La Festa della Donna: oltre l'8 marzo, un riconoscimento quotidiano
Femminile Sacro

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La Festa della Donna non dovrebbe essere limitata all'8 marzo, un giorno che spesso assume un valore puramente commerciale e simbolico. Ogni donna può riconoscere dentro di sé che il proprio valore non ha bisogno di una data sul calendario per essere celebrato. Ma come siamo arrivati al punto di doverci ricordare, una volta all'anno, che i diritti delle donne sono ancora un tema da rivendicare? Non dovrebbe essere naturale riconoscere il ruolo della donna in tutti gli ambiti della società, al pari dell'uomo? E non è forse altrettanto naturale riconoscere che la femminilità possiede caratteristiche uniche ed essenziali al benessere collettivo? A cura di Daniela Calbucci
Redazione Web Macro
Una donna dovrebbe sentirsi protetta, rispettata, ascoltata ogni giorno. E ogni giorno dovrebbe poter esprimere la propria essenza senza doversi adeguare a modelli imposti.
Forse non è più il tempo di aspettare che il progresso ci salvi. Forse è giunto il momento che ogni donna prenda consapevolezza del proprio valore. Non siamo paragonabili a un uomo, né nelle caratteristiche fisiche e biologiche, né nelle modalità di pensiero e comunicazione. La nostra forza risiede nella capacità di sentire, accogliere e guidare, in una visione intuitiva e globale che abbraccia la vita in tutte le sue sfumature.
Un'altra idea di forza
Le donne non sono il "sesso debole". Sono una forza potente e complessa, non basata sulla sopraffazione fisica, ma su una resilienza profonda, capace di sostenere, educare e trasformare. La società ha spesso frainteso il concetto di parità, spingendo le donne a imitare modelli maschili, invece di valorizzare la propria unicità. Ma non abbiamo bisogno di replicare schemi che non ci appartengono: abbiamo bisogno di diritti che rispettino i nostri ritmi, la nostra biologia e la nostra capacità di cura, sia che siamo madri, figlie, compagne o semplicemente donne in cerca della propria realizzazione.
Oltre gli schemi imposti
Da sempre, ci siamo adattate agli spazi concessi, alle etichette imposte, ai ruoli predefiniti. Uscire da questi schemi può spaventare, perché significa affrontare giudizi, non solo dall'esterno, ma anche da dentro di noi. Quella voce interiore che ci critica, che ci dice di non osare, di non uscire dal conosciuto, è spesso più feroce di qualsiasi censura sociale. E proprio perché conosciamo bene il peso del giudizio, talvolta lo usiamo anche contro altre donne, in un circolo vizioso che ci indebolisce tutte.
Riscoprire la propria strada. Eppure, la vera forza femminile sta nella capacità di riconoscere ciò che ci fa stare bene e di seguirlo, senza paura. Come un marinaio che naviga seguendo le stelle, anche noi possiamo ritrovare la nostra rotta interiore. E il primo passo, spesso il più difficile, è accettare la nostra unicità senza sentirci inadeguate.
Se desideri avvicinarti alla tua forza ed espandere la tua energia femminile, ecco un dono per te dalla redazione di Sentiero Femminile: una meditazione tratta da Agenda Donna di Luna di Sajeeva Hurtado. Un piccolo gesto per ricordarti che la tua essenza merita di essere onorata ogni giorno, non solo l’8 marzo.
meditazione con Sajeeva Hurtado
