La medicina che sussurra alle cellule: scopriamo la low dose medicine
Cure Alternative
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Oggi è possibile curasi con farmaci efficaci che non hanno effetti collaterali. Parliamo di low dose medicine, medicina a basso dosaggio, conosciuta anche come terapia fisiologica di regolazione: per capire meglio di cosa si tratta pubblichiamo un'intervista a Max Corradi, autore del libro Curarsi a basso dosaggio senza effetti collaterali, apparsa su Scienza e Conoscenza 64.
Redazione Scienza e Conoscenza
In un’orchestra sinfonica ogni elemento conosce alla perfezione il proprio spartito e allo stesso tempo quello di tutti gli altri componenti. Tutti i maestri devono suonare a tempo e senza commettere errori: quando questo accade la musica fluisce melodica, armoniosa e leggera. Quando il ritmo si perde o una nota non è perfetta, il direttore d’orchestra corregge con un tocco di bacchetta: un gesto effimero, vibrato nell’aria, un tocco che nulla tocca, il quale però rimette ordine là dove questo era stato perturbato.
Allo stesso modo di un direttore d’orchestra opera la medicina lowe dose, o di regolazione, nel ripristinare l’equilibrio all’interno del sistema PNEI – ovvero l’orchestra del nostro corpo – i cui strumenti musicali sono gli ormoni, le citochine, le interluchine, i fattori di crescita, i neuropeptidi.
Max Corradi, omeopata ed esperto di lowe dose medicine, ci parla delle straordinarie possibilità di questa medicina, che ha il grande pregio di essere senza effetti collaterali.
Parliamo di low dose medicine, medicina a basso dosaggio, conosciuta anche come terapia fisiologica di regolazione: ci spieghi brevemente di cosa si tratta?
Si tratta di un approccio terapeutico innovativo che si basa sull’integrazione di varie terapie di medicina complementare come omeopatia e omotossicologia, e delle piu moderne scienze in ambito di Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia (PNEI) e biologia molecolare.
In essenza si puo’ definire la medicina low dose come la perfetta integrazione tra omeopatia, Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia (PNEI) e biologia molecolare.
Quali sono i rapporti tra questo tipo di medicina, l’omeopatia e l’omotossicologia?
La medicina Low dose o a basso dosaggio rappresenta l’ultimo passo di un percorso iniziato dal medico Samuel Hahnemann con la scoperta del metodo omeopatico unicista e cioè di diluizione e dinamizzazione o ‘attivazione’ di sostanze derivanti dal mondo vegetale, minerale e animale con lo scopo di ripristinare l’energia vitale dell’ individuo.
Percorso poi portato avanti dal medico Hans Heinrich Reckeweg con l’omotossicologia che ha come scopo principale quello di detossificare l’organismo e sostenere gli organi vitali con l’utilizzo di rimedi omeopatici complessi e cioè che comprendono diverse sostanze le quali agiscono in sinergia. Ma gia prima di loro il grande medico e alchimista Paracelso, il padre della Spagyria, aveva scoperto che è la dose di una qualsiasi sotanza a determinare se essa debba essere considerata un veleno o la cura per l’individuo.
A tutto questo la medicina a basso dosaggio integra e aggiunge il concetto terapeutico di ripristino fisiologico dell’organismo attraverso l’uso di messaggeri molecolari come le citochine, le interleuchine, i fattori di crescita e i neurotrasmettitori, basandosi sulle piu moderne conoscenze e studi fatti nel campo della biologia molecolare e della Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia (PNEI). Queste molecole, trattate col metodo di diluizione e dinamizzazione (metodo omeopatico), vengono rese dello stesso peso molecolare di quelle che il nostro organismo produce naturalmente e diventano fisiologicamente attive, ma senza effetti collaterali.
La medicina low dose agisce con l’infinitamente piccolo – ormoni (l’alfabeto delle ghiandole), citochine (l’alfabeto del Sistema Immunitario), neuropeptidi (l’alfabeto del Sistema Nervoso) a concentrazioni fisiologiche – sull’infinitamente piccolo – l’infinitesimale meccanismo biologico alla base della malattia e della salute. Puoi spiegarci meglio come funziona il nostro corpo, anche alla luce della visione PNEI e del cross talk?
Nel nostro organismo vi sono miliardi di cellule che comunicano tra di loro costantemente in modo fisiologico. Sappiamo che le citochine, gli ormoni, i fattori di crescita e i neuropeptidi opportunamente diluiti e dinamicizzati diventano attivi attraverso un meccanismo di sensibilizzazione e attivazione dei recettori cellulari.
Già dagli anni Settanta gli studi scentifici hanno dimostrato come queste molecole giocano un ruolo importante nel determinare la salute dell’individuo e che qualsiasi alterazione nella concentrazione di dette molecole puo’ diventare un ‘trigger’ o innesco della malattia, sia acuta che cronica. I più recenti studi sulla Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia (PNEI) hanno inoltre evidenziato che i fattori psicologici possono influenzare il nostro sistema nervoso, ormonale e immunitario e come lo stress influisca sul nostro benessere fisico e mentale.
Comprendere come funziona la comunicazione e l'interdipendenza di questi quattro sistemi (Psico-Neuro-Endocrino-Immunitario), è la chiave di lettura per l'identificazione dei meccanismi fisiopatologici che sono al centro di molte malattie. Ed e’ per questo che l’uso di citochine, ormoni, fattori di crescita e neuropeptidi in concentrazioni fisiologiche e attive possono diventare indispensabili per riportare l’individuo in uno stato di salute, senza alterare ulteriormente il sottile equilibrio che esiste tra i vari sistemi e apparati dell’ organismo.