Cosa significa essere Genitori Consapevoli?
Psicologia e Crescita Personale
Psicologia e Crescita Personale
Il punto di vista di Bruce Lipton sul significato di essere genitori consapevoli. Dal bestseller "L'Effetto Luna di Miele" uno splendido articolo per trarre ispirazione e sostegno nell'educare e crescere figli consapevoli.
Redazione Scienza e Conoscenza
Tratto da L'effetto luna di Miele di Bruce Lipton
Sono il primo ad ammettere che non ero pronto a diventare genitore, e che ignoravo l’importanza dei genitori (contro quella dei geni) nello sviluppo infantile. Col pieno senno di poi, ci sono molte cose che come padre vorrei cambiare, se potessi tornare indietro. Adesso, quando vedo le mie figlie e i miei generi allevare i propri figli con piena consapevolezza, così che loro, a differenza del nonno, non avranno bisogno di riscrivere un’imponente programmazione negativa, mi chiedo come abbia potuto essere così ignorante.
Mi viene in mente la descrizione che Bharat Mitra fa dell’agricoltura biologica, che potrebbe valere anche come descrizione della genitorialità consapevole: «Com’è bella. Com’è naturale. Com’è semplice».
Così semplice che la psicoterapeuta britannica Sue Gerhardt in Why Love Matters: How Affection Shapes a Baby’s Brain [Perché l’amore è importante: come l’affetto modella il cervello di un bambino; N.d.T.] non potrebbe essere più nel giusto quando scrive:
«Più di ogni altra cosa, la mia ricerca mi porta a credere che, se la volontà e le risorse sono disponibili, non è necessario che i danni arrecati a una generazione vengano trasmessi alla successiva: un bambino danneggiato non deve per forza diventare un genitore che danneggia a sua volta»
Non c’è niente di inevitabile nel trasmettere la cattiva genitorialità di generazione in generazione, e l’importanza dell’infrangere questo ciclo non sarà mai sopravvalutata.
Negli anni ’90 James W. Prescott, ex direttore del dipartimento Child Health and Human Development [Salute infantile e sviluppo umano; N.d.T.] del National Institutes of Health [Istituto Nazionale della Sanità; N.d.T.], ha concluso che le culture più pacifiche della Terra sono caratterizzate da genitori che mantengono un ampio contatto fisico e amorevole con i propri figli (ad esempio portando i neonati sul petto e sulla schiena per tutta la giornata).
Inoltre, queste culture non reprimono la sessualità degli adolescenti, vedendola piuttosto come uno stato naturale dello sviluppo che li prepara a relazioni adulte di successo. Prescott, inoltre, ha scoperto che i bambini (e gli animali) che non sperimentano un contatto amorevole sono incapaci di inibire gli ormoni dello stress, incapacità foriera di comportamento violento.
Egli afferma: «Come neuropsicologo dell’età evolutiva ho dedicato una grande quantità di studio alla peculiare relazione tra violenza e piacere, e adesso sono convinto che la deprivazione del piacere sensoriale fisico sia la principale causa profonda della violenza».
La convincente ricerca di Prescott è stata ignorata nelle società “avanzate” in cui il naturale processo della nascita è stato medicalizzato e i neonati sono separati dai genitori per lunghi periodi, si sostiene che bisogna lasciar piangere i bambini piccoli per non viziarli, i genitori incitano i figli a ottenere risultati migliori dicendo loro che non sono abbastanza bravi e, credendo che i geni siano il destino, lasciano che i figli si sviluppino da soli.
Tutti questi innaturali comportamenti parentali sono una ricetta per alimentare l’ininterrotta violenza su questo pianeta. Portare la consapevolezza della gente a focalizzarsi sul fatto che il potenziamento individuale, la genitorialità consapevole e la pace planetaria sono connessi tra loro è stata una strenua lotta, nonostante tali connessioni siano state dimostrate da ricerche fondate. Ma io credo che a dispetto delle crisi globali, il messaggio di pace e olismo, ancorato nelle moderne revisioni del pensiero scientifico tradizionale, sia finalmente stato avvertito.
Indice della crescente consapevolezza generale è che una versione della “nuova scienza”, un’integrazione di fisica quantistica, epigenetica e genitorialità consapevole che ho descritto in La Biologia delle Credenze, ha ricevuto due premi come segno di riconoscimento della sua capacità di creare la pace in questo mondo. Il primo è stato il Goi Peace Award 2009 assegnato annualmente per i «...contributi straordinari volti alla realizzazione di un mondo pacifico e armonioso per tutta la vita sulla Terra».
Hiroo Saionji, presidente della Goi Peace Foundation, ha spiegato che il messaggio della “nuova scienza” sul potenziamento individuale riguarda qualcosa di più del potenziamento individuale:
«[Questa] ricerca … ha contribuito a una comprensione più ampia della vita e della vera natura dell’umanità, mettendo vasti strati della popolazione in grado di assumere il controllo della propria vita e diventare responsabili co-creatori di un armonioso futuro planetario».
Il secondo riconoscimento pubblico della “nuova scienza” è stato il Thousand Peace Flags Award [Premio delle mille bandiere per la pace; N.d.T.] 2012, assegnato dalla Mil Milenios de Paz (Mille millenni di pace) e dalla Fundación PEA (Pace, Ecologia e Fondazione artistica), organizzazioni sponsorizzate dalle Nazioni Unite. È facile affondare nei propri drammi e nei propri sforzi per costruire relazioni di successo, ma questi premi collocano tali drammi in un contesto molto più vasto e molto più significativo.
La promessa della “nuova scienza” non è soltanto un mondo in cui non ci sono relazioni co-dipendenti né alcun bisogno di trovarsi alle prese con quattro menti in una relazione, ma anche un mondo senza violenza, perché tutti i bambini ricevono la cura di cui hanno bisogno per crescere vigorosamente e creare un mondo migliore.