La Mimosa Pudica: anche le piante provano timidezza
Nuova Saggezza
Nuova Saggezza
La Mimosa Pudica è una pianta timida e che è capace di ricordare. Nel libro La Vita Segreta degli Alberi si parla anche di questo: di come gli alberi siano creature meravigliose capaci di amicizia e abbiano memoria.
Redazione Web Macro
La Mimosa Pudica è una pianta appartenente alla famiglia delle Fabaceae, originaria del Brasile e dell’Oceania.
Questa cugina della più famosa mimosa gialla ha una caratteristica molto particolare, unica davvero nel suo genere.
Questa pianta può infatti provare timidezza: se le si sfiora, le sue foglioline timide si chiudono per proteggersi, in modo dolce e grazioso.
Per questo motivo, la Mimosa Pudica è conosciuta anche con altri nomi, tra i quali pianta sensibile, umile pianta, pianta vergognosa e touch-me-not.
Le foglie si chiudono anche sotto vari altri stimoli oltre il tocco, come il riscaldamento, un soffio o un'agitazione.
Le foglie timide della Mimosa Pudica
Non si sa esattamente perché nella Mimosa pudica si sia evoluta questa particolarità, ma molti scienziati pensano che la pianta usi questa sua capacità per difendersi da erbivori e/o insetti. Il funzionamento è complesso e si basa su uno spostamento di acqua all'interno delle cellule. Gli animali possono avere paura di un rapido movimento e preferiscono mangiare un uno meno attivo.
Le piante hanno memoria: lo dice la scienza
La ricercatrice Dott.ssa Monica Gagliano dell’Università dell’Australia occidentale era curiosa di esplorare la capacità della Mimosa di sviluppare risposte comportamentali apprese attraverso la familiarizzazione.
Lo studio ha dimostrato con successo che la Mimosa Pudica riesce ad imparare e ad avere memoria: lo sperimento consisteva nel far cadere ripetutamente dell'acqua sulle loro foglie. Si è potuto vedere che, in un primo momento, le foglie si chiudevano subito intimorite, ma dopo un po' di tempo gli arbusti rimanevano aperti: avevano imparato che da quel liquido non veniva alcun pericolo.
Ancor più sorprendente per la dottoressa Gagliano era stato constatare che, anche a distanza di settimane e senza sottoporle ad altri test, le mimose avevano memorizzato la lezione ed erano ancora in grado di applicarla, anche dopo che le condizioni ambientali erano cambiate. Questa è la prova ulteriore che la reazione della Mimosa non è qualcosa di automatico, ma che sia invece guidata da una sorta di pensiero.
Com'è possibile, ci chiederemmo. Stiamo davvero parlando di pensieri e ricordi di una pianta?
La Vita Segreta degli Alberi
Non solo gli elefanti quindi hanno tanta memoria: anche le piante. Gli alberi sono intelligenti e imparano dall'esperienza, perché hanno ricordo di ciò che hanno appreso.
Nel libro La Vita Segreta degli Alberi scopriremo come sotto la calma apparente di un bosco ci siano in realtà delle creature meravigliose che possiedono un vero e proprio centro di comando (forse situato proprio nelle radici) che si comporta in modo analogo al cervello umano.
La dolcezza e la timidezza della Mimosa Pudica, così come la sua capacità di immagazzinare ricordi e di farne esperienza, cambiano il modo in cui eravamo soliti pensare al mondo vegetale, forse non proprio così lontano da quello animale.
È il giunto il momento di guardare il mondo con altri occhi...
Ti potrebbero interessare anche:
- Alberi: anche loro stringono amicizia e sono sociali
- La vita segreta degli alberi: il Bestseller presto in Italia
- La Vita Segreta degli Alberi: alla scoperta di un mondo nascosto
- Gli alberi: anche loro hanno internet
- La quercia è una pappamolle?
La Vita Segreta degli Alberi
Cosa mangiano, quando dormono e parlano,
come si riproducono, perchè si ammalano e come guariscono