Bambini che non ascoltano: consigli per genitori
Genitori e figli felici
Genitori e figli felici
Tuo figlio non ti ascolta? Provi ad imporre regole in casa che puntualmente non vengono rispettate? Nessuna punizione sembra non aver effetto? Datti una calmata. I bambini non ascoltano, è normale. E forse anche tu stai commettendo qualche errore. Ecco alcuni consigli, facili e da mettere subito in pratica per i genitori.
Redazione Web Macro
Il mio bimbo non mi ascolta
Quando vostro figlio era nell’età in cui si muovono i primi passi, sorrideva al suono della vostra voce. Era desideroso di rendervi felice e obbediva alle regole di casa. Ma adesso che è in età prescolare, si comporta in maniera così rude e distruttiva che lo caccereste di casa.
Vostro figlio fa esattamente quello che non deve fare mentre gli dite di non farlo. E vi guarda anche negli occhi mentre lo fa. Vi chiede un biscotto dopo che gli avete già detto per tre volte di no. Ora sorride al suono della vostra voce solo quando gli lasciate fare quello che vuole.
Iniziate ad essere anche piuttosto preoccupati, perché se non vuole ascoltare voi oggi, non vorrà ascoltare nessun’altra autorità con cui in futuro verrà a contatto: insegnanti, superiori al lavoro, ecc. Insomma, non imparerà mai a giocare secondo le regole.
Quando i bambini non ascoltano: come fare
Tutti i bambini passano attraverso questa specie di miniribellione. Le due ragioni principali per le quali vostro figlio sembra non ascoltare sono:
- È profondamente concentrato su ciò che sta facendo mentre voi parlate.
- Sta sperimentando fin dove si può spingere.
Quest’ultimo punto non ne fa un perfetto stronzo (beh...solo uno stronzetto). È il suo modo per imparare le sfumature nelle relazioni interpersonali. Impara facendo, quindi ha bisogno di comprendere quanto di ciò che voi e gli altri dicono è veramente importante.
Per rimediare, chiedetegli di ripetere quello che avete appena detto e traetene le debite conseguenze o semplicemente scegliete le vostre battaglie. E ricordate, non siete in uno Stato straniero. Parlare più forte non servirà.
Il mio bimbo fa scenate irrazionali
Se avete iniziato ad intraprendere qualsiasi azione che gli fa "dare di matto" andate fino in fondo e finitela. Magari urlerà più forte o si agiterà di più; nel caso schivate le sue manate.
Poi, gli esperti suggeriscono di farlo rilassare prima di fare qualsiasi altra cosa. Non vuole sentir nulla quando è così agitato. Una volta che si è calmato, potete provare a chiedergli cosa lo ha turbato.
Una tattica ancora più efficace è semplicemente reagire in modo positivo quando diventa accomodante. Ciò gli insegnerà che per gestire la frustrazione ci sono modi migliori che non un’esplosione tipo Chernobyl.
Mio figlio fa scenate quando non si fa a modo suo
È dura perché, dopo una lunga giornata, i capricci di vostro figlio sono piacevoli come essere legati a una sedia a subire Dora l’esploratrice che vi racconta le sue avventure. Ma se reagite troppo negativamente – o peggio, cedete – col tempo lui capirà che può fare così tutte le volte che vuole fare a modo suo.
Dovete insegnargli cose tipo la pazienza, l’empatia, la gratitudine, e che voi dovete incassare lo stipendio prima di comprargli il gioco dei pirati. Quindi, quando inizia a fare una scenata, parlategli con calma. Spiegategli che non può avere ciò che vuole subito, ma proponete anche un compromesso.
Se continua, prendete le dovute misure o semplicemente lasciate la stanza per un momento. Questo vi permetterà di non mettervi al suo livello e vi darà un po’ di tempo per calmarvi.
Mio figlio mi disobbedisce
Si sa, le regole non sarebbero fatte per essere infrante. Ma le abbiamo infrante tutti (chi più, chi meno).
Avete sicuramente spiegato a vostro figloa perché avete queste regole, ma se lo fate mentre la punite per averle infrante, il concetto può non venire ben recepito. Lui lo vede come un rimprovero, non come una spiegazione.
Scegliete un momento in cui non avete perso la testa per ribadire le regole di casa e spiegare perché ci sono. Replicate prevedendo una conseguenza alla prima occasione in cui infrange tali regole, non dopo un avvertimento.
Inoltre, tutti noi abbiamo bisogno di sentire che ogni tanto prevaliamo in una discussione. Cercate l’occasione per permetterglielo, come per esempio lasciando che faccia uno spuntino prima di cena ogni tanto. Fintanto che voi ribadirete che quella non è la norma, lei sentirà un pizzico di libertà e di potere che potrebbe calmarla e trattenerla dal rubare qualsiasi stuzzichino ci sia in frigo.
Nessuna punizione sembra funzionare su mio figlio
Quando arriva il momento di punire comportamenti sbagliati, non c’è altro da fare. Avete provato con la calma, eliminando i privilegi, avete anche provato a buttare via i giocattoli preferiti, ma con vostro figlio non funziona niente. Avevate giurato che non l’avreste mai sculacciato, ma state iniziando a pensare che per uscire dalla situazione di stallo potrebbe far bene una pacca sul sedere, magari con un remo da barca.
Cos’altro potete fare? I bambini saggiano i limiti. Siate risoluti e pazienti. Alla fine vostro figlio comprenderà il senso della punizione che gli state dando, soprattutto quando capirà che il trenino che avete piazzato sullo scaffale più alto del ripostiglio non tornerà giù prima di una settimana.
E non dimenticate il potere dell’incoraggiamento. Mostrargli quanto apprezzate i comportamenti positivi funziona meglio delle punizioni quando si comporta male.
Non voglio dire che dovete comprargli una bicicletta nuova perché si rimette le scarpe quando glielo chiedete. Fatela più semplice. Quando le cose vanno via lisce e lui è accomodante, ringraziatelo. Potete anche “dargli un cinque”, se siete il tipo di famiglia da “dammi un cinque”.