5 consigli per diventare più minimalista
Psicologia e Crescita Personale
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Si sente frequentemente parlare di minimalismo e di quanto questa filosofia di vita possa renderci più felici. Ma qualsiasi 'tecnica' di decluttering per liberarsi del superfluo non potrà mai rivelarsi davvero efficace e duratura se, alla base, non abbiamo modificato il nostro atteggiamento nei confronti degli oggetti. Francine Jay, nel suo bel libro 'Il Minimalista', parte proprio da questo, dalle basi per modificare i nostri pensieri riguardo gli oggetti, per poi arrivare al metodo vero e non lasciare che il minimalismo sia solo la moda del momento ma che diventi un vero e proprio stile di vita. Ecco, quindi, 5 consigli utili per adottare una mentalità minimalista.
Tatiana Berlaffa
Ti è mai capitato di desiderare profondamente un oggetto, di non vedere l'ora di acquistarlo, di pensare che, possedendolo, potrai sentirti più felice, più bello o avere più successo? Una volta comprato, però, spesso accade che nessuna delle sensazioni che speravi di provare si manifesti realmente.
È capitato a tutti noi. Speriamo che, circondandoci di vestiti all'ultima moda, mezzi tecnologici sofisticati, oggetti di design e altro, nella nostra vita entri un po' più di felicità.
Ma, molto spesso, restiamo poi delusi da quello che davvero accade dopo un acquisto.
E se fosse vero proprio il contrario? Se avere meno (piuttosto che avere di più) ci facesse sentire meglio? Molti esperti di benessere, oggigiorno, la pensano in questo modo. E Francine Jay, nel suo libro Il Minimalista, ha elaborato un vero e proprio metodo (che chiama S.T.R.E.A.M.L.I.N.E.) per passare dalla fase di accumulo di oggetti a quella di semplicità, leggerezza e maggior felicità che solo il minimalismo può regalare.
L'approccio dell'autrice è molto interessante perché ci conduce passo dopo passo verso il minimalismo senza pretendere cambiamenti di vita radicali come molti altri, invece, ci suggeriscono.
L'idea di Francine Jay è che il decluttering (e il minimalismo che ne consegue) siano come una sorta di 'dieta'. Partendo in quarta, per ottenere più in fretta i risultati, in breve tempo arriveremo a sentirci affamati, deprivati e frustrati e, alla prima difficoltà, torneremo ad abbuffarci.
È per questo che l'autrice propone tecniche efficaci per modificare l’atteggiamento mentale e le abitudini per poi arrivare, a lungo termine, a riuscire ad avere e mantenere un approccio minimalista.
Una volta modificati i nostri pensieri sugli oggetti, anche il modo di prendere le decisioni cambierà e il minimalismo non sarà più una 'moda del momento' ma uno stile di vita.
Come cambiare quindi pensieri e atteggiamento nei confronti degli oggetti e uscire dagli automatismi che ci inducono ad acquistarne sempre di nuovi?
Ecco 5 consigli per 'cambiare mentalità' e diventare più minimalista.
1. Sono solo oggetti
Il primo passo per cambiare mentalità è togliere 'l'alone di mistero e importanza' che a volte attribuiamo ad alcuni oggetti. In fondo, si tratta soltanto di 'cose', niente più di questo. E non è nemmeno detto che, per il solo fatto di averli acquistati e possederli, siano davvero indispensabili.
Normalmente, possiamo classificare gli oggetti in 3 categorie:
- utili,
- belli,
- con valore affettivo.
Affinché un oggetto sia utile deve essere utilizzato. In casa nostra potrebbero esserci moltissimi oggetti potenzialmente utili ma se non li utilizziamo, di fatto, per noi non lo sono.
La seconda categoria è quella degli oggetti belli. A chi non piace essere circondato da oggetti d'arredo di design, decorazioni artistiche e 'cose' esteticamente belle? Anche se, bisogna ammetterlo, può capitare che acquistiamo qualcosa che ci sembra bello ma che, poi, passato l'entusiasmo iniziale, in realtà non ci piace più.
La terza categoria è quella degli oggetti con valore affettivo. È una categoria importante, che ci ricorda momenti belli e persone care. Ma anche all'interno di questa tipologia di oggetti spesso si creano 'accumuli' oppure ci ritroviamo a conservare cose che ci riportano ad alcuni momenti particolari della vita ma che, non è detto, abbiamo ancora voglia di ricordare.
Come prima cosa per acquisire una 'mentalità minimalista', fai un giro per casa e osserva gli oggetti che possiedi. Senza affrettarti ad eliminarli o a scegliere cosa conservare, renditi conto che si tratta soltanto di 'cose'. Possono essere sostituite, possono essere buttate oppure conservate. Ma sono solo oggetti, non determinano la tua vita né tantomeno chi sei.
2. Troppi oggetti generano stress
È un'idea a cui spesso non pensiamo ma che nasconde una profonda verità. Sin dal momento in cui acquistiamo un oggetto, ci troviamo proiettati in una dimensione di ricerca di informazioni, selezione e scelta che ci fa utilizzare molto tempo ed energie.
