Ansia per il futuro? No grazie! Ma come?
Psicologia e Crescita Personale
Psicologia e Crescita Personale
Quando pensiamo al futuro spesso siamo assaliti dall'ansia. Perché? Ne parliamo in questo articolo, prendendo le mosse dal libro Psicologia Rapida per Principianti, che si prefigge lo scopo di svelare i meccanismi basilari della psiche e quindi anche di quelli predisposti alla creazione di ansie e paure.
Katia Prando
Da dove nasce la paura del futuro?
Innanzitutto esistono varie forme di paura del futuro e dipendono dalla situazione esistenziale di partenza di ognuno. Per esempio:
- se non hai un lavoro, avrai paura di non trovarne uno;
- se vuoi avere figli, avrai paura di non riuscire ad averne;
- se fai fatica ad arrivare a fine mese, avrai paura di non riuscirci il mese prossimo e quello dopo ancora;
- se sei solo avrai paura di non trovare la tua anima gemella;
- e poi c'è una paura più insidiosa ancora, che è quella di rimanere di ammalarsi o di non essere più autosufficienti.
Sono tutte proiezioni che riguardano un ipotetico scenario futuro, ma non hanno nulla di certo nel presente. Sicuramente, capire che cosa origina la tua paura del futuro è già un buon punto di partenza per poterla tenere sotto controllo, ridurre e infine dissolvere.
Timore naturale del futuro
Va subito detto che temere il futuro è pressoché naturale e proprio per questo siamo spinti a comprarci una casa, a mettere da parte i soldi per i tempi bui, a scegliere il posto migliore in cui vivere ecc. Ma si tratta di azioni a scopo previdenziale che non occupano in modo costante il nostro pensiero. In questo caso infatti si parla di timore naturale del futuro.
Ma esistono altri due livelli più accentuati di paura del futuro che non portano a un esito positivo (ossia all'essere previdenti) bensì ci spingono ad avere pensieri ansiogeni e a compiere azioni irrazionali.
Timore elevato del futuro
Se siamo eccessivamente timorosi del futuro, una sensazione di insicurezza penetra in molti nostri pensieri e condiziona i nostri programmi di vita a medio e lungo termine, spingendoci a dedicare buona parte del nostro tempo e delle nostre energie alla conquista di sicurezze.
I pensieri di insicurezza futura sono di due tipi:
- timore di non raggiungere le sicurezze a cui aspiriamo;
- timore di perdere le sicurezze già acquisite.
L'errore principale che commettiamo quando abbiamo un elevato timore del futuro è cercare di ottenere sicurezze future. Il sottile sentimento di insicurezza causato dal timore del futuro non si elimina acquisendo sicurezze. Il contrario dell’insicurezza non è la sicurezza, ma la non-insicurezza. Bisogna, dunque, ridurre la nostra insicurezza lavorando all'interno di noi.
Timore ansioso del futuro
Quando all'elevato timore del futuro si aggiunge l'ansia, ecco nascere il “timore ansioso del futuro”. Ci si preoccupa con ansia di avvenimenti futuri a breve termine: di un esame, per esempio, di un viaggio, di una cerimonia, di un acquisto, di una visita, ecc.
La preoccupazione ansiosa crea più danni del timore elevato del futuro perché può portare allo sviluppo di qualche malattia psicosomatica.
Effetti collaterali dell'ansia
L'effetto collaterale più dannoso dell'ansia è senz'altro il limite che impone alla nostra espansione. Anziché cercare di esprimerci al massimo delle nostre capacità e potenzialità, ci ritroviamo bloccati in relazioni che non ci appagano (per paura di restare soli) e in lavori che non ci gratificano (per paura di non riuscire a guadagnarci da vivere diversamente), solo per fare due esempi.
Cosa fare in caso di ansia?
L'autore di Psicologia Rapida per Principianti offre un approccio per la risoluzione di ansia, paura e molto altro che si basa sulla riduzione della timorosità.
Riduzione della timorosità
Ogni paura ha una sua terapia specifica, ma vi è un semplice metodo che può andare bene per moltissimi timori: la desensibilizzazione sistematica.
“Se vogliamo ridurre il nostro timore del futuro, dobbiamo lavorare sulla nostra insicurezza (che ci spinge a cercare sicurezze future) per ridurla. E dobbiamo lavorare sulla nostra capacità di concentrarci sul presente, di vivere nel presente, di gioire del presente (in modo da non pensare troppo al futuro). E dobbiamo aumentare la nostra capacità di adattarci al nuovo (in modo da non temere eventuali sorprese future). E dobbiamo lavorare sul nostro Io per rinforzarlo ed avere così maggiore capacità di accettare eventuali difficoltà future. Ridurre i propri timori non è difficile. Basta volerlo. Basta applicare le tecniche psicologiche adatte. Basta perseverare.”
Conoscere se stessi come autoterapia
Un buon metodo per ottenere tutto questo consiste per esempio nel fare letture costruttive. Chi si dedica alla propria crescita personale sa bene che non si finisce mai di imparare e spesso è proprio nei libri che possiamo attingere preziosi insegnamenti. Non è detto che un libro ci risolva il problema, ma basta che ci offra una riflessione illuminante o un punto di vista diverso dal nostro per dire che è valsa la pena leggerlo. Ci sono tante cose che diamo per scontate ma leggerle nero su bianco ha l'effetto di aprirci gli occhi una volta per tutte.
La paura del futuro è una creazione mentale. Già rendersene conto può aiutarci ad affrontare questo demone. Perché finché il futuro non diventa presente resta solo un'ipotesi.
Se conosco il potere della mente, posso attivarlo per contrastare l'ansia con pensieri costruttivi che mi tranquillizzano, che mi fanno pensare alle cose belle – reali – che costituiscono il mio presente. Uscire dai loop mentali che ci portano continuamente a immaginare scenari apocalittici non sembra facile. Quando ci siamo dentro sono l'unica cosa che esiste. E ci sembrano già reali. Ma non è così e riconoscerlo ha il potere di sgretolarli e dare luce al presente.
Il futuro non esiste, non serve temerlo. Bisogna affinare la capacità di gioire a partire dalle piccole cose della vita che sono presenti e reali. Sono proprio queste cose (non esclusivamente materiali) a farci sentire non-insicuri e quindi saldi di fronte al futuro. Una buona conoscenza di se stessi aiuta.
Se non sai da dove nasce la tua emotività è bene scoprirlo. Se non sai perché reagisci in un certo modo a una critica, è bene scoprirlo. PSICOLOGIA RAPIDA PER PRINCIPIANTI rappresenta un primo sguardo sulla tua realtà interiore e ti guida alla scoperta delle tue emozioni.
Strategie pratiche per gestire l'ansia
Oltre a lavorare sulla propria interiorità e sul controllo della mente, ci sono tecniche pratiche per gestire l'ansia che vanno dalla corsa alla meditazione alla digitopressione, solo per citarne alcuni. Clicca sui link per scoprirne di più e trovare il tuo modo di stare meglio ed essere felice.
PROVA ANCHE I FIORI DI BACH