Metodo Gerson: cibo e disintossicazione sono i pilastri per la cura e prevenzione del cancro
Cure Alternative
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Le strade per prevenire e curare il cancro sono fatte anche, e forse soprattutto, di consapevolezza. Il Metodo Gerson è uno dei percorsi possibili e che richiede tanta, tantissima consapevolezza, sia del paziente ma anche da parte del medico curante. Abbiamo intervistato a tal proposito Margaret Straus, nipote del famosissimo medico Gerson, l'inventore del noto Metodo Gerson.
Redazione Web Macro
Le strade per prevenire e curare il cancro sono fatte anche, e forse soprattutto, di consapevolezza.
Consapevolezza per lo stile di vita, per l'ambiente che ci circonda, per quello che mangiamo.
Il Metodo Gerson è uno dei percorsi possibili e che richiede tanta, tantissima consapevolezza, sia del paziente che decide di intraprenderlo ma anche di quanti condividono la vita con il paziente stesso, medico curante in primis.
Margaret Straus è nipote del Dr. Gerson (ideatore del Metodo) e figlia di Charlotte Gerson, co-autrice di “Guarire con il Metodo Gerson”.
Si prodiga da molti anni nel far conoscere il Metodo Gerson partecipando a seminari in tutta Italia. A lei abbiamo rivolto alcune domande in occasione dell'uscita di un nuovo libro sul Metodo Gerson.
È possibile curarsi con il Metodo Gerson in Italia?
Se si intende la presenza sul nostro territorio di una clinica Gerson, no. Stiamo progettando strutture che potranno insegnare il metodo, ma non ci sono ancora.
Il libro Guarire con il Metodo Gerson contiene le regole e le spiegazioni generali necessarie per il paziente e la sua famiglia utili a cambiare stile di vita e ripristinare la salute del paziente stesso. Molti l’hanno fatto da soli.
Il nuovo libro Metodo Gerson: nutrizione per guarire di Kathryn Alexander è più tecnico rispetto all'altro ed è particolarmente adatto al paziente curioso e intelligente ma anche a medici e terapisti.
Ciò detto, il “fai-da-te” non è raccomandato come non è saggio rivolgersi a medici che hanno poca esperienza. Siamo molto fortunati di avere un bravo medico autorizzato in Italia: è il Dr. Alessandro Nicolosi, che sa come applicare la terapia ad ogni patologia e particolarità del paziente, come tra l’altro, faceva il Dr. Max Gerson.
Per il momento l’unico centro europeo è il bellissimo Centro Gerson in Ungheria, vicino a Budapest (info@gerson.hu). Si soggiorna in clinica per 2 settimane, o anche soli sette giorni, per imparare “facendo” il Metodo sotto la guida di medici con molti anni di esperienza.
Come si guarisce con il Metodo Gerson?
Ci vuole molta determinazione e desiderio di guarire da parte del paziente che, in ultima analisi, è responsabile principale per la propria salute. Con questo Metodo, la consapevolezza da parte del paziente e l'adozione di un nuovo stile di vita sono fondamentali.
Ci vuole anche un supporto familiare. Idealmente la famiglia dovrebbe anch’essa cambiare alimentazione per non lasciar solo il paziente. A chi se la può permettere è vivamente consigliato un soggiorno in clinica. Nel Centro in Ungheria insegnano e praticano perfettamente il Metodo. Dopo, sotto la guida di un medico che conosce perfettamente il Metodo, si devono fare gli esami del sangue mensilmente perché si possa aggiustare gli integratori e la dieta secondo le necessità individuali.
Per malattie gravi, ci vogliono 2 anni di adesione al programma: prima per eliminare tutti i sintomi e poi per ristabilire la salute degli organi e del sistema immunitario di modo che non si ripresenti la patologia.
Qual è la terapia nutrizionale raccomandata dal Metodo Gerson?
L’alimentazione Gerson è ampia. Consiste in frutta e verdura fresca, cruda o cotta, e alcuni cereali. Tutto biologico e tutto preparato al momento. Non si fa uso di sale o grassi, a parte una minima quantità di olio di semi di lino.
