Che cos'è la vegetoterapia scoperta da Wilhelm Reich
Nuove Scienze
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Wilhelm Reich è noto per le sue scoperte sull’energia orgonica, l’energia della vita che fluisce in ogni cosa e connette ogni essere vivente al cosmo: si tratta di una rivoluzione che porterà lo psicoanalista, da una parte a reimpostare interamente la sua teoria psicoanalitica, e dall’altra ad aprirsi la strada verso numerose vie tuttora inesplorate. Ma conoscete anche la vegetoterapia di Reich? Forse meno nota rispetto all’orgone, Jesus Garcia Blanca nel suo nuovo libro "Wilhlem Reich. Il Genio dell’Energia Orgonica e della Liberazione Sessuale" ci spiega che cos’è, quali sono le sue finalità e perché avrebbe potuto renderci uomini e donne migliori.
Romina Rossi
Un pioniere in contrapposizione a Freud
Wihlelm Reich o lo si ama o lo si odia: per alcuni è stato un genio del ventesimo secolo, le cui scoperte avrebbero potuto rivoluzionare il volto della scienza e della società, per altri un ciarlatano che ha meritato la fine che ha fatto. Quel che è certo è che nel corso della sua vita ha lavorato, nonostante le difficoltà, su alcune scoperte fatte per caso, e a cui ha cercato di dare una certa continuità e valenza scientifica attraverso studi e ricerche.
Vissuto in un periodo molto prolifico e pieno di stravolgimenti – era allievo di Freud, che in quegli stessi anni formulava per la prima volta le sue teorie sull’influenza dell’inconscio sul comportamento umano – che ha probabilmente favorito nuovi studi e approcci anche in campo scientifico. Anche Reich apportò importanti contributi alla psicoanalisi, come la scoperta della funzione del carattere e della sua base somatica, l’importanza dell’analisi del transfert negativo per lo sviluppo positivo del processo, e il concetto di “nevrosi caratteriale”.
A partire da qui, osservò come l’inibizione respiratoria, le tensioni muscolari croniche insieme al disequilibrio del sistema nervoso vegetativo, e la da lui definita “impotenza orgastica”, fossero le cause reali di molte delle patologie psichiche e somatiche. Introdusse dunque alcune tecniche innovative che lo obbligarono a dare un nome diverso alla pratica clinica, e che chiamò vegetoterapia caratteroanalitica.
La corazza: proteggersi dalle frustrazioni del mondo
Fu durante un incidente di percorso che Reich arrivò a scoprire un nuovo tipo di energia, che chiamò orgone, che permeava tutto l’universo e tutte le cose. Questa energia permea anche l’uomo, dove però tende a bloccarsi a causa di una società frustrante e limitante.
Ogni volta, infatti, che un bambino allunga la mano per afferrare la vita, qualcosa lo ferma: è il rigido muro innalzato da una società fredda, autoritaria e repressiva. Le frustrazioni si immagazzinano come cicatrici e, piano piano, il muro viene interiorizzato. Non si deve pensare soltanto a grandi traumi, ma anche a piccole frustrazioni, date da gesti apparentemente innocui come togliere la mano dalla bocca del bambino perché non si succhi il dito, zittirlo quando piange, anche se in tono “affettuoso”, o rimproverarlo quando striscia per terra.
Questo muro interiore fu chiamato da Reich corazza, e può essere di natura psico-emotiva ma anche fisica: comunque sia, compromette il flusso di energia vitale e blocca il contatto con l’esterno e con il proprio essere. È un muro che innalziamo con lo scopo di proteggerci dal dolore e dalle frustrazioni, ma che ci impedisce di vivere il contatto amoroso, l’educazione naturale e ci costringe a vivere in una società rigida e contraria alla vita.
Quando un impulso si dirige verso l’esterno e trova una forza repressiva opposta, si produce un ristagno nel punto di incontro che si fissa a livello muscolare, bloccando cosi il flusso energetico; contemporaneamente crea un blocco anche a livello psichico.
La corazza che si forma ha una doppia accezione: da un lato è l’irrigidimento dell’organismo in cui l’energia non circola e dall’altro ha una natura di carattere nevrotico a causa dell’impossibilita di provare piacere. Tale corazza viene alimentata dalla mancanza di soddisfazione dei desideri primari istintivi, dalla frustrazione che questa mancanza genera, dalla rabbia provocata dalla frustrazione e, in definitiva, dall’angoscia prodotta dall’inibizione dell’amore e dell’odio.
Si tratta di una corazza a triplice strato, il cui centro è detto nucleo: i conflitti più recenti sono più vicini alla superficie, mentre quelli più vecchi sono più vicino al nucleo. È per trovare un modo che riesca a eliminare la corazza che ha lo stesso peso di una corazza, che Reich mette a punto la vegetoterapia.
