Superare e vincere i legami col passato: Antonio Bertoli spiega come fare @Vivi
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Antonio Bertoli, poeta e scrittore, uomo di teatro e performer, si occupa da sempre di poesia e di arte e della loro interazione con la società, la conoscenza, la psicologia del profondo e la guarigione. Bertoli sarà presente al Palacongressi di Rimini @Vivi con una conferenza prevista per l’8 maggio e un workshop il giorno successivo.
Redazione Web Macro
Antonio Bertoli, poeta e scrittore, uomo di teatro e performer, si occupa da sempre di poesia e di arte e della loro interazione con la società, la conoscenza, la psicologia del profondo e la guarigione. Bertoli sarà presente al Palacongressi di Rimini @Vivi con una conferenza prevista per l’8 maggio e un workshop il giorno successivo.
In questa intervista l'autore ci anticipa i temi della sua partecipazione @Vivi
Quali argomenti tratterai durante i tuoi interventi @Vivi?
Fornirò delle mie chiavi di lettura e degli strumenti per stare meglio, per dare corpo a quel giusto anelito alla realizzazione, al benessere fisico e psichico e all'espressione dell'autenticità e della creatività che sono proprie di ogni essere umano.
Analizzo il sistema della famiglia, che essendo tale risponde a dei precisi codici e a delle precise regole e norme: a partire dal sottosistema della fratellanza si possono già individuare tali regole e norme - e in definitiva il codice di legge che detta i contratti relazionali che ci vincolano al modello psicogenealogico della famiglia, quello che impedisce la libera realizzazione e detta il binario su cui si collocano tutte le soluzioni biologiche che chiamiamo impropriamente malattie.
Ecco quindi il contenuto del mio stage: psico-bio-genealogia, come ho chiamato la disciplina che ho messo a punto. Si tratta in sostanza di sistemica relazionale transgenerazionale (psicogenealogia) su cui è inserito e riconvertito tutto l'impianto della nuova medicina.
Il tema centrale del VIVI è il benessere di corpo, mente e spirito: pensi che sia in atto un processo di cambiamento verso una maggiore consapevolezza?
Le mutazioni evolutive richiedono molto tempo: accanto a situazioni di eccellenza - dove l'umano è davvero degno di rispetto e di encomio - sussistono ancora delle barbarie incredibili, come purtroppo accade di vedere ancora molto frequentemente oggi. Ma la buona notizia è che siamo, appunto, nell'infanzia dell'umanità e che siamo destinati a chissà quali meravigliose vette evolutive.
Forse ci ritroveremo a parlare di tutto questo su Aldebaran, un giorno, e ne parleremo come io oggi parlo della scoperta della psiche e dell'invenzione del padre. Accanto ad eccellenze e barbarie - astri e disastri - ci sono anche molte contraddizioni, segno preciso di una confusione che è un prodotto dei tempi: la maggiore consapevolezza è all'orizzonte, ma i percorsi sono confusi perché tutto sembra buono o va sperimentato quando siamo all'interno di una ricerca. Credo comunque che l'unico discrimine siano la profondità e serietà degli strumenti e del lavoro, l'autenticità di questi.
Sono convinto che bisogna assolutamente partire da sé, pulire in primo luogo i legami d'amore nevrotici che ci uniscono in modo perverso alla storia delle generazioni che ci hanno preceduto. Senza di questo non si può andare da nessuna parte: se non guarisco il mio legame con mio padre e mia madre - con i miei fratelli e sorelle, con i nonni e gli zii e zie - non posso andare molto lontano sul piano dell'espressione e dello stesso raggiungimento della mia autenticità e creatività. Resto vittima di un modello che mi offusca e che inconsciamente porto avanti, in una coazione a ripetere che non ha nulla a che fare con la coscienza. Credo che bisogna anzitutto sciogliere questi legami e poi rifondarli su basi più consone all'essere umano, a quello che siamo veramente: "solve et coagula", come dice l'alchimia”.
Ti chiediamo di salutare i lettori Macro elencando tre buone ragioni per seguire il tuo intervento al Vivi il Benessere.
Indico questi tre motivi:
- per avere una chiave di lettura utile e pratica che ci permetta di capire cosa ci impedisce di stare bene, sia sul piano psichico che biologico;
- per ricollocarsi nel processo della vita e del suo meraviglioso e grande fluire, oltre le nostre piccole storie di piccoli uomini, piccole donne e piccole famiglie: ricollegarsi alla grande famiglia umana e al suo centro motore creativo: stare bene è ritrovare la propria importanza e il proprio senso, la propria autenticità e creatività.
- per diventare gli uomini e le donne che siamo e smettere di essere quelli che ci hanno detto di essere.
Dopo Gurdjieff e la scuola di autoconoscenza di Silo, Antonio Bertoli incrocia la psicanalisi, si laurea sulle avanguardie storiche del Novecento, dirige teatri, fonda City Lights in Italia, pubblica libri, dirige collane editoriali, festival, lavora per circa 18 anni con Alejandro Jodorowsky (teatro, poesia, letteratura, esposizioni, stages di psicomagia e tarocco).
Collabora con F. Arrabal, L. Ferlinghetti, Ed Sanders, J. Baudrillard, D. Dumas e vari esponenti della cultura, della psicogenealogia e dell’arte contemporanea.
Con il Gruppo Macro ha pubblicato:
- Le Vere Origini della Malattia
- Come ci condiziona il Modello Familiare
- Alle origini della Malattia - Dvd
- L'Invenzione del Padre
Partecipa al seminario e al workshop di Antonio Bertoli presso Vivi il Benessere al Palacongressi di Rimini.