Ansia da transizione? 6 regole per affrontarla
Psicologia e Crescita Personale
Psicologia e Crescita Personale
A tutti sarà capitato di trovarsi in un momento di "transizione". Solo che mentre ci si trova "dentro" a questo momento, anziché vederlo come un passaggio da uno stato ad un altro, sembra più di essere bloccati anziché in transito, e non si bene cosa si deve fare, e come comportarsi.
Barbara Monti
A volte nella vita ci troviamo nel pieno di qualcosa, completamente immersi nel suo svolgimento, e lì vanno tutte le nostre energie. L’attenzione è pienamente lì, così come i pensieri e i programmi, e di conseguenza lì convergono le nostre forze. Di certo uno sforzo impegnativo e intenso, ma per un verso un processo piuttosto semplice e lineare: so cosa devo fare e lo faccio.
Ma non sempre è così. Ci sono altre volte infatti, in cui ci troviamo in un momento di passaggio fra una cosa e un’altra: un cambiamento di lavoro o di studio, un trasloco, un trasferimento, la fine di una relazione o l’inizio di una relazione, la pensione… Oppure in una fase interiore di trasformazione: da bambino ad adolescente, da ragazzo ad adulto, da single a coppia, da ragazzina a donna con il primo ciclo, da fertile a non più fertile, da individuo a genitore…
La forza del cambiamento: qui e ora
Sono momenti di transizione, e spesso vengono vissuti con ansia.
Qualsiasi cambiamento di per sé comporta un lasciare andare il vecchio per andare incontro al nuovo; e questo nuovo, per definizione, è sconosciuto. L’ignoto ci fa paura, è accompagnato da mille interrogativi, non si può prevedere né tenere sotto controllo. Come quando si percorre un lungo ponte, non si è più nel luogo dal quale siamo partiti, non ancora in quello dove arriveremo: di fatto ci si trova in un non-luogo.
Per molte persone questo non-luogo rappresenta uno spazio di vulnerabilità alla quale non si è abituati. Fino a poco prima si sentivano al sicuro, con i piedi saldi e la certezza di avere chiaro cosa c’era da fare e come; poco dopo si ritrovano insicuri, dubbiosi e con la sensazione che manchi la terra sotto ai piedi. Non è solo il momento a essere difficile, è questa sensazione di impotenza e vulnerabilità a risultare quasi insopportabile.
Mettiamo in dubbio noi stessi, le nostre capacità, addirittura il nostro valore come persona, diventando eccessivamente critici e severi verso noi stessi. A volte perfino inclementi e punitivi. Ci sentiamo sfasati per l’appunto, fuori fase.
Cambiare dentro, cambiare fuori
In realtà la transizione è una fase vera e propria, significativa come le altre, ma con delle regole tutte sue. Proviamo a definire alcune di queste regole in modo da rendere l’esperienza meno spaventosa, più utile e più condivisa: di fatto la vita è piena, per tutti, di questi momenti, e imparare a cavalcare l’onda è un’arte che continuerà a tornare utile molte volte.
Le 6 regole dei periodi di transizione
1) Va tutto bene
Non ho qualcosa che non va, non c’è niente che non va, sono in un momento di transizione.
2) Accogliere
Più combatto questo periodo con impazienza, e più vorrei che finisse presto, più soffro. Se invece accolgo questo momento con morbidezza, dandomi spazio e tempo per la trasformazione che richiede, riuscirò a comprenderne il senso saprò viverlo al meglio non sarà finito.
3) Accetta quello che senti
Dubbio, incertezza e vulnerabilità sono prerogative normali di ogni momento di passaggio.
4) Puoi dirlo con semplicità
Fingere di stare benissimo e non parlare con nessuno diventa faticosissimo; anche se non riesco a spiegare con chiarezza ciò che sento perché non so definirlo nemmeno io, ammettere anche con un semplice “è un momento di cambiamento, ho bisogno di tempo per capire” può essere di enorme sollievo.
5) Sei in viaggio
Ogni fase di transizione è utile per portarmi al nuovo, anche alla nuova persona che sarò una volta giunto dall’altra parte. Non mi sono perso, sono in viaggio; questa terra sconosciuta che attraverso presto farà parte di un nuovo paesaggio familiare.
6) Sii buono con te stesso
Sviluppando un atteggiamento amorevole verso me stesso, sarò più paziente con gli altri nei loro momenti di vulnerabilità.