Numerologia. I numeri e il senso di colpa
Nuova Saggezza
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Il senso di colpa è un sentimento di disprezzo per se stessi che proviamo quando compiamo un'azione che viola una norma morale, religiosa, vera o presunta tale, e ci sentiamo colpevoli. La numerologia ci offre la possibilità di conoscerci attraverso due semplici strumenti: il nostro nome e e cognome trasformato in numeri e la data di nascita.
Anna Rosaria De Thomasis e Giancarlo Valli
La causa che provoca il senso di colpa può essere reale (abbiamo davvero fatto un'azione riprovevole e vogliamo porvi rimedio) oppure può non esserlo, ma proviamo comunque senso di colpa perché ci sentiamo sbagliati. La colpa non c'è, ma il senso di colpa sì. Ciò comporta conseguenze quali mancanza di autostima, tristezza, ansia, depressione e persino malattie autoimmuni che altro non sono che processi di autodistruzione.
Un esempio può essere rappresentato da quelle persone che, pur essendo vittime di violenza, sono portate a giustificare il proprio carnefice e, anche se riescono a liberarsene, ricadono in rapporti simili al precedente.
Queste persone vivono un senso di colpa profondo e inconscio, pensano di meritarsi violenze e insulti, ritengono giusto essere punite. Si sentono inadeguate, non meritevoli, prive di valore.
Il quadro numerologico può aiutarci a vedere se abbiamo predisposizioni a provare senso di colpa. Dobbiamo osservare la presenza dei numeri 2 e 9 nel nome e cognome trasformato in lettere e la loro intensità.
Il numero 2 corrisponde alle lettere B-K-T, il numero 9 alle lettere I-R. Più è forte la loro presenza, più è probabile essere vittime del senso di colpa. Questo perché il 2 spinge a farsi influenzare, ad avere un carattere dolce e permissivo e ad avere difficoltà a dire di no. Il 9 perché porta ad essere altruisti, a sacrificarsi anche oltre le proprie forze e a pensare di non aver fatto abbastanza.
Il Fiore di Bach Pine, il pino silvestre, è un valido sostegno in questi casi.
Scrive il Dr Bach di Pine: “Per quelli che si rimproverano sempre qualcosa. Anche quando hanno successo pensano che avrebbero potuto fare meglio e non sono soddisfatti dei loro sforzi né dei loro risultati. Sono grandi lavoratori e soffrono molto per i loro errori. A volte arrivano ad attribuirsi la responsabilità di errori commessi da altri.”
L'assunzione del fiore aiuta a uscire dalla condizione di auto accentramento che ci spinge a dire “è colpa mia e solo mia” e a valutare in modo oggettivo noi stessi, i condizionamenti cui siamo sottoposti, le convinzioni radicate che impediscono la nostra evoluzione.