vicino Oriente. Tra gli ingredienti c’è il sommacco (o sumac), una spezia dal sapore acidulo che si trova in alcuni negozi equosolidali.
- 250 g di farina integrale di farro
- 2 cucchiai di pasta madre rinfrescata
- olio e e sale
Per lo za’atar
- 100 g di semi di sesamo tostati
- 2 cucchiai di timo
- 2 cucchiaini di sommacco (facoltativo)
- 1 cucchiaino di cumino
- 1 cucchiaino di semi di finocchio
Prepara l’impasto per le focaccine. Sala la farina e mescolala con la pasta. Aggiungi l’acqua tiepida sufficiente per avere un composto omogeneo. Raccoglilo a palla e fallo riposare al caldo per 4-5 ore.
Intanto trita nel mixer il finocchio, il cumino, il sesamo e il sommacco (se lo usi). Mischiali al timo.
Ricava dalla pasta delle focaccine piccole e leggermente schiacciate al centro. Mescola 1-2 cucchiaini di spezie con l’olio sufficiente per avere un composto denso e distribuiscilo al centro di ogni focaccina. Inforna a 190° per 20 minuti circa.
Le focaccine devono staccarsi bene dal fondo ma non essere troppo dorate. Sono buone tiepide o fredde.
Leggi anche: