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Pensieri Negativi: come liberarsene subito!

Psicologia e Crescita Personale

Pensieri Negativi: come liberarsene subito!

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Pensieri Negativi: come liberarsene subito!
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Chi di noi, ogni tanto, non si fa prendere dall'ansia e dai pensieri negativi? Ma liberarsene è possibile. Ecco alcuni consigli utili e pratici per svuotare la mente dal pensiero negativo. Accettando il fatto che sia impossibile non avere pensieri negativi e che la nostra mente sia un po' come una scimmietta che corre da un pensiero all'altro senza sosta, cerchiamo di comprendere come liberarci da pensieri e preoccupazioni che spesso sono inutili oltre che dannose.


Tatiana Berlaffa

Pensieri negativi, preoccupazione, ansia, paure. Chi di noi non ha mai sperimentato almeno qualche volta nella vita, simili sensazioni spiacevoli?

Ebbene sì, è quasi impossibile non averle mai provate. Sin da piccoli percepiamo queste emozioni e, nei casi più fortunati, impariamo a conviverci e a gestirle, nei casi meno fortunati, ce le trasciniamo e, a volte, ingigantiamo con il trascorrere del tempo.

Accettando il fatto che sia impossibile non avere pensieri negativi e che la nostra mente sia un po' come una scimmietta che corre da un pensiero all'altro senza sosta, cerchiamo di comprendere come liberarci da pensieri e preoccupazioni che spesso sono inutili oltre che dannose.

Stefanie Stahl, psicologa tedesca, viene in nostro soccorso nel suo libro 'Chi ha spento la luce?' nel quale ci fornisce diversi esempi e ci propone esercizi per liberarsi dai pensieri negativi, guarire il nostro "bambino interiore" e rafforzare l'autostima.

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I pensieri negativi

Non occorre che la nostra infanzia sia stata terribile o che abbiamo subito chissà quali soprusi perché nella nostra mente siano presenti dei pensieri negativi.

Pochi eventi infelici possono lasciare un segno indelebile nella nostra mente. Infatti, siamo geneticamente predisposti a prestare maggiore attenzione alle esperienze negative che a quelle positive.

Il motivo è semplice: ai fini della sopravvivenza, è più importante essere attenti ai pericoli piuttosto che alle cose che vanno già bene. Se ci ragioniamo, quest'idea non è difficile da comprendere. Un uomo primitivo doveva saper riconoscere il pericolo di una belva feroce in avvicinamento, una pianta velenosa da una innocua e così via perché ne andava della sua stessa vita.

Ora non viviamo più perennemente esposti a rischi di questo tipo ma il nostro cervello conserva, in parte, quell'istinto primordiale e noi dobbiamo ricordarcene quando pensiamo che 'TUTTO' vada storto.

Un esercizio per rafforzare i pensieri positivi

Nel momento in cui si rendiamo conto che questa è la nostra natura di esseri umani, possiamo adottare fin da subito qualche 'contromisura' per imprimere nella nostra mente anche tutto quello che ci capita di positivo.

Un buon esercizio è quello di tenere una sorta di 'diario della gratitudine'.

Ogni sera, prima di addormentarci, possiamo passare in rassegna la giornata, ricordarci di almeno 3 cose positive che ci sono capitate e di cui siamo grati e annotarle su un quaderno.

Il semplice fatto di scriverle, conferisce a questi stessi avvenimenti una maggiore importanza di quella che avrebbero se le pensassimo solamente. Il cervello ricorda meglio ciò che scrive di ciò che pensa soltanto.

Inoltre, ripetendo costantemente questo esercizio, la nostra mente sarà sempre più predisposta a ricordare il 'bello' che le capita quotidianamente e, se all'inizio trovare 3 cose per cui essere grati, può non essere sempre facile, a poco a poco lo diventerà sempre di più e noi ci sentiremo sempre più soddisfatti e meno in preda ai pensieri negativi e all'ansia.

 

 

Un pensiero negativo ricorrente

Un pensiero negativo può anche essere ricorrente e crearci davvero molto disagio. Spesso, questo tipi di pensieri negativi, derivano da convinzioni radicate dentro di noi e che si sono sviluppate nell'infanzia.

Spesso ci rendiamo conto (a posteriori purtroppo) di questi pensieri negativi perché abbiamo delle reazioni eccessive e improvvise che si impossessano di noi senza darci modo di controllare i nostri impulsi.

I pensieri negativi e l'ansia

Esistono dei periodi, nel corso della vita, in cui i pensieri negativi sono talmente presenti e vividi dentro di noi, che non riusciamo a liberarcene.

I pensieri negativi persistenti ci possono condurre facilmente ad uno stato di ansia, a pensieri di inadeguatezza che non ci consentono di vivere nella piena libertà come invece abbiamo il diritto e il potere di fare.

Prevenire è meglio che curare

Alcune persone sembrano essere meno portate ai pensieri negativi o, comunque, sembrano gestire meglio le situazioni, anche difficili che la vita propone loro. Com'è possibile?

Inserire nel proprio stile di vita alcune buone abitudini incide positivamente anche sui nostri pensieri, ormai è scientificamente dimostrato.

Il primo esercizio da sperimentare è quello descritto sopra, cioè tenere un diario delle cose positive che ci capitano ogni giorno e per cui vale la pena di ringraziare. 

Oltre a questo, per prevenire gli stati d'animo negativi, possiamo provare a:

1. Svolgere un po' di attività fisica ogni giorno

Tutti i medici sono d'accordo. Il movimento fa bene a corpo e mente. Mezz'ora di camminata (va bene anche posteggiare l'automobile lontana dal luogo di lavoro e raggiungerlo a piedi) quotidiana è uno scaccia pensieri negativi naturale e a costo zero.

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2. Meditare

Sempre più studi dimostrano gli  effetti positivi sul cervello di quest'attività semplice ma efficace che permette, nel tempo, di esplorare nuove possibilità e nuove risposte a quello che ci succede ogni giorno.

Se non hai mai provato, inizia semplicemente a concentrarti sul tuo respiro per 1 minuto. Puoi farlo anche in questo preciso momento. Utilizza un timer così non controllerai sempre l'orologio e non ti distrarrai.

Ogni volta che la tua mente si distrae, riportala al respiro. E' tutto qui. Ma dopo un po' di giorni, potresti sentire il desiderio di allungare i tempi e beneficiare di una maggiore calma e lucidità.

Prova 10 minuti di meditazione per iniziare e concludere la giornata!

  

 

3. Ritagliati del tempo per te

All'interno della settimana, assicurati di avere del tempo da dedicare a qualcosa che ti piace. Lo stress e un numero di impegni e 'doveri' eccessivo è terreno fertile per i pensieri negativi. Imparare a svagarsi, a uscire con persone divertenti, praticare un hobby o imparare un nuovo stile di ballo può essere una vera boccata d'ossigeno nella tua vita. 

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Come svuotare la mente dai pensieri negativi

Per uscire da situazioni critiche di ansia e pensieri negativi ricorrenti, esistono diverse tecniche. Alcune di esse possono sembrare anche semplici e banali ma, proprio in quanto semplici, vale la pena di provarle.

Poi, ognuno di noi troverà la strategia che più gli è utile e con cui più si sente a suo agio.

Ecco come eliminare un pensiero negativo in modo rapido ed efficace.

1. Concentrati su qualcos'altro

Può sembrare ovvio ma noi, molto spesso, in preda all'ansia, ce ne dimentichiamo. A mente lucida, però, dobbiamo interiorizzare quest'idea: il cervello non è in grado di fare più cose alla volta. Perciò se, nel bel mezzo di un'emozione negativa, la tua attenzione si fissa su qualcos'altro, non puoi contemporaneamente provare dolore.

Ad esempio, quando ti accorgi di avere un pensiero negativo o un flusso di pensieri negativi, distraiti obbligandoti a concentrarti sull'ambiente esterno, trova 10 cose di colore rosso oppure pensa a 10 paesi che inizino con la lettera B.

2. Cambia postura

I sentimenti e il nostro corpo sono strettamente collegati. Come puoi, quindi, eliminare i pensieri negativi? Se hai un determinato pensiero e ti trovi in una determinata posizione (di solito 'costretto', con le spalle e la testa abbassata oppure con il busto o la mascella rigida), fai 2 passi per sgranchire le gambe.

Oppure, se non puoi alzarti, allarga bene le spalle e il petto, alza lo sguardo, senti i piedi ben piantati a terra, respira profondamente.

Cambia atteggiamento 'fisico' e cambierai anche quello mentale. 

3. Fai un esame di realtà 

Spesso ci identifichiamo così tanto con le nostre convinzioni da non renderci conto che ci costringono a dare un'interpretazione della realtà che spesso non corrisponde al vero.

È' un buon esercizio, quando si 'innesca' in noi un pensiero negativo, ricollegarlo alla situazione in cui ci troviamo e prendere le distanze dal nostro pensiero, valutando anche l'ipotesi che non sia la realtà oggettiva.

Esempio: Il mio capo mi fa notare un errore che ho commesso.

La mia convinzione profonda potrebbe essere: Non posso fare errori! Devo essere perfetto! Non sono all'altezza!

Il mio pensiero negativo sarà: Il mio capo ritiene che non sia adatto a questo lavoro e vuole sostituirmi.

