Impara a gestire il flusso dei tuoi pensieri al posto delle tue emozioni
Nuova Saggezza
Nuova Saggezza
Come più volte ribadito nel Transurfing, è facile finire in qualche trappola emotiva o agganciarsi a qualche pendolo di qualunque natura, oggi più che mai, anche attraverso internet ed i social network, ci si può lasciare catturare emotivamente da un evento e dalle conseguenti emozioni negative che ne scaturiscono.
Redazione Web Macro
Il Transurfing, invece, suggerisce di evitare “di prendere a cuore ciò che non si vorrebbe avere nello strato del proprio mondo”: perché consentire a chicchessia di agganciare la vostra attenzione con aspetti negativi, s'intende, vi proietta in una dimensione in cui ottenete proprio ciò che non desiderate.
Gestire una emozione, secondo il Transurfing è perfettamente inutile, proprio perché non bisogna attribuire troppa importanza agli eventi o alle cose.
Ma, capita spesso, che ci si agganci ad una circostanza negativa, e allora, cosa fare? Presto detto:
“Se non siete riusciti a ignorare l’evento (uno qualsiasi, che susciti in voi sentimenti negativi n.d.r.) e siete caduti in una trappola emotiva, non conviene contenersi a forza, sarebbe un esercizio inutile. Dovete ricordare che non bisogna gestire le emozioni, ma il modo di rapportarsi alle circostanze. E il modo di rapportarsi si può sempre invertire, se si riesce ad attivare la consapevolezza”.
Ho frequentato degli inutili corsi di comunicazione, per lo sviluppo del potenziale umano, che suggerivano di gestire le circostanze attraverso l’ipnosi e la comunicazione con l’inconscio e, soprattutto, di imparare a gestire le proprie emozioni. Nulla di più sbagliato, come già ribadito. Secondo il Transurfing è uno sforzo inutile controllare le proprie emozioni, perché non bisogna attribuire troppa importanza agli eventi, né cercare di gestire le situazioni con la formula del “mondo datti a me”.
È il flusso dei pensieri che va gestito, il modo di rapportarsi agli eventi, attraverso il principio di “coordinazione dell’intenzione” e “l’amalgama”, che avete già avuto modo di imparare attraverso i libri della trilogia e La Gestione della Realtà.
Ricordiamo che il Transurfing può essere interpretato come un insieme di metafore per la gestione della realtà, attraverso principi e regole che si collegano alla fisica quantistica. Non si tratta di magia o di chissà cosa di oscuro o esoterico, bensì di un esercizio quotidiano e di un cambio di rotta, verso un modo di vivere olistico, spostando l’attenzione dal ‘sogno collettivo’, che viviamo ogni giorno immersi nell’universo virtuale di internet – per esempio – a quello dell’auto-coscienza e della consapevolezza, quando siamo perfettamente coscienti di dove ci troviamo e quale sia il nostro modo di rapportarci agli eventi.
Quando, in due parole, ci trasformiamo da “ricevitori” in “trasmettitori” o co-creatori di realtà.
“Le persone – si legge nel suo libro, Il Proiettore – si possono suddividere in due categorie: i ricevitori e i trasmettitori. I ricevitori usano le informazioni degli altri, “guardano il film degli altri”. Le persone, nella maggior parte dei casi, sono ricevitori puri. I trasmettitori, invece, girano il loro film, creano la loro realtà. Creatori e trasmettitori sono poche unità. Siete in grado di trasformarvi da Ricevitori in Trasmettitori. Godrete cosi di un privilegio che gli altri non hanno. Potrete crearvi la vostra realtà individuale”.
Abituatevi a leggere tra le righe e ad interpretare le metafore che il Transurfing ci suggerisce: questo aiuterà molto l'energia propulsiva e la forza creativa presente in voi, attivando meccanismi di auto-osservazione e di auto-consapevolezza.
Felice variante, qualunque abbiate scelto di vivere.
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