Un libro è un libro: NO all’Iva 22% per gli ebook
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Say NO to ebook discrimination. È tutto il mondo del libro, dagli editori agli autori, dai lettori, forti o deboli che siano, sino a chi lavora in casa editrice a dire NO con una foto, insieme e con forza alla discriminazione tra i formati del libro.
Redazione Web Macro
Say NO to ebook discrimination. È tutto il mondo del libro, dagli editori agli autori, dai lettori, forti o deboli che siano, sino a chi lavora in casa editrice a dire NO con una foto, insieme e con forza alla discriminazione tra i formati del libro.
Volti di persone note, meno note, italiani che leggono tanto, poco o che diventeranno lettori danno voce e corpo alla campagna #unlibroéunlibro, uniti nella richiesta di non penalizzare gli e-book e dalla volontà di dimostrare che una storia è una storia indipendente dal supporto di lettura.
L’iniziativa, promossa dall’Associazione Italiana Editori (AIE), lanciata da qualche giorno ha già attivato in poco tempo oltre 4mila conversazioni a tema #unlibroéunlibro e le immagini campeggiano sul sito www.unlibroeunlibro.org.
Anche il Gruppo Macro ha aderito ben volentieri a questa iniziativa.
Un mercato in continua crescita
Pollice in giù per tutti e un solo messaggio: “L’Europa considera il libro tradizionale e l’ebook in modo diverso: il cartaceo ha l’IVA al 4%, il digitale al 22%. Tutti coloro che amano i libri s’impegnano affinché siano trattati in modo uguale, indipendentemente dal loro formato”. È questo il momento: in Italia i device per la lettura digitale stanno conoscendo una forte diffusione: nel 2013 gli e-reader acquistati sono stati 2,4 milioni (+34,2%), i tablet 6,3 milioni (+65,7%) e gli smartphone 26,2 milioni (+43%) e ad essere in crescita è anche il tempo che gli italiani passano in loro compagnia.
La sfida per aumentare gli indici di lettura
In un Paese dove leggono almeno un libro l’anno poco più di 4 italiani su dieci (il 43% secondo Istat), intercettare lettori e non lettori attraverso i device che utilizzano maggiormente è la sfida da vincere per riuscire ad aumentare gli indici di lettura. Perché allora l’Europa tratta e-book e libri in termini differenti dal punto di vista fiscale? Un libro è un libro, indipendente dal supporto dal quale un lettore lo legge. Penalizzare l’e-book è penalizzare l’innovazione e la lettura.