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Animali e botti di Capodanno: i consigli del Veterinario

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Animali e botti di Capodanno: i consigli del Veterinario

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Animali e botti di Capodanno: i consigli del Veterinario
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Cinzia Ciarmatori, medico veterinario, ci dà in questo articolo degli utilissimi consigli su come comportarci a Capodanno: una festa tanto amata dalle persone ma così temuta dagli animali.


Cinzia Ciarmatori

Anche quest’anno, con sempre maggiore anticipo come i panettoni sugli scaffali dei supermercati, ricominciamo con il problema dei botti di Capodanno, scoppiati senza grosse eccezioni di luogo e di orario.

Lo sanno ancora meglio tutti coloro che come me hanno scelto di condividere la loro vita con un animale e che si ritrovano con un cane, da sempre ben felice di uscire, che scappa a nascondersi non appena gli mostriamo il guinzaglio e non ne vuole sapere di allontanarsi da casa. Magari riusciamo a convincerlo, ci accompagna fuori e poi, all’ennesimo botto improvviso che ci fa saltare entrambi dallo spavento, ha una reazione talmente forte e incontrollata di paura da cercare in tutti i modi di scappare anche a rischio di farsi male fisicamente, oppure si pianta a terra pietrificato e non riesce più a muoversi di un passo.

E che dire del gatto che non riusciamo più a vedere perché trascorre le giornate nascosto sotto al letto o nell’armadio? E del coniglio che corre ad infilarsi sotto al divano e non ne vuol sapere di uscire neanche se lo chiamiamo con del profumatissimo fieno alla camomilla, da sempre il suo preferito? Per non parlare del pappagallo e delle sue grida ininterrotte di terrore…

 

I botti di fine anno per un animale

Solo il pensiero dell’avvicinarsi dei festeggiamenti di fine anno diventa un vero problema, lo dimostrano le decine e decine di articoli sull’argomento che compaiono su siti, blog e riviste, è evidente che si tratta di un argomento di grande interesse e i motori di ricerca lo sanno bene! Così come lo sanno bene i Medici Veterinari Comportamentalisti, senz’altro le figure di riferimento nei casi di gravi fobie e in quelli in cui le reazioni di panico e paura possono provocare danni all’animale.

In tali situazioni il miglior consiglio è quello di non aspettare di arrivare a pochi giorni dalla fine dell’anno ma piuttosto di muoversi in anticipo, cercando un professionista serio e di comprovata esperienza a cui affidarsi.

Del resto anche nei casi più “lievi” non aspettare il 31 Dicembre per ricordarsi che il cane, il gatto, il coniglio, il pappagallo, porcellino d'India o il criceto che vivono con noi potrebbero non avere proprio nulla da festeggiare e non aspettare di trasformare la loro serata in un incubo, potrebbe essere utile.

La paura è un’emozione universale e che condividiamo con individui di altre specie, se riflettiamo con sincerità e autenticità su come ci sentiamo quando abbiamo paura, cosa proviamo sia fisicamente che psicologicamente, possiamo senza difficoltà comprendere cosa possa provare un animale di fronte a stimoli immotivati, illogici, improvvisi e assordanti come i botti di fine anno (senza contare poi che l’udito degli animali, con le dovute differenze di specie, è molto più sviluppato del nostro).

cane gatto

E allora che fare?

Io direi di iniziare con le cose più semplici, che sono quasi sempre le migliori: giochiamo d’anticipo e creiamo un’alleanza con il Medico Veterinario che non c’è solo quando gli animali non stanno bene, ma che dovrebbe piuttosto essere un facilitatore nella relazione con le altre specie, aiutarci a tradurre ciò che non capiamo e guidarci per instaurare una comunicazione coerente ed efficace.

Chiediamogli per tempo come dovremmo comportarci nel nostro caso specifico, non con un cane, un gatto o un coniglio generico, ma con quel cane, quel gatto, quel coniglio, nella nostra situazione precipua.

Il Rescue Remedy, il prezioso rimedio di emergenza sapientemente messo a punto dal medico inglese Edward Bach, può senz’altro esserci d’aiuto se cominciamo a metterlo a disposizione degli animali con cui viviamo almeno da metà dicembre, e sicuramente una somministrazione più frequente l’ultimo dell’anno può rendere meno traumatico superare le ore che ci separano dal nuovo inizio, ma ad un patto: farmaci, rimedi floreali, rimedi fitoterapici, rimedi omeopatici non vanno considerati come strumenti per risolvere un problema e sollevare la nostra coscienza, quanto piuttosto come alleati per affrontare insieme ai nostri animali conviventi una situazione di disagio che li riguarda (e della quale, per inciso, siamo la causa…):

  • restando con loro (e di certo non li lasciamo soli, né li releghiamo fuori in balcone o in giardino e men che meno lasciamo un cane in preda allo spavento legato da qualche parte mentre noi ci divertiamo...)
  • proteggendoli con ogni mezzo e misura
  • facendo scelte responsabili
  • rassicurandoli con la nostra presenza e la nostra comunicazione verbale e non
  • prendendocene cura.

Non è questo del resto che chiediamo per noi stessi in una relazione?!

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Articarmonie animaliolo scritto da Cinzia Ciarmatori.

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Cinzia Ciarmatori
Cinzia Ciarmatori è un Medico Veterinario, laureata col massimo dei voti con una tesi sul comportamento in cattività della scimmia ragno... Leggi la biografia
Cinzia Ciarmatori è un Medico Veterinario, laureata col massimo dei voti con una tesi sul comportamento in cattività della scimmia ragno colombiana, una specie minacciata nel suo ambiente naturale.Si occupa da oltre dieci anni di specie esotiche e selvatiche, ma non solo.Ha conseguito il General Practitioner Certificate in Exotic Animal... Leggi la biografia

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