Strategia di difesa: mania di controllo e perfezionismo - farò tutto ancora con maggiore attenzione, sarò ancora più preciso e farò gli straordinari.

Esame di realtà: Analizzando con più distacco la situazione, la mia parte più razionale e adulta potrebbe arrivare a questa conclusione: 'Sai fare bene il tuo lavoro e continui a migliorare. Anche al tuo capo e ai tuoi colleghi capita di fare degli errori. Una parte di te reagisce in modo troppo sensibile alle critiche'.

Se riesci a mettere le giuste distanze tra quello che ti capita davvero e la tua interpretazione, resterai più calmo e potrai permetterti di imparare dai tuoi errori e di trattare te stesso e gli altri con comprensione e indulgenza, cogliendo l'imperfezione di tutti, non solo la tua.

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4. Scrivi

Se hai un problema serio che ti genera costantemente pensieri negativi, puoi decidere deliberatamente di occupartene per mezz'ora al giorno scrivendo le sensazioni che ti suscita, da cos'è provocato e come te ne puoi occupare per migliorare la situazione.

Terminata la mezz'ora, torna alle tue attività. La tua parte più adulta sarà 'tranquillizzata' dal fatto che te ne stai occupando e potrà rilassarsi nel resto del tempo.

Se durante il giorno ti ritrovi a ripensare comunque al tuo problema, puoi adottare un piccolo escamotage: mettiti un elastico al polso e, quando ti accorgi che stai 'rimuginando' sulla tua preoccupazione, cambia polso e poi torna alle tue attività ricordando a te stesso che, per mezz'ora al giorno, ti occupi già di quel problema.

5. Accetta il pensiero negativo

Uno dei principi cardine della filosofia buddista dice di accettare le cose così come sono. Senza dover diventare obbligatoriamente buddisti o studiare tale pensiero, si può far propria quest'idea molto semplice ma potente.

Psicologicamente si può decidere di 'accettare' quello che ci sta capitando senza opporvi resistenza. Se sei triste o arrabbiato o impaurito, ripeti dentro di te una frase simile a: 'Sì, è così'.

Queasto semplice pensiero è molto liberatorio, ti consente di rilassarti con quello che c'è. Perché, comunque, c'è.

Accetta di provare quel sentimento, esattamente com'è senza volerlo cambiare. La tua parte di te più indifesa e infantile si sentirà capita e potrà tranquillizzarsi. Prima accetti il tuo stato d'animo, prima questo potrà lasciare spazio ad altro. 

Diventare consapevoli dei propri pensieri e accettare lo stato di cose da cui si parte è il primo passo per cambiare.

6. Sii te stesso

I pensieri negativi, il senso di vergogna e le strategie di difesa che mettiamo in atto, hanno sostenzialmente lo scopo di proteggerci dagli attacchi, di farci apprezzare di più e di spingerci ad adattarci a una comunità. Spesso, però, chi ha convinzioni negative molto radicate e un sentimento d'inferiorità profondo, cerca di compensare con modalità che, seppur a prima vista possono sembrare protettive, in realtà, lo danneggiano.

Come possiamo superare le convinzioni negative

Ad esempio, chi si sente molto inferiore ed è vittima di pensieri negativi nei confronti di se stesso, può nascondere le proprie opinioni e i propri desideri, avere un comportamento aggressivo, sminuire gli altri o fuggire dalle relazioni.

Per imparare a sostenere e 'essere amici' di noi stessi, bisogna accettare il fatto di essere imperfetti. Se accetti tutte le parti di te, svilupperai un sentimento di appartenenza che non potrà essere scalfito da nessuna situazione esterna. E se sei a casa dentro di te, gli altri lo percepiranno e potrai accogliere ed essere indulgente anche con loro.

Perciò abituati a dire quello che pensi con modi garbati, dì di no quando senti che è meglio così (impara a dire di no!), assumiti la responsabilità delle tue convinzioni e del tuo comportamento, fai qualcosa di buono per te stesso e per gli altri, nonostante la paura, dì agli altri che hanno ragione quando effettivamente è così e, soprattutto, sii semplicemente contento e orgoglioso di te stesso perché quello che sei è abbastanza.

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Tatiana Berlaffa
Il mondo della comunicazione è il mio lavoro e la mia passione.Scrivo come blogger, giornalista freelance e social media editor.Prima di scrivere... Leggi la biografia
Il mondo della comunicazione è il mio lavoro e la mia passione.Scrivo come blogger, giornalista freelance e social media editor.Prima di scrivere di qualsiasi cosa, la provo in prima persona.Sono appassionata di tematiche legate al benessere e alla crescita personale. Amo le novità, viaggiare da sola e imparare lingue straniere.Tra i miei... Leggi la biografia

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