Ma non solo. Nel momento in cui possediamo gli oggetti, dobbiamo anche prendercene cura. Pulirli, riordinarli, aggiustarli se si rompono.
Spesso, per svolgere queste operazioni, ci è richiesto l'acquisto di altri oggetti. Vuoi conservare meglio i tuoi abiti? Ti servono i prodotti adatti per lavarli, stirarli, mantenerli in ordine dentro gli armadi e così via.
Senza rendercene conto ci troviamo ad accumulare. E l'accumulo genera stress.
Prova a pensare al tuo ambiente di lavoro e immagina 2 stanze: una ingombra di oggetti di ogni tipo e l'altra 'essenziale', con una semplice scrivania, una sedia e un arredamento 'minimal'. Quale preferiresti? Dove credi che riusciresti a concentrarti meglio e ad essere più produttivo?
3. Meno oggetti ti rendono più libero
Così come l'eccesso di 'cose' nel nostro ambiente domestico ci rende più stressati, allo stesso modo, un minor numero di oggetti di cui occuparci e 'pre-occuparci' ci fornisce maggiore libertà.
Per comprendere quest'affermazione, possiamo pensare a momenti molto particolari della vita come quello di un trasloco oppure quando partiamo per un viaggio.
Lo spostamento da una casa ad un'altra è una delle principali fonti di stress per l'essere umano. In larga misura, ciò è dovuto al fatto che, improvvisamente, ci troviamo di fronte a tutta la mole di oggetti accumulati da noi e dalla nostra famiglia negli anni. E la sola idea di dover prendere in mano, selezionare e impacchettare quell'insieme di 'cose' ci rende ansiosi e nervosi.
Un minimalista, invece, che possiede già soltanto gli oggetti essenziali per la sua vita e il suo benessere, di fronte ad una partenza o ad un trasloco si sentirà molto meno in ansia.
Sarà quindi molto più libero di viaggiare e di trasferirsi.
Il fatto di avere molti oggetti limita quindi anche il nostro 'raggio d'azione' e la possibilità di cambiamento? Spetta a te trarre le tue conclusioni da questi esempi.
4. Impara a separarti dagli oggetti
'Il tetto si è bruciato: ora posso vedere la luna.'
Mizuta Masahide (1657 -1723)
Questo famoso haiku giapponese ben rappresenta l'idea buddista di distacco dalle cose terrene.
Il poeta che l'ha scritto, invece di disperarsi perché la sua casa è andata a fuoco, se ne rallegra poiché, in questo modo, ha visto una cosa molto più importante di tutti gli oggetti materiali che ciascuno di noi può possedere: cioè la luna.
Senza arrivare a sentimenti così estremi e difficili da comprendere appieno per noi occidentali, possiamo comunque imparare qualcosa da questo insegnamento di rinuncia ai beni terreni che è al centro del buddismo zen.
Per avvicinarci ad una simile filosofia, può essere utile ripensare a quando, magari da ragazzi, abbiamo fatto campeggio. In quelle occasioni, quante poche cose avevamo con noi? Quanto ci bastava una tenda sopra la testa e alcuni semplici vestiti dentro lo zaino? Non provavamo forse un senso di leggerezza sia fisico che mentale nel lasciare la maggior parte dei nostri oggetti a casa e nel restare solo con ciò che era davvero indispensabile in quel momento?
Spesso siamo convinti di avere bisogno di molte cose. Ma la verità è che non è così. E possiamo imparare a separarci a poco a poco di tanti di questi oggetti non funzionali al nostro benessere perché tanto, prima o poi, dovremo separarcene comunque.
Prima lo facciamo e prima lasceremo spazio a quelle che sono davvero le cose (e le persone) importanti della nostra vita.
5. Pensa 'ecologico'
'Vivi in modo più semplice, così che gli altri possano semplicemente vivere.'
Mahatma Gandhi
Questa frase, attribuita a Gandhi, potrebbe, da sola, convincere anche i più scettici che il minimalismo sia non solo una scelta ma anche un dovere nei confronti dell'umanità intera.
Noi occidentali viviamo in una 'parte del mondo' in cui possiamo scegliere. Possiamo avere molto più di quello che ci è necessario e vivere nell'abbondanza.
Come ormai sappiamo, le risorse del pianeta, però, non sono infinite e molti dei comportamenti che abbiamo adottato nel corso della nostra storia si sono rivelati dannosi per la nostra terra e per le persone meno fortunate di noi.
Senza eccedere con il moralismo, non possiamo, però, non tenere conto del fatto che qualsiasi scelta noi facciamo come consumatori questa avrà un impatto sul pianeta e sugli altri esseri viventi. Ogni oggetto acquistato, dal cibo ai prodotti tecnologici al vestiario, ha richiesto energia e risorse naturali per essere prodotto e, terminato il suo utilizzo, dovrà anche essere smaltito.
Ogni volta che compriamo qualcosa riflettiamo perciò sul fatto che ci serva davvero e su come e da chi esso è stato prodotto.
Oltre a renderci più liberi come individui, sarà anche il nostro piccolo contributo per un benessere collettivo più grande.