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Come essere un bravo genitore: 8 consigli pratici

Genitori e figli felici

Come essere un bravo genitore: 8 consigli pratici

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Come essere un bravo genitore: 8 consigli pratici
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Se è vero che essere genitori è il "mestiere" più difficile al mondo, come si fa ad essere addirittura dei bravi genitori? I problemi sono tanti, anzi, più i figli crescono, più le cose anziché diventare più semplici sembrano diventare ancora più difficili.

Dal non dormire perché piange, siete passati al dover alzare la voce perché non vi ascolta.

Calma! Per ogni problema c'è una soluzione: l'importante è non farsi prendere dal panico, essere presenti e soprattutto, usare il buonsenso. Ecco 8 consigli pratici per essere bravi genitori!


Redazione Web Macro

 

1. Vorrei un momento solo per me

Non siete dei genitori falliti solo perché ogni tanto avete bisogno di un po’ di spazio per voi. No, siete solo persone normali. Tirate dritto e concedetevi quell'aperitivo che tanto desiderate. Se non vi permettete di tanto in tanto un po’ di tempo per voi, potreste uscire di senno.

Quindi una prima regola per essere bravi genitori è avere "equilibrio nella propria vita privata” per prevenire effetti negativi. Non esiste solo vostro figlio. Esistete anche voi!

2. Sono diventato un genitore troppo permissivo

Non avete mai voluto sovraccaricare di attività i vostri figli, quindi in casa vostra lasciate che le cose procedano con un programma più rilassato. Lui ha il tempo e lo spazio per divertirsi da sé, per giocare e crescere in autonomia. E voi avete tempo per rilassarvi.

Se vostra figlia urla al ristorante, la corrompete con un gelato. Se vuole stare alzata ben oltre l’orario consentito, glielo permettete. Rende le cose più semplici rispetto a sopportare un altro capriccio.

Se ancora non lo sapete, genitori permissivi è una formula sintetica per dire “avete viziato troppo i vostri figli”. Nello sforzo di ridurre al minimo il conflitto con vostra figlia, le avete in sostanza insegnato che può avere qualsiasi cosa voglia se solo fa abbastanza baccano.

Ma non è troppo tardi. Tempratevi e preparatevi per qualche scontro. Corazzatevi e fatevi valere. Ci sarà parecchio chiasso. Ma non alzate anche voi la voce, rimanete ragio­nevoli e calmi. I limiti aiutano vostro figlio a crescere mentalmente ed emotivamente. Quindi dovete imporre dei limiti da non superare. Inoltre, dovreste spiegare perché ci sono. 

Vostro figlio ha ancora bisogno di sapere come arrivare puntuale a scuola, che non si dipinge il gatto di viola e che voi non siete solo un soprammobile che ogni tanto si pettina.

TUO FIGLIO NON TI ASCOLTA? CONSIGLI PER I GENITORI

 

3. Sono costantemente in ansia che mio figlio si faccia male

Al parco giochi siete sempre attaccati a vostro figlio. Se fa un giro in bicicletta vi premunite che vada forte al massimo quanto una lumaca. Siete un genitore iperprotettivo. Non volete che vostro figlio si faccia male.

Quando inciampa e non riuscite ad afferrarlo, si lancia in un pianto inconsolabile che giustifica la vostra protezione. Anche se la bua non è niente di più di un graffietto che nemmeno sanguina.

Botte, lividi, graffi e tagli fanno male. Ma se vostro figlio non ne fa mai esperienza, non imparerà a distinguere fra ciò che può lasciar correre e ciò che merita un bel pianto in­consolabile.

Una delle cose più difficili che un genitore deve fare è permettere al figlio di correre dei rischi fisici e, sì, di tanto in tanto anche di avere la peggio. I genitori iperprotettivi spesso aggravano il problema della reazione eccessiva ai piccoli traumi, comportandosi allo stesso modo quando consolano il bambino, cioè viziandolo e facendosi prendere dal panico .

Quindi, statene certi, consolare un po’ fa bene, ma non strafate. Se potete superare voi il do­lore di una botta a un dito, lo può fare anche vostro figlio.

4. Non sono il genitore che pensavo di essere

Pensavate che sareste diventati genitori in gamba, insomma, quel tipo che tutti gli al­tri genitori ammirano perché sempre così equilibrato.

E invece...questa storia della genitorialità non è per niente come ve la aspettavate!

Mettetevi nell'ottica: come genitori, voi sbaglierete. E tanto. Non c’è modo di evitarlo, quin­di accettate semplicemente il fatto che non raggiungerete lo status di Genitore Perfetto.

La buona notizia è che non siete i soli e che un errore (o anche una serie ininterrotta di errori apparentemente disastrosi) non significa che avete causato un danno irreparabile. Nessuno può prevedere cosa porta con sé l’essere genitori né come tutto questo peserà su di voi. Si mette alla prova tutto quello che si è imparato prima e si aggiunge un’incal­colabile quantità di stress.

