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Yoga, bimbi, apprendimento e inclusione: intervista con le autrici di Cucciolo Yoga

Genitori e figli felici

Yoga, bimbi, apprendimento e inclusione: intervista con le autrici di Cucciolo Yoga

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Yoga, bimbi, apprendimento e inclusione: intervista con le autrici di Cucciolo Yoga
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Lo yoga per i bambini è uno yoga per certi versi molto diverso dalla pratica per gli adulti, ma ugualmente ricco di benefici, a breve e lungo termine e su tanti livelli: oltre ad aiutare a migliorare la salute psicofisica dei piccoli, la loro capacità di attenzione e di apprendimento, la consapevolezza di sé e del proprio corpo, fare yoga in età evolutiva stimola la creatività e favorisce il lavoro di gruppo, insegnando ai bimbi la collaborazione e il valore delle differenze.


Redazione Le Vie del Dharma

Il gioco e la fiaba sono strumenti fondamentali per proporre lo yoga ai bambini: ne abbiamo parlato con Clementina Tedeschi e Maria Teresa Falabella, educatrici e autrici di Cucciolo Yoga - uno strumento davvero originale per giocare con lo yoga, al tempo stesso fiaba, giocattolo, libro da colorare e ausilio didattico per imparare la scrittura e le lingue.

 

 

5 domande a Maria Teresa Falabella, illustratrice di Cucciolo Yoga

1) Maria Teresa, sei artista e insegnante: puoi dirci di più su questi due lati della tua vita professionale e non solo?

Credo che la mia professione principale sia quella dell’esploratrice. L’esplorazione è fondamentale sia per l’artista che cerca soluzioni multiple per creare il nuovo, sia per l’insegnante che ricerca e seleziona elementi mirati a consolidare e strutturare l’apprendimento. Che si tratti di arte, yoga, danza o inglese le mie proposte educative hanno sempre come obiettivo primario l’esperienza. L’esperienza è personale, non è qualcosa che si può trasmettere direttamente, ma è invece possibile proporre situazioni in cui l’allievo può sperimentare in prima persona

Per mantenermi fedele a questo scopo preservando la qualità del mio lavoro, ho deciso di insegnare al di fuori del settore accademico, in corsi extra scolastici. Infatti, pur rimanendo nel settore educativo, lavoro come segretaria tutto fare in una scuola internazionale e non come insegnante. Per quanto riguarda l’arte, l’illustrazione è una passione che mi accompagna sin da piccola. Naturalmente curiosa, sono sempre stata affascinata dalle infinite possibilità combinatorie di questa disciplina in cui disegno, fotografia, scultura o installazione possono coesistere.

Anche in questo caso ho scelto di lavorare solo a progetti che potessero coinvolgermi completamente e quindi mantenere una qualità autoriale personale strettamente legata alla mia produzione artistica. Spesso è impegnativo ma la passione è il motore che alimenta questi ruoli e i relativi percorsi che ne conseguono. Per mantenere tutto questo in equilibrio mi dedico alla cucina, pratico yoga e mi rilasso ballando il tango argentino, mentre medito su come semplificare ed unificare la mia vita personale e professionale.

Come sono nati i personaggi di Lillo e Lalla e come hai creato il loro aspetto visuale?

Lillo e Lalla nascono come sintesi visiva di un percorso personale durato almeno 20 anni, nato dalla necessità di unire divertimento e creatività e, come in ogni cosa, dalla sincronia di vari elementi. 

Clemi mi ha proposto di illustrare le sequenze delle filastrocche che lei aveva creato e utilizzato nella pratica con i bambini, nello stesso momento in cui avevo deciso di intraprendere il corso Aipy Yoga per Crescere, da lei gestito. Ho iniziato il corso con l’augurio di riunire sotto un unico ombrello le competenze diverse che mi avevano accompagnato sino ad allora. E ho intrapreso la collaborazione a Cucciolo Yoga con lo stesso obiettivo. 

Il gioco è l’elemento fondamentale del corso che si rivela essere anche la chiave di accesso al mio percorso di yoga e alla ricerca dei personaggi. Asana, dal sanscrito “mettersi in posizione comoda”, stare bene, diventa una metafora dell’esperienza di vita giornaliera.  Il progetto prevede 24 sequenze illustrate in un libro per bimbi.

Ho iniziato a lavorare alle icone delle copertine delle sequenze mentre ero alla ricerca dei personaggi. Ho disegnato bambini di tutti i colori e forme, accorgendomi che i personaggi non mi entusiasmavano. Una sera tornando da una milonga, mi sono ritrovata a fare lo schizzo di un tatuaggio per un amico che mi aveva chiesto un ippopotamo “cattivo”.  Inutile dire che non mi venivano fuori che ippopotami dolci ma mi stavo divertendo. Così davanti ai miei occhi si è materializzato Lillo, l’ippopotamo arzillo. Ma era solo, e per giocare aveva bisogno di compagnia e così è nata Lalla, la giraffa che balla. Si strutturano e piano piano i personaggi si concretizzano e prendono vita.

