Impara a dare a tuo figlio il permesso di riuscire grazie agli strumenti dell’intelligenza linguistica
Educazione e Formazione
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Le parole di un genitore sono i mattoni attraverso cui un figlio costruisce le basi della propria crescita e della propria autostima. Possono sostenere, rassicurare e stimolare. Al tempo stesso possono ferire, allontanare e demotivare.
Redazione Web Macro
Le parole di un genitore sono i mattoni attraverso cui un figlio costruisce le basi della propria crescita e della propria autostima. Possono sostenere, rassicurare e stimolare. Al tempo stesso possono ferire, allontanare e demotivare. Proprio per il forte impatto che possono avere su bambini e ragazzi, è molto importante imparare a sceglierle secondo i principi dell’intelligenza linguistica.
L’intelligenza linguistica consiste nella capacità di capire e farci capire da chi ci ascolta, attraverso un uso consapevole ed efficace del nostro linguaggio.
Prendiamo ad esempio l’utilizzo dei verbi provare e cercare
Quando ci rivolgiamo a un bambino (così come a un adulto) chiedendogli di fare qualcosa o di smetterla di fare qualcos’altro, è molto meglio evitare l’utilizzo di questi verbi.
Per capire meglio cosa intendo ti racconto un breve episodio che ho citato anche nel mio libro Le parole per crescere tuo figlio.
Alla fermata dell’autobus una mamma esausta riprende suo figlio, che grida e corre senza tregua: “Andrea, cerca di fare un po’ il bravo!”. Ignorando la supplica, Andrea continua a correre e gridare.
Perché?
Probabilmente perché è la mamma per prima a essere poco convinta della sua stessa richiesta. Infatti ha usato il termine “cercare”, invitando Andrea a “cercare di fare il bravo”. E Andrea sa benissimo che si tratta solamente di un tentativo. Finché la mamma userà questa frase, lui potrà sempre sostenere di averci provato, ma di non esserci riuscito.
Di fatto, ogni volta che chiediamo ai bambini di provare, cercare, tentare… suggeriamo loro di fallire. Chi prova solamente a fare qualcosa non corre alcun rischio, quindi il più delle volte non si impegna a suficienza.
Anche in questo caso, come ogni volta che ti rivolgi a tuo figlio, una comunicazione corretta ed efficace parte da te.
Impara a dare a tuo figlio il permesso di riuscire cancellando dal tuo vocabolario i verbi provare e cercare.
Al loro posto sforzati di suggerire direttamente l’azione da svolgere.
Qualche esempio pratico?
“Cerca di non far arrabbiare tua sorella” diventa “Comportati bene con tua sorella”.
“Prova a stare un po’ ferma” diventa “Stai seduta bene”.
Le tue parole hanno davvero un peso importante. Ogni volta che nella vita tuo figlio riuscirà a fare qualcosa, sarà anche grazie alle parole che hai usato per comunicare con lui.
Scegliendo le parole giuste gli avrai dato il permesso di riuscire e avrai evitato di fornirgli una via di fuga o una blanda giustificazione, perché chi cerca solamente di fare qualcosa... difficilmente ci riesce.
L’intelligenza linguistica ci aiuta anche in questo.
Articolo di Alessio Roberti
