I concetti scientifici alternativi di Wilhelm Reich
Nuove Scienze
Nuove Scienze
La grande eredità scientifica di Wilhelm Reich: dalle ricerche sessuali e psicologiche all'energia orgonica. Una visione scientifica che innalza la vita a condizione suprema, l’ordine e lo sviluppo armonioso.
Redazione Scienza e Conoscenza
Estratto dall'articolo Il Continuum Energetico di Wilhelm Reich, a cura di Roberto Maglione tratto da Scienza e Conoscenza 67.
A mio parere, quello che Reich ci ha lasciato in eredità, il risultato di oltre 40 anni di estenuanti e faticose ricerche, possiede un valore inestimabile, soprattutto se si considera l’impasse in cui attualmente ci troviamo, non solo dal punto di vista scientifico, ma anche economico, sociale e ambientale. Una condizione nella quale la via di uscita non sembra manifestarsi a breve.
Reich ci ha proposto una formidabile alternativa all’attuale situazione in cui versa la nostra realtà, quasi un’ultima possibilità, con l’introduzione non solo di concetti scientifici alternativi, nuovi e facilmente fruibili, ma anche di una portata innovativa mai vista in precedenza, che non trova paragoni nella tradizione scientifica, almeno quella conosciuta e riportata a noi dai testi classici.
Una visione scientifica che innalza la vita a condizione suprema e che prevede la pulsazione, l’ordine e lo sviluppo armonioso come cardini fondamentali. In questo contesto sembra quasi che Reich sia arrivato al momento giusto per evitare che l’essere umano affidandosi solamente alla scienza della materia possa distruggere completamente se stesso, mettendo pesantemente in pericolo il futuro delle prossime generazioni e, soprattutto, devastare l’habitat in cui noi, o meglio loro, verranno a trovarsi.
Una realtà quindi che potrebbe prospettarsi migliore e a dimensione sicuramente più umana. Una realtà che è stata ipotizzata in passato dai più brillanti e fervidi filosofi e pensatori con l’introduzione di una società perfetta, in cui tutto era armonizzato e si sviluppava secondo un atteggiamento positivo per la vita.
Un concetto reso ancor più chiaro dal famoso e rivoluzionario motto libertà, fraternità e uguaglianza che, molto sinteticamente, cercava di gettare le basi di un futuro se non perfetto, tuttavia decisamente migliore, a cui l’essere umano ardiva, dove la politica, la sociologia, l’economia e tutto lo scibile dell’umano si fondevano armoniosamente in un tutt’uno.
E sembra che tutto questo possa essere nell’epoca attuale finalmente possibile con la scienza orgonomica (o dell’etere), introdotta da Reich, dove la forza e l’importanza dell’essere umano non sono più insite nella massa o nella comunità, ma al contrario in ogni suo singolo componente.
Dall’entropia alla neghentropia: dal disordine all’ordine
Reich scoprì nei primi decenni del secolo scorso che tutto in natura è permeato e influenzato da un continuum energetico, composto da tantissime minuscole unità energetiche, che ha chiamato energia orgonica. Vide che queste unità erano caratterizzate da proprietà negentropiche, come se possedessero un’intelligenza o una coscienza propria che le portava istintivamente a produrre ordine, armonia, e anche vita e sviluppo. Una coscienza al servizio della vita, o che produce la vita stessa, in stridente contrasto con l’attuale concetto di entropia e di disordine; e di biogenesi, dove la vita può derivare solo da altri organismi viventi.
Queste minuscole particelle, delle dimensioni massime di qualche decina di micron, potevano essere osservabili a occhio nudo se presenti in elevate concentrazioni, mentre nei liquidi era richiesto un ingrandimento di almeno 400 volte. Esse erano caratterizzate da tutte le proprietà del vivente: pulsazione, movimento, rotazione ecc. A questo proposito è interessante notare come l’attuale realtà scientifica, in accordo con la visione einsteniana dell’Universo, non ha prove dirette dell’esistenza di particelle che possano permeare l’universo anche se, negli ultimi tempi, ha ipotizzato la presenza nel cosmo di corpuscoli come il neutrino o la materia oscura, e l’energia oscura.
Tuttavia, le dimensioni supposte dei corpuscoli sopra citati (il neutrino ad esempio) sono molto minori di quelle delle unità orgoniche e non sono individuabili con i moderni strumenti di misura se non in maniera indiretta, ovvero misurando l’energia e la quantità di moto dei prodotti di collisione tra particelle note. Inoltre, non si presuppone che queste possano possedere proprietà terapeutiche o positive per la vita come invece Reich dimostrò esistere per le unità orgoniche.
Roberto Maglione
Ingegnere, si occupa di Orgonomia da molti anni. Sull’Orgonomia ha pubblicato numerosi articoli ed i seguenti libri: Wilhelm Reich e la modificazione del clima (2004), The Healing of atmospheres (2007), Methods and procedures in biophysical orgonometry (2012); The motions of life. Was Einstein really modelling Brownian movement? (2014); e The Legendary Shamir (2017); con Nicola Glielmi argomenti Reichiani (2007), Wilhelm Reich (2009), La distruttività post-encefalitica ed il farabuttismo dialettico nelle strategie di omunicazione (2009), e L’arca di Mosè e l’accumulatore di Reich. Una identità oltre i confini del tempo (2010); e con Alberto Mazzocchi Biofisica e medicina orgonica (2013). Ha contribuito alla stesura del libro di De Marchi e Valenzi, Wilhelm Reich. Una Formidabile Avventura Scientifica ed Umana (2007). È membro di numerose associazioni scientifiche.
Leggi il libro
[PRODOTTO_PH_7018]