Una giornata particolare
Nuova Saggezza
Nuova Saggezza
Ci fu un giorno d’inverno, dove il freddo intorpidiva le mani, e una pioggia gelida rimbalzava sull’asfalto, che una ragazza scivolò sulle foglie morte del viale che portava a casa. Si girò verso il cielo grigio e vide tra le nuvole un bagliore. Si rialzò e subito si rese conto che non aveva sentito nessun dolore, che non era neppure bagnata e le foglie non si erano attaccate ai suoi vestiti. Il tempo si era fermato. Dove era? Che succedeva? Tornò a casa stordita dall’avvenimento, con la testa piena di mille pensieri e supposizioni. La sera si ritrovò a dover prendersi del tempo per riuscire a capire meglio. Quello fu solo l’inizio. L’inizio di una vita straordinaria vivendo nell’ordinario. A cura di Maria Giulia Fani
Redazione Web Macro
La ragazza, quella sera, trovò il tempo per sé. E si meravigliò della sua scoperta: “Io posso fermarmi.” Il mondo esterno non esisteva più. Meditò, a modo suo, senza saperne nulla. Fermò la sua mente e si trovò nella pace più assoluta.
Ed il bagliore tornò. Non ne ebbe timore; anzi, lo aspettava, lo ricercava. Tutte le sere da allora la ragazza si ritaglia del tempo. Sole, pioggia, viaggi, problemi, ansie, dolori escono dalla sua vita e si ritrova con se stessa. La ragazza diventa donna, madre, e percorre la sua vita come tutti gli altri… ma con una presenza costante a suo fianco: il suo Angelo custode.
E così ho conosciuto BLU. Il nome l’ho dato io, di un colore. Non umano, non di un fiore, né di una star o di qualcuno che ha già vissuto in terra… Un colore è qualcosa di diverso, nuovo, leggero e impalpabile.
Ed ecco parole che iniziano a danzare intorno e dentro di me. Nel silenzio, nel buio, nella solitudine. “La paura allontana l’amore” e dopo “Come vuoi vivere oggi?”: un’affermazione e una domanda che ho dovuto conoscere e metabolizzare in tutte le mie cellule. E fino a che non ho compreso bene, rimanevano sempre quelle.
Mi aspettavo un “Sei bellissima” oppure un “Brava”, ma gli Angeli sono i nostri protettori e messaggeri, quindi non ti fanno crescere nell’ego, ma insegnano e attendono la tua comprensione in silenzio e con tanta pazienza.
Non pensare al buonismo, non pensare alle lucine colorate, alla musica celestiale o ai fuochi artificiali. Dopo, con il tempo, arriverà tutto. Quando avrai imparato a vivere il tempo presente, quando avrai imparato la sacralità degli Angeli, quando riconoscerai i doni che elargiscono. Ed il cammino è lungo.
Lungo non vuol dire faticoso, lungo non vuol dire noioso, lungo non vuol dire nulla, visto che per gli Angeli il tempo non esiste, perché abitando nella Sfera Celeste vivono il tempo circolare.
Quindi, se vuoi stare, parlare, sentire il tuo Angelo, dovrai per forza fare un passo indietro nelle tue credenze, nel tuo ego, nel chiacchiericcio della tua mente. Non ci si diventa “channeling” in una notte perché si sono letti due libri e comprato un mazzo di carte Angeliche.
La “spiritualità” vera non è una passeggiata new-age, non è una fuga dai tuoi problemi terreni, non è una strada per fare soldi, avere successo ed essere famosa.
E poi arrivano messaggi profondi e talvolta difficili da capire ed interpretare. Ed io, diligente, inizio a trascriverli su foglietti e quaderni. Accanto al mio letto lascio sempre un quaderno, in cucina ce n’è un altro e anche in bagno ci sono biglietti e matite. Perché l’intuizione arriva quando cucino, lavo i piatti o subito dopo un bagno rilassante, quando passeggio o ascolto musica.
Come senti il tuo Angelo? Credo che questa sia la domanda più frequente che le persone mi fanno, ed è sempre una domanda nuova per me. Ed il mio cuore gioisce. Perché capisco che dietro la semplice curiosità delle persone, c’è il loro Angelo Custode, che le sprona ad interessarsi a questo collegamento. Sento che anche questo fa parte del “gioco” degli Angeli per farci avvicinare. La curiosità è il più grande motore che porta le persone al risveglio spirituale. Ed io rispondo felice, non per ego, ma proprio perché mi sento a “servizio” del mio Team Celeste e conosco le strade che percorrono per arrivare a noi. Li sento, li vivo, li vedo. Ne sento il profumo, vedo i suoi colori; arrivano nella mia mente e davanti a me le parole, i concetti e le idee si manifestano come per incanto. Soluzioni, nuove strade da percorrere, visioni di passato e futuro si intrecciano dando luogo a paesaggi meravigliosi.