5. Non sempre mio figlio mi piace

Vorreste che l'amore per vostro figlio facesse impallidere qualsiasi tipo di altro amore...ma niente, a volte invece non vi piace proprio e non sopportate alcuni suoi comportamenti

. Questa dicotomia emotiva vi confonde. Anche se solo per un fugace momento, il fatto che vostro figlio non vi piaccia evidenzia in voi delle carenze e una certa meschinità. Forse non avreste mai dovuto diventare genitore. Forse dovevate limitarvi ai gatti.

Proprio come un vostro amico (e anche con il vostro gatto), potete trovarvi in disaccordo pure con vostro figlio, e quindi provare l’esigenza di allontanarvi da lui per un momento. Fatelo. Non significa che siete un cattivo genitore. Anzi, dimostrate di essere un genitore intelligente.

Comunque, sfogate la tensione – yoga, una corsa, leggere – prendetevi un po’ di tempo per rilassarvi, soprattutto per evitare di dire o fare qualcosa che ferisca vostro figlio. E ricordate che deve ancora chiarirsi le idee e ha bisogno di aiuto per farlo. Quindi non serbategli rancore troppo a lungo. Al vostro rientro, spiegategli perché siete irritato e confrontatevi su come gestire la situazione se dovesse ripresentarsi.

6. Perché mi sento così triste?

No, non siete felici. Anzi, vi sentite come chi tutto il giorno non fa altro che stabilire qual è l’ordine delle priorità per fronteggiare emergenze continue, e per questa ragione non traete gioia dalla genitorialità. Semplicemente, non ne avete il tempo.

La necessità di accudire vostro figlio predomina nella vostra vita, e vi sentite intrappolati in un ruolo per il quale siete male equipaggiati. Anzi, peggio: pensate che il piccolo starebbe meglio con genitori meno stressati, meno stan­chi, meno a corto di soldi, meno tristi.

Non siete cattivi genitori. Siete depressi. Studi recenti mostrano che la depressione postparto oltre che nelle donne, si può manifestare anche negli uomini.

La soluzione è una: cercate l’aiuto di un professionista. Non c’è nulla di male. Sfogatevi con un terapista che vi aiuterà a individuare alcune modalità per fronteggiare, e si spera anche superare, gli effetti della depressione e dello stress.

CALMATI CA**O! METODO PER GENITORI ZEN

 

7. Non ho mai studiato per fare il genitore

Da quando avete annunciato che aspettavate un bambino, tutti, nessuno escluso, si è sentito in dovere di darvi informazioni e libri al riguardo. Avete ora una biblioteca di libri sulla genitorialità ben fornita (e mai letta), una lista infinita di tutorial su youtube e almeno 300 nomi di metodi fantastici per crescere i vostri figli, di cui la metà si scontra gli uni con gli altri.

Sapete quanti libri sulla genitorialità dovete assolutamente leggere prima di avere un bambino? Esattamente zero. Avete troppo da fare per preoccuparvi di leggere noiosi capitoli sugli orari dei pisolini.

Scoprirete che il vostro istinto funziona bene. Ma ecco le basi:

  • Quando il bimbo piange, prendetevene cura.
  • Se qualcosa vi preoccupa, rivolgetevi al pediatra.
  • Prendetevi un po’ di tempo per voi appena riuscite.
  • Non lanciate il bambino tra le pale del ventilatore.

8. Tutto costa troppo

Vi siete convinti che essere genitori è una specie di truffa. Biberon, tiralatte, alimenti per la prima infanzia, pannolini, vestiti, giocattoli e arredi: la lista di ciò che serve al bambino non finisce più ed è tutto davvero costosissimo. Inoltre, mano a mano che vostro figlio cresce vi ritrovate a sostituire ogni cosa ancor prima che si consumi.

L’alternativa è cercare amici o gruppi di mamme con bimbi un po’ più grandi del vostro, perché un passeggino di seconda mano in regalo costa esattamente zero. Così come i vesteti. A vostro figlio non importa nulla del passeggino che comprate o con che marca di abiti lo vestite. L'amore si dimostra in altri modi, non con le marche.

Bonus finale: il consiglio super!

Amate vostro figlio e il resto verrà da sé.

Qualsiasi problema pensate possa impedirvi di essere un buon genitore, sappiate che nulla è più importante che amare vostro figlio.

Quando i Beatles cantavano All You Need Is Love, non intendevano che quella era l’unica cosa di cui voi avete bisogno. Volevano dire che quello strumento vi aiuta a costruirne altri, a sviluppare strutture e progetti. L’amore è il mezzo attraverso cui potete creare ogni tipo di relazione genitoriale.

Quindi non stressatevi, non andate nel panico, non fatevi dominare dall’ansia o da qualsiasi altro problema si presenti. E per chiarire il percorso del vostro amore, seguite questa semplice regola:

Datevi una calmata, ca**o!


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La Redazione Web Macro si occupa di tutte le ultime novità, anticipazioni, curiosità, approfondimenti che riguardano il mondo Macro. Gli articoli spaziano su tutti i principali argomenti che Macro divulga con passione dal 1987. Il meglio per il benessere di Corpo, Mente e Spirito raccontato da coloro che vedono nascere quotidianamente i... Leggi la biografia

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