La vegetoterapia di Reich
La vegetoterapia reichiana viene elaborata a partire da una serie di letture sul sistema nervoso autonomo, quello simpatico, che tende all’espansione, e quello parasimpatico, che tende alla contrazione, oltre che dall’osservazione dei pazienti. In questo modo Reich costruisce le nuove conoscenze:
- la funzione fondamentale della vita è di carattere economico-sessuale: la vita funziona regolando i flussi di energia sessuale;
- l’eccitazione sessuale e l’angoscia sono identiche ma di segno opposto e costituiscono l’antitesi basilare della vita vegetativa;
- la formazione del carattere è il risultato di una somma di energie vegetative. Le energie che formano la corazza provengono dalla nostra parte inconscia, sia quella fisica, muscolare, sia quella mentale ed emozionale;
- la corazza caratteriale e quella muscolare sono funzionalmente identiche: svolgono la stessa funzione e hanno lo stesso obiettivo di bloccare gli impulsi e l’energia; impulsi ed energia possono tornare a muoversi utilizzando una tecnica concreta per estrarli dalla corazza caratteriale e muscolare.
La vegetoterapia aveva il merito di riuscire a lavorare sulla corazza, andando a dissolverne gli strati. Con la vegetoterapia Reich offrì un importate contributo alla psicoanalisi, in contrapposizione alle pratiche di Freud. Quando Reich scoprì la connessione tra i disturbi psichici, i flussi di energia e i meccanismi fisici vegetativi, sviluppò un metodo terapeutico che superava, approfondendola, la terapia psicoanalitica.
Se l’obiettivo della terapia psicoanalitica era quello di rendere coscienti alcuni conflitti nascosti nell’inconscio, quello della vegetoterapia è, a detta dello stesso Reich: “ripristinare l’equilibrio biofisico attraverso la scarica della potenza orgasmica, non solo trasformando dunque l’elemento inconscio, ma liberando altresì le energie vegetative”.
Mentre lo strumento principale della teoria psicoanalitica era la libera associazione attraverso la comunicazione orale, quello della vegetoterapia consiste nell’alterazione degli atteggiamenti vegetativi involontari, incoscienti, mettendo in primo piano affetti e sentimenti vegetativi che non possono venire espressi attraverso il linguaggio parlato.
La psicoanalisi si limita al terreno della psicologia, mentre la vegetoterapia si addentra nella sessuologia, intesa come “la scienza dei processi biologici, fisiologici, emotivi e sociali della sessualità”.
Come agisce la vegetoterapia reichiana
In che modo si può eliminare la corazza secondo Reich? Lo psicoanalista era convinto che si potesse lavorare sul corpo attraverso degli esercizi fisici mirati, allo scopo di far rivivere al paziente le emozioni attraverso degli acting, degli esercizi, appunto, che permettono al paziente di rivivere lo sviluppo naturale dell’uomo in senso cranio-caudale, quindi dall’alto verso il basso.
Un singolo acting dura circa 15 minuti alla fine dei quali il paziente riporta le proprie sensazioni vissute durante l’esercizio. Lo scopo dei vari acting è quella di far rivivere l’esperienza del vissuto psico-affettivo attraverso la liberazione di emozioni e sensazioni che tendono a:
- ripristinare l’eutonia muscolare,
- riequilibrare il sistema neuroendocrino,
- riequilibrare il sistema neurovegetativo.
Attraverso i vari acting il sintomo viene eliminato grazie all’eliminazione della stasi energetica che l’ha determinato.
Va detto che, trattandosi di un lavoro profondo, questa tecnica richiede un numero esoso di sedute, costose, che solo pochi potevano permettersi. Ecco perché più che nella cura ed eliminazione della corazza, Reich insistette – in molteplici occasioni – affinché la ricerca della salute si focalizzasse sulla prevenzione del processo di autoregolazione nel biosistema di bambini e bambine, e dunque dell’irrigidimento della corazza, creando un ambiente appropriato in famiglia e a scuola, nonché modificando le politiche sociali, pur mostrando sempre interesse sull’applicazione del modello profondo alla pratica clinica personale o sociale di durata breve e con obiettivi clinici concreti.
Reich non riuscì a fare abbastanza pratica da poter arrivare a formulare delle conclusioni su questo suo nuovo metodo di terapia. Ed è a questo aspetto che si attaccano le persone che lo osteggiano ancora oggi, non riconoscendo le sue teorie come valide scientificamente o clinicamente. Oggi però tali tecniche sono messe a punto nella scuola diretta da Jesus Garcia Blanca, ESTER, che lavora nell’ambito del paradigma post-reichiano sulla:
- prevenzione nell’infanzia, nell’adolescenza e psicosociale, secondo una pratica che viene chiamata ecologia dei sistemi umani;
- ricerca e sviluppo permanente del modello profondo della vegetoterapia caratteroanalitica, integrata ad apporti di altri modelli e di altri campi quali le neuroscienze;
- applicazione della modalità profonda al campo clinico, secondo un sistema che Blanca ha chiamato Psicoterapia Breve Caratteroanalitica (PBC).
Tutto questo, favorendo la creazione di spazi di formazione privilegiati, in un costante processo di ricerca e messa in discussione dei risultati al fine di migliorare la prassi, garantendo un’adeguata preparazione e deontologia professionale dei collaboratori della scuola, per i quali la psicoterapia personale e la supervisione dei casi diventano strumenti di uso quotidiano.
Anche in Europa e negli Stati Uniti esistono associazioni che mettono in pratica la vegetoterapia di Reich: viene da chiedersi come sarebbe l’attuale società moderna, costretta dentro a una corazza sempre più pesante e autolimitante, se le teorie di questa importante figura non fossero state osteggiate e cancellate dalla storia.
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