Questa è stata la mia “via”, personale e incompleta, poiché tutti i giorni scopro qualcosa. Tutte le volte che mi “sintonizzo” ricevo regali inaspettati che mi portano in altri posti “interiori”.
Imparare ad accettarsi per quello che siamo, imparare a difenderci dai giudizi (soprattutto i propri), imparare l’ascolto della natura, del dolore, della compassione, dell’amore (qualunque sia la sua declinazione), imparare a morire ogni attimo.
Il “mio” Angelo non è diverso dal tuo. La mia “spiritualità” non è diversa dalla tua. Ho molto sofferto e ho letto la stessa sofferenza negli occhi di amiche, conoscenti e parenti. Siamo uguali e completamente diversi, e non è un controsenso, è semplicemente la “vita”.
Onora sempre la tua vita, le tue esperienze, chi hai incontrato per la tua strada, onora i libri che hai letto, i film che hai visto, i paesaggi in cui ti sei incantato, le notti illuminate dalle stelle ed i giorni assolati dove non trovavi riparo per nascondere le tue lacrime. Onora la terra, che ti sostiene, onora gli animali che ti fanno compagnia e ti amano incondizionatamente. Onora le piante per l’ossigeno che ti regalano e la bellezza dei loro colori.
Onora e ama te stesso. Questa è l’unica strada per una vera connessione con gli Angeli. Più rispetto avrai per il creato, più loro si avvicineranno a te.
Adesso ti voglio condurre con me. Seguimi in un luogo bello e amorevole: la tua memoria storica. Ti accompagno a ricordare di quando ti sei sentito al sicuro, amato, compreso. Non da tua madre, tuo padre o dai tuoi amici, ma quando camminavi in solitaria ed un sentimento nuovo ti è nato nel cuore, quando hai sentito l’espansione del tuo essere. So che ti è successo. Perché percorriamo gli stessi passi in questa vita. Che tu sia stato incantato da un tramonto o da una tempesta di neve, non importa il tempo o i tuoi anni; sicuramente la tua essenza ha percepito che stavi vivendo un momento particolare, che eri collegato al cuore dell’universo ed esso rispondeva alle tue vibrazioni con un amore incondizionato.
Qui abita il tuo Angelo Custode. In te. Con te. Un passo prima di te. Ma al centro del suo mondo ci sei tu. Vive per te, parteggia per te.
E non ci sono sbagli, colpe o peccati. Esistono esperienze di vita, esiste provare e riprovare. Talvolta sarai sul tuo “percorso d’anima” e tutto andrà bene; talvolta starai facendo dei giri immensi, ma starai sempre cercando di rientrare nel tuo “circuito”, quindi va sempre tutto bene quello che vivi.
Fidati. Non di me che scrivo, ma di te e della tua connessione Divina. Fidati di quello che provi, senti e odi. Fidati della tua intuizione e poi chiama il tuo Angelo.
Attivalo, perché egli rispetta il tuo libero arbitrio e risponderà solo alla tua chiamata. Chiamalo ridendo, piangendo, urlando, sussurrando. Anche senza candele, senza incensi, senza preavviso. Sarà con te. Su di te. Vedrà la tua vita per te.
Poi, di ritorno a casa nel tuo tempo “speciale”, gli regalerai un grazie, un fiore, un profumo, un gesto. Glorifica il tuo Angelo con un pensiero, un giro di ballo, dedicandogli una stella cadente.
Riderà e suonerà mille campanelli per te.
E’ per questo motivo che ho ideato il calendario Angelico giornaliero. Sono piccole frasi incisive che ti possono aiutare nel tuo percorso. Tutte le frasi lavorano a più livelli. Rafforzano la fiducia in te stessa, aiutano a prendere il controllo della tua vita e la responsabilità personale, rinforzano la tua autostima, ti ricordano che sei il creatore della tua realtà e poi ti coccolano e ti fanno sentire amata. Troverai molte volte delle frasi finali come: “Io sono qui, chiedimi, ti amo, ti aiuto.” Gli Angeli terminano molte volte così, per darti sicurezza, comprensione e per avvolgerti nel loro splendore.
Sono stata contenta di scrivere per te queste poche righe; spero di averti trasmesso un po' della mia serenità, un poco della mia gioia. Non ti “devo” convincere a fare nulla. Se leggi queste parole, inizierai a ricordare piccoli episodi che ti sono successi, ricorderai una frase o un momento. Ti accorgerai quindi che anche il tuo Angelo più di una volta ti ha parlato, magari con la voce di un cantante o con una scritta di un cartello stradale. Grazie che sei arrivato fino a qui. Grazie che mi hai fatto compagnia. Grazie che ci siamo ritrovati. Un abbraccio dal mio cuore.