Per le prime 6-12 settimane non si consuma nessuna proteina animale e dopo questo periodo soltanto piccole quantità di yogurt biologico, 0,1% grassi o quark biologico, senza sale o grassi. Ovviamente sono proibiti il fumo, l’alcol, lo zucchero o farine raffinate, the, caffè, e parecchie altre cose.
Le ragioni sono spiegate nei libri citati prima e i cibi permessi sono altrettanto elencati chiaramente. Per il Dr. Gerson, la malattia degenerativa, incluso il tumore, è causata da molti fattori, ma si possono riassumere in due categorie: le carenze (di vitamine, minerali, enzimi necessari per il corretto funzionamento del nostro corpo) e la tossicità (dovuto a ambiente, cibo intossicato, farmaci, ecc).
Il Metodo Gerson è noto anche perché comprende l'uso del clistere, tra cui quello anche a base di caffè. Ce ne può parlare?
Se l’alimentazione giusta è importante per via delle carenze da risolvere, la disintossicazione è altrettanto importante per effettuare una cura dell’intero organismo.
In tal senso, il clistere di caffè è l’elemento più controverso della terapia. Eppure è uno strumento terapeutico unico, ormai usato da moltissimi terapisti di medicina naturale. La caffeina stimola la produzione e rilascio di grandi quantità di bile dal fegato, e questo è il suo vero scopo: aiutare il fegato avvelenato a liberarsi di tossine nella bile attraverso l’intestino.
Perché man mano che l’alimentazione migliora il corpo elimina dalle cellule tossine immagazzinate da decenni. È un lavoro immenso e senza numerosi clisteri al giorno per molto tempo non sarebbe possibile. Inoltre è stato scoperto in studi di laboratorio che certi elementi nel caffè aumentano del 600% la produzione di glutatione S-trasferase, un enzima utilissimo per l’eliminazione di radicali liberi e tossine.
Qual è il ruolo dei succhi di frutta nel Metodo Gerson?
I succhi sono un’altra colonna portante del Metodo Gerson. Sono in realtà succhi di verdure, con le mele come unico frutto consentito. L’acido malico nelle mele verdi, tipo Granny Smith, estrae e rende solubili molti nutrienti presenti nelle verdure dei succhi (carote, foglie verdi, peperoni, cavolo cappuccio rosso, ecc) e quindi esalta le loro proprietà.
I succhi rendono disponibili moltissimi nutrienti che non si riuscirebbe a consumare dovendo mangiare e masticare la stessa quantità di verdure piene di fibra. Inoltre, i succhi disintossicano i reni e quindi adempiono a entrambi i lavori necessari per la cura: portano nutrienti per affrontare carenze e, meccanicamente, puliscono, o disintossicano, la parte idraulica dell'organismo.
Secondo la patologia, il paziente consuma da 8 a 13 bicchieri di succo al giorno; nei casi più gravi, ogni ora.
Il Metodo Gerson: la dieta intensiva per disintossicare il corpo
Il Metodo Gerson è consigliabile anche per chi è in fase cronica della patologia?
Praticamente tutti i pazienti che si rivolgono a questo Metodo sono in una fase cronica della loro patologia, alcuni addirittura terminali. Per questo motivo dev’essere applicato rigidamente e per un lungo periodo di tempo.
Prima l’organismo viene disintossicato e i sintomi gradualmente spariscono, ma poi inizia il lungo lavoro di ripristino cellulare e funzionale. Per questo motivo è imperativo non interrompere la terapia quando i sintomi scompaiono, ma continuarla finché il proprio sistema immunitario riesca a mantenere la salute senza il supporto costante dei succhi e dei clisteri.
Il successo del Metodo Gerson dipende non solo dalla determinazione e dalla costanza del paziente e dei suoi aiutanti, ma anche da quali e quanti danni il paziente abbia subìto dai trattamenti precedenti.