LEGGI LA SECONDA PARTE DELL'INTERVISTA SU LE VIE DEL DHARMA

 

5 domande a Clemi Tedeschi, educatrice e insegnante di yoga

Come è nata l’idea di realizzare Cucciolo Yoga e di collaborare con Maria Teresa per le illustrazioni? Avevate già lavorato insieme?

Cucciolo Yoga nasce dall’esperienza straordinaria di collaborazione con una scuola. Sono insegnante di scuola primaria. Una decina d’anni fa mi proposero un intervento nella scuola dell’infanzia. Lo accettai un po’ titubante. Non mi aspettavo il successo clamoroso che fu. I bambini risposero alla proposta con entusiasmo, dimostrando una spiccata preferenza per lo yoga rispetto ad altre proposte anche ludiche e psicomotorie. Fu per quei bambini che inventai filastrocche e giochi che i miei alunni di scuola primaria ancora mi chiedono. Da allora iniziai a elaborare il progetto di un manuale completo con filastrocche e giochi.

Nel 2014 il materiale era pronto, ma i miei tentativi di trovare un illustratore andarono a vuoto più volte. Poi un’amica mi presentò Maria Teresa, che era interessata a frequentare il corso Yoga per Crescere ed era una illustratrice. Alcune prove con personaggi bambini non ci parvero abbastanza attraenti per la fascia d’età. A me piaceva l’idea di protagonisti animali e non mi interessava per nulla la precisione delle posture. Poi Maria Teresa dopo alcuni mesi di frequenza del corso ebbe un’illuminazione, presero forma prima le bellissime copertine mandala e poi Lillo e Lalla.

Per valorizzare questi personaggi e le favolose immagini, Maria Teresa propose di fare singoli libretti, in modo che fossero direttamente fruibili dai bambini e utili anche agli adulti nella guida delle sequenze e nell’insegnamento. L’idea di sviluppare la narrazione da sinistra a destra e ricostruirla sul retro con stickers è perfetta per promuovere le abilità di letto-scrittura. Da alcuni anni collaboro con scuole dell’infanzia bilingue all’introduzione dello yoga come facilitatore linguistico. La struttura delle filastrocche favorisce la memorizzazione perciò pensammo a inserire sul retro il testo in inglese. Maria Teresa si occupò della traduzione mantenendo la musicalità delle filastrocche.

Nel tuo approccio allo yoga per i più piccoli, la narrazione e il gioco sono fondamentali. Cosa rende così diverso lo yoga per i bimbi, rispetto a quello tradizionale praticato dagli adulti?

L’approccio pedagogico impone rispetto per le tappe dell’età evolutiva, per il contesto socio-culturale di appartenenza e per i tempi in cui viviamo. I bambini apprendono in modo diverso dagli adulti. Il gioco e l’esperienza corporea sono i mezzi più graditi ed efficaci per promuovere il loro sviluppo psico-fisico. I bambini di oggi in particolare sono nativi digitali. Abituati a vivere esperienze virtuali, sottoposti a molteplici sollecitazioni e input, manifestano scarsa coordinazione motoria, difficoltà di concentrazione e memorizzazione.

Le filastrocche da animare e il gioco sono ottimi strumenti pedagogici e veicoli di trasmissione dei valori universali adatti ai piccoli yogi.

Le filastrocche di Cucciolo Yoga non sono solo piccole storie, ma anche dei veri e propri esercizi di yoga: come le crei? Nasce prima la sequenza delle posizioni oppure la fiaba?

Nella costruzione delle filastrocche da animare sono partita dal personaggio-posizione centrale, poi ho costruito la sequenza e in seguito il testo. La caratteristica principale dei bambini è la dinamicità. La pratica yoga a quell’età deve rispettare la loro esigenza di movimento. La sequenza fluida favorisce la concentrazione.

Non è facile costruire sequenze di questo tipo e abbinarle a un testo coerente e rispettoso del senso profondo della posizione/animale/elemento centrale. La parte più facile è la metrica. Se dovessi misurare in dosi la composizione di queste filastrocche, direi che la parte delle sequenze e del contenuto simbolico è prevalente rispetto a quella del testo.

LEGGI LA SECONDA PARTE DELL'INTERVISTA SU LE VIE DEL DHARMA

 


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La Redazione Le Vie del Dharma ha ideato e sta facendo crescere leviedeldharma.it, la guida online ai sentieri dello yoga.Le Vie del Dharma è un portale dedicato a diffondere la cultura yogica, spiegandola a curiosi e principianti e fornendo approfondimenti e formazione per i più esperti.  Forti delle rispettive esperienze, la Redazione e i... Leggi